Il 2022 del calcio americano: i 5 avvenimenti più importanti

Siamo giunti alla fine dell’anno e come per tutti, anche per il Soccer negli Stati Uniti, è tempo di bilanci.

Ripercorriamo insieme i cinque avvenimenti più importanti, una sorta di “Best Of” del 2022, per il calcio a Stelle e Strisce.

L’accordo Major League Soccer – Apple

  • L’accordo tra la Major League Soccer e la Apple: la MLS è appena entrata in una partnership decennale con Apple che la renderà la prima lega professionistica statunitense e nel mondo ad essere visibile totalmente e in ogni angolo del pianeta in streaming, a partire dal 2023, sulla app di Apple TV.

Si tratta di un accordo sia rischioso che potenzialmente eccezionale, in grado di elevare sia la MLS, tra le leghe sportive made in USA, che la casa di Cupertino nel mondo dei diritti Tv. (Qui trovate l’articolo completo della nostra redazione: https://www.mlssocceritalia.com/2022/06/15/in-cosa-consiste-laccordo-tra-apple-e-mls/)

La vittoria degli USA Under 20

  • La vittoria della nazionale Under-20 al torneo CONCACAF di categoria, qualificandosi al mondiale U-20 del 2023 e soprattutto al torneo calcistico delle Olimpiadi di Parigi 2024.

I ragazzi di Mikey Varas hanno dominato la competizione in lungo e in largo, unico mezzo stop il pareggio 2-2 con il Canada, chiudendo il girone con 15 gol fatti e 2 subiti, marciando poi fino al titolo segnando altri 16 gol senza subirne alcuno. Il tutto con una rosa che ha messo in mostra giocatori dall’ottimo potenziale, in particolare Chris Brady, portiere di Chicago che probabilmente raccoglierà l’eredità di Gaga Slonina (passato al Chelsea) nella Windy City; Paxten Aaronson dei Philadelphia Union, fratello di Brenden, giocatore dello USMNT e del Leeds; Caden Clark, gioiellino dei New York Red Bulls appena approdato alla casa madre dei Red Bulls Lipsia in Bundesliga; inoltre da segnalare Diego Luna del Real Salt Lake e Cade Cowell dei San Jose Earthquakes. Importantissimo il ritorno alle Olimpiadi, da cui la nazionale maschile mancava dal lontano 2008, vetrina dove i giovani calciatori potranno mettersi in mostra con l’obbiettivo di centrare una medaglia, contando che potrebbero far parte del gruppo anche giocatori già “affermati” come lo stesso Slonina, o Ricardo Pepi, attualmente al Groningen ed escluso a sorpresa dalla rosa dei mondiali in Qatar, fino ad arrivare a Giovanni Reyna del Borussia Dortmund, Yunus Musah del Valencia e Joe Scally del Borussia Mönchengladbach.

Seattle Sounders campioni in CONCACAF Champions League

  • La vittoria della CONCACAF Champions League dei Seattle Sounders, prima squadra Statunitense a trionfare dalla vittoria dei Los Angeles Galaxy nel lontano 2000, quando il torneo si chiamava Champions’ Cup, e soprattutto prima volta made in USA con un posto al mondiale per Club in palio. Dopo le quattro sconfitte in finale per le compagini della MLS, le statunitensi Real Salt Lake (2011) e Los Angeles FC (2020) e le Canadesi Toronto FC (2018) e CF Montreal (2015), finalmente i ragazzi di Brian Schmetzer sono riusciti a spezzare quella che sembrava una maledizione, vincendo il doppio confronto con i Messicani dell’UNAM, pareggiando  2-2 a Città del Messico, con una doppietta di Nicolas Lodeiro su rigore, con il secondo penalty segnato al 9’ minuto di recupero e dominando il ritorno, con un netto 3-0 tra le mura amiche del Lumen Field di Seattle, grazie alla doppietta di Raul Ruidiaz e al sigillo dello stesso Lodeiro.

Questa vittoria garantisce a Seattle un posto al Mondiale per Club 2022, posticipato a Febbraio 2023 per lasciar spazio al mondiale in Qatar, al quale parteciperanno, oltre ai Sounders: Real Madrid (Spagna, Europa), Flamengo (Brasile, Sud America), Al-Hilal (Arabia Saudita, Asia), Wydad Casablanca (Marocco, Africa), Auckland City (Nuova Zelanda, Oceania) e Al Ahly (Egitto, Africa) in qualità di paese ospitante.

Lo spettacolo della MLS Cup 2022

  • La clamorosa Finale MLS Cup 2022. La vittoria dei Los Angeles FC di Steve Cherundolo contro i Philadelphia Union di Jim Curtin è stata una partita bellissima, con continui capovolgimenti di fronte, risolta da una giocata di un campionissimo quando le speranze dei Losangelini sembravano evaporate al sole della California; Andiamo con ordine: Primo tempo abbastanza equilibrato, con Philly che mantiene maggiormente il possesso palla, ma al 28’ una punizione di Kellyn Acosta viene deviata dalla barriera insaccandosi alle spalle di Andre Blake. Il primo tempo si conclude con altre due occasioni, una per parte, sventate dallo stesso Blake e da Maxime Crepeau. Nella ripresa, e più precisamente al 59’, arriva il pareggio della squadra della città dell’amore fraterno. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, la palla arriva a Josè Martinez che calcia dalla distanza; il suo tiro si trasforma in un assist per Daniel Gazdag che solo davanti a Crepeau non sbaglia. Si arriva all’83’ dove, su un calcio d’angolo di Carlos Vela, svetta Jesus Murillo, che segna il gol che sembra segnare in maniera definitiva il match. Passano però solo 2’ e Jack Elliott pareggia, deviando in rete di testa una punizione di Kai Wagner. Allo scadere dei tempi regolamentati, LAFC ha un’ultima occasione con Sebastien Ibeagha, disinnescata da Blake. Si va quindi ai supplementari e LAFC manda in campo Gareth Bale, l’uomo delle Finali, al posto di uno stanchissimo Carlos Vela. Al 109’ un retropassaggio errato di Murillo viene intercettato da Cory Burke degli Union che si invola verso la porta, costringendo Maxime Crepeau all’uscita disperata. Il portiere Canadese non riesce a raggiungere la sfera, colpendo in pieno il giocatore avversario. Purtroppo Crepeau, oltre a ricevere l’inevitabile cartellino rosso, si frattura la gamba destra e viene portato fuori dallo stadio in ambulanza e per questo infortunio dovrà saltare il mondiale Qatariota con il suo Canada. Cherundolo deve quindi sostituire Kwadwo Opoku con John McCarthy, secondo portiere di LAFC ed ex giocatore proprio degli Union, oltre che nativo di Philadelphia. Con LAFC in dieci, Phila spinge sull’acceleratore nei 9’ di recupero assegnati e al 124’ passa in vantaggio. Cross di Wagner, Julian Carranza devia da pochissimi passi, parata strepitosa del neo entrato McCarthy, ma sulla respinta ancora Jake Elliott segna il gol del 3-2 Union. Quando tutto sembra pronto per la festa di Philadelphia, entra in scena Gareth Bale che, al 128’ su cross di Diego Palacios, sovrasta di testa lo stesso Elliott battendo Andre Blake, mandando la sfida ai calci di rigore.

Dagli undici metri Blake para il primo rigore di Tello, ma Gazdag scivola e spara alto il suo penalty. Da qui i tiratori di LAFC sono perfetti, con i goal di Bouanga, Hollingshead e Ilie, mentre McCarthy diventa l’eroe della finale neutralizzando i tiri di Martinez e Wagner, venendo nominato anche MVP della partita.

Il Mondiale in Qatar degli USA

Il ritorno dello USMNT al mondiale: la nazionale Statunitense, dopo aver inaspettatamente fallito la qualificazione a Russia 2018, si è ripresentata sul palcoscenico più importante a Qatar 2022, con una nazionale giovanissima e di grande prospettiva. Nel roster selezionato da Berhalter erano presenti solo 3 giocatori over 30, di cui solo uno (Tim Ream) ha giocato durante la manifestazione. Il girone è stato positivo, con la prima partita con il Galles a due facce, primo tempo dominato e chiuso meritatamente in vantaggio grazie a un gol di Tim Weah, ma una ripresa in cui si è abbassato troppo il baricentro e chiusa sull’1-1 per un rigore causato da Walker Zimmerman su Gareth Bale e trasformato dallo stesso attaccante. Nella sfida con l’Inghilterra, una delle favorite della vigilia, gli americani hanno giocato assolutamente alla pari e anzi avrebbero meritato anche qualcosa di più dello 0-0 finale. Si arriva quindi all’ultima giornata del girone, con lo scontro decisivo con l’Iran, dove la nazionale asiatica partiva con la possibilità di poter passare il turno anche con un pareggio. La sfida è stata decisa da un gol di Christian Pulisic, a conclusione di un’azione iniziata da Weston McKennie e propiziato dall’assist di Sergino Dest. Nel finale l’Iran ha provato il tutto per tutto senza però riuscire ad impensierire l’ottimo Matt Turner. In tutto il girone gli americani non hanno subito gol su azione e vanno segnalate le buonissime prestazioni offerte dal centrocampo MMA (Weston McKennie, Yunus Musah e Tyler Adams). Agli ottavi i ragazzi di Berhalter affrontano gli Olandesi di Luis Van Gaal e purtroppo emerge la maggior esperienza degli Oranje. Gli americani al 3’ hanno una clamorosa occasione per portarsi in vantaggio, ma Pulisic spara su Noppert. Al 10’ gli olandesi passano con Depay e nel recupero del primo tempo raddoppiano con Blind, con due gol molto simili, in cui il tiratore è stato lasciato colpevolmente solo in area di rigore. Haji Wright accorcia al 76’ con un gol rocambolesco, ma 5’ dopo Dumfries chiude i conti con un gol amaramente simile ai primi due per il 3-1 finale. Questo mondiale lascia però la consapevolezza che la base per un futuro positivo è già presente, con un gruppo giovanissimo che gioca per buona parte nei maggiori campionati europei, ma con la consapevolezza di dover crescere ancora per cercare di capitalizzare il talento a disposizione fra quattro anni nel mondiale casalingo del 2026.

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