It’s Called Soccer – s06 ep07

La NWSL è in pausa, perché a differenza della MLS, rispetta le pause per le nazionali imposte dalla FIFA. Non per questo ci sono meno temi da trattare, anzi, si è giocata forse la rivalità più importante della lega, che aprirà la nostra puntata di It’s Called Soccer:

 

Prima pagina

Il primo Trafico della stagione

Il derby di Los Angeles rappresenta sempre uno dei più grandi spettacoli che la MLS abbia da offrire, e la partita di sabato notte è stata l’evento principale di una serata trafficata, con dodici partite in simultanea. Alla fine, i padroni di casa hanno vinto, continuando quello che sembra sempre più un trend di questa rivalità: non importa lo stato di forma, gli underdog hanno sempre la possibilità di rifarsi. E in effetti, in questo El Trafico assomiglia a molte altre rivalità ben più celebrate. Negli anni scorsi, il record contro i rivali di LAFC ha rappresentato quasi l’unica nota lieta per i Los Angeles Galaxy in anni di mala gestione e tante difficoltà. Quest’anno, mentre i Galaxy sembrano volare nel primo anno dell’era Will Kuntz mentre i rivali cittadini sembrano faticare a ricostruirsi dopo i fasti recenti caratterizzati da due partecipazioni di fila alla MLS Cup, LAFC è riuscita a strappare una vittoria meritata, in cui hanno saputo annullare per gran parte della partita i principali punti di forza degli uomini di Vanney. Paintsil e Pec hanno toccato pochissimi palloni, Puig non ha saputo velocizzare il gioco, e in generale l’attacco dei Galaxy è sembrato essere ingolfato, senza se per questo migliorare nelle sue notorie criticità nella difesa dell’area piccola, da cui nasce il primo gol di Tillman, a cui basta un blocco ben portato ed un movimento in direzione opposta al pallone per trovarsi da solo sul secondo palo. Certo, il destino della partita viene anche segnato da una decisione arbitrale molto rivedibile, quella sul rigore segnato da Bouanga, un fallo che certo è legittimo assegnare in diretta, ma che al replay diventa evidentemente una simulazione clamorosa del gabonese, che pure non è stata rilevata nel passaggio al VAR dall’arbitro Freeman – e viene solo da pensare a quante polemiche sarebbero montate se quella decisione l’avesse presa un arbitro sostitutivo come quelli visti quando era ancora in atto lo sciopero della PSRA. I Galaxy non sono più imbattuti e certo si vedono evidenziate delle criticità offensive che mai erano apparse come tali fino ad ora. Sarà interessante vedere la loro risposta. Per LAFC il tema sarà capire quanto di questa vittoria fu vera gloria e quanto sia dovuto solo all’esaltazione di un big match in cui nessuno vuole fare brutta figura, ma che magari non è indicativo di futuri successi in partite con meno connotazioni sentimentali.

 

Taglio medio

Quello di Cucho Hernandez ormai è un caso

La settimana scorsa si era parlato di una sua assenza motivata da una violazione della team policy. Poi il caso è esploso nel mezzo della settimana, quando ha saltato la partita di Champions Cup sempre per questioni disciplinari. Il peggio sembrava essere passato e la questione messa alle spalle una volta per tutte quando è riuscito a farsi espellere – secondo me con una decisione corretta dell’arbitro – per un fallo di reazione abbastanza assurdo con la sua squadra sotto di un gol. Questa decisione non sembra gli costerà altro in fase disciplinare, almeno non a livello di partite saltate, visto che è partito per la decisiva trasferta, forse la più importante di tutta questa stagione, contro il Tigres.

 

Picault’s on fire, your defense is terrified

Settimana scorsa è diventato uno dei pochi giocatori nella storia a segnare un gol e fornire un assist in almeno tre partite consecutive. Questa volta non c’è l’assist, ma nella demolizione di Toronto nel derby canadese, in cui i Whitecaps hanno visto tutto il meglio del loro arsenale andare on fire nello stesso momento, lui ha continuato a prendersi la scena. A trentatré anni, la migliore stagione della sua carriera?

 

El Promisico

Il soprannome della partita tra New England e Charlotte è diventato tale dopo la promessa fatta in conferenza stampa da parte di Caleb Porter che questa sarebbe stata la prima vittoria in regular season dei suoi. Sia prima che dopo la partita Porter ha provato a minimizzare la sua uscita, ed è in effetti comprensibile che non intendesse quello che è traspirato, ma alla fine la partita si è comunque presa le attenzioni di chi pensava lo avesse detto sul serio. E alla fine New England ha vinto la sua prima partita in MLS della stagione, quindi possiamo chiamarla una Porterteed.

 

Thiare è il vice Giakoumakis

E per Atlanta questa potrebbe essere una notizia cruciale perché lo scorso anno proprio il greco ha sofferto una serie di assenze lungo l’arco della stagione. Trovare qualcuno che sappia replicarne, anche solo in parte, la forza di gravità potrebbe cambiare i toni dell’intera stagione.

 

I Seattle Sounders mi odiano personalmente?

Ho parlato male del loro attacco, ho detto che Ruidiaz non ne aveva più e loro ne fanno cinque con doppietta del peruviano. C’è da dire che il primo gol di Ruidiaz nasce da una deviazione e che Montreal è con il fiato corto dopo aver iniziato la stagione con sette trasferte, ma l’impressione è che questa possa non essere un unicum. E, guardacaso, è rientrato Joao Paulo.

 

Finisce la Generation Adidas Cup

E non lo fa senza polemiche, anzi, forse le polemiche sono quelle che si sono prese maggiormente la scena. Alla fine però, due campioni sono stati premiati: il Valencia nella categoria Under 15, ritornato alla vittoria in una competizione che conoscono bene già da anni (hanno vinto nel 2019 e 2022) mentre Philadelphia non solo conferma il titolo nella categoria Under 17, ma lo fa con lo stesso gruppo che lo scorso anno aveva perso ai rigori nel torneo Under 15 e che ha dominato il torneo portando giocatori quasi solo ed esclusivamente sotto età. In prima pagina ovviamente Cavan Sullivan, il 2009 in procinto di firmare con il Manchester City, a cui si unirà al compimento dei diciotto anni, ma l’intera squadra ha dimostrato di essere profondissima, a partire dal terzo fratello Pierre, lui difensore al contrario dei fratelli maggiori attaccanti, per arrivare anche a Jamir Johnson, autore di un paio di giocate elettriche in finale. Tantissimo talento per una squadra che nel percorso ha anche discretamente piallato settori giovanili d’eccellenza come Flamengo, Hajduk di Spalato e Jeonbuk Motors.

 

I premi (quelli MLS)

MVP della settimana
Dante Vanzeir

Assist molto bello sul primo gol – io lo considero un tocco volontariamente orientato ad essere un passaggio, non un controllo imperfetto – e soprattutto una giocata spettacolosa sul secondo. New York vince su un campo in trasferta tostissimo come quello di Cincinnati, praticamente mai scalfito in questa e nella scorsa stagione, togliendo l’imbattibilità ai padroni di casa.

 

Gol della settimana
Aidan Morris

Sotto di un gol, con la stella della squadra espulsa, serve che qualcuno si prenda sulle spalle la franchigia. E Aidan Morris ha sempre di più le spalle abbastanza larghe per essere quel tipo di persona lì.

 

Assist della settimana
Xherdan Shaqiri

Il tema è sempre quello, e ormai sta diventando noioso sottolinearlo: che questi siano i picchi di cui è capace è fuori di alcun dubbio. Il problema è la continuità, che resta inesistente, e fino a che non arriverà non sarà possibile non piazzare questo asterisco su qualsiasi sua grande prestazione.

 

Parata della settimana
John McCarthy

I Galaxy hanno perso 2-1 solo perché lui è salito in cattedra contro la sua ex squadra, e questa è solo la migliore in una lunga serie di interventi.

 

Prospetto della settimana
Ibrahim Aliyu

Già lo scorso anno aveva dimostrato segnali incoraggianti, se non per una grave difficoltà nella coordinazione per il tiro. Come molti altri in MLS, faceva tutto bene tranne per la conclusione. Nella off-season il classe 2002 sembra aver lavorato anche su questo, e lo dimostra con questo gol spettacolare.

Giocatore Next Pro della settimana
Ruben Ramos

Il classe 2007 si prende la scena per Ventura County – la seconda squadra dei Galaxy – e in una demolizione di Tacoma – seconda squadra di Seattle – segna ben due gol.

 

I premi (quelli meta)

MVP romantico
Tom Bogert

L’equivalente MLS di Adrian Wojnarowski è un giornalista iper affidabile, ma a differenza dei suoi colleghi in questo campo, che sembrano tutti degli automi, ha anche un lato profondamente umano. O meglio, forse non necessariamente “umano”, perché mangiarsi tutta una deep dish da solo non è necessariamente tale, ma sicuramente stravagante.

Miglior assist ad honorem
Olivier Mbaizo

Un anno fa aveva chiesto alla franchigia di essere ceduto perché gli Union non erano ancora riusciti a far arrivare la sua famiglia negli Stati Uniti. Poi è stato confermato, e nell’unica squadra rimasta imbattuta in MLS continua ad essere un pezzo importante.

 

Premio della critica alla partita ubriaca della settimana
Austin – San José

Da dove iniziare? Beh, io che ho la mia campagna pro-Pellegrino sicuramente dal primo gol del norvegese-tanzaniano, che gioca sempre come se fosse al campetto e lo farebbe anche se fosse in finale di Champions. Ma il tema ovviamente non può non essere il crollo repentino dei Quakes, che da un vantaggio di 2-0 concedono tre reti nel giro di meno di dieci minuti. E neanche il pareggio di Pellegrino riesce a salvarli dalla beffa peggiore, una rete al centesimo minuto e passa di Driussi. Ah, dimenticavo, c’è anche questo fallo di Stuver che per qualche ragione non è stato sanzionato con il cartellino rosso.

 

Premio Troppo Forte a Julian Aude

Ci vuole talento per dominare un flipper. L’argentino ha dimostrato di sapere come si fa andando a segnare la sua prima rete da professionista.

 

Premio Zayn Malik Annuncia Il Suo Addio Agli One Direction ai tifosi del Barcellona

Allora, ricapitoliamo. Le Washington Spirit annunciano l’acquisto della colombiana Leicy Santos. Nel loro comunicato, inseriscono una citazione attribuita al nuovo coach Jonathan Giraldez, che però non arriverà prima dell’estate, essendo ancora in carica a Barcellona. Il per nulla orgoglioso tifo catalano decide dunque che questa citazione sia un atto intollerabile di disinteresse verso l’attuale lavoro del tecnico, una vergogna che ne segnala l’inadeguatezza a rimanere ancora su quella panchina, perché non è in grado di dedicarsi al 100% all’incarico. Washington si trova così costretta a cancellare il commento e a dire, per salvare la faccia, di esserselo inventato di sana pianta.

 

Premio Lo Spaccone ai Portland Timbers

Se non fosse una strategia pensata e riprovata da Phil Neville, come nel film con Paul Newman, si potrebbe dire che andare sotto 3-0 anche se poi si riesce a rimontare, grazie comunque a quel gigantesco momentum swing che è l’errore su rigore di Agada e quello segnato da Evander un minuto dopo, sia un grave problema.

 

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