Ibra e “Dio” si dividono LA. Armenteros-Valeri show

Il Paradiso della MLS è senza ombra di dubbio Los Angeles in questa estate 2018. Da una parte c’è Ibrahimovic che si autodefinisce “God”, dall’altra Diomandè che LAFC e MLS hanno abbreviato in “Dio”, sulla maglia e nelle grafiche. Una sfida divina agli opposti nella città e nei modi di fare ma che hanno riacceso i riflettori sulla “Città degli Angeli” (appunto…) in questa estate mondiale. Senza Vela e i messicani impegnati in Russia, Ibra e Diomande con le rispettive maglie si sono presi il palcoscenico con una imbattibilità che dura almeno da cinque partite per entrambi. Undici gol in quattordici partite per Zlatan (1 ogni 88 minuti), nove reti (e 2 assist) in sette presenze per il norvegese (si vabbé, 1 0gni 52 minuti comunque…). Sciabola e champagne, soprattutto per i Black&Gold che a metà della stagione d’esordio danno 9 punti di differenza ai cugini insediandosi al secondo posto nella Western Conference.

Diversi chilometri più a nord, in Oregon per la precisione, c’è un’altra conoscenza del calcio italiano che sta aiutando Giovanni Savarese, uno che le radici italiane le ha nel sangue, a scalare la classifica. I Portland Timbers sono imbattuti tanto quanto i losangelini e l’uomo copertina, al fianco del fenomenale Diego Valeri, è Samuel Armenteros. Nel 2-1 contro i SJ Earthquakes sempre più ultimi, l’attaccante svedese (si vabbè, parte 2…) ha trovato la sesta rete in MLS con una doppietta da tre punti. Molto bene, considerando che Dallas – la squadra al top – è caduta in casa di Real Salt Lake e Sporting KC ha pareggiato contro Toronto FC ridando fiato a Giovinco e compagni.

Nella Eastern invece continuano a tenere banco i cambi in panchina. In pochi alcune settimane fa avrebbero pensato a un derby di NY senza Vieira e Marsch sulle rispettive panchine, ma così sarà. Anche il coach dei Red Bulls è cambiato con Marsch destinato al trasferimento al Lipsia. Il tutto aggiungendo anche l’allontanamento di Kreis da Orlando. Sul campo continua il dominio di Atlanta che soffre a Philadelphia, ma vince 2-0 con le magie di Almiron e le reti di Martinez su rigore e Villalba. Al tempo stesso continua l’astinenza da vittorie di Toronto e l’incertezza tra le altre che alternano prove convincenti a disastri come lo 0-4 preso da Columbus in casa dei Galaxy. Un’altra certezza, purtroppo per i Lions, è che Orlando perde: anche male come al Banc of California (1-4). La crisi sembra infinita e ora sono nove le sconfitte consecutive.

LA CLASSIFICA


 

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