MLS All Star Game: le 5 stelle snobbate

Ci siamo, la tanto attesa sfida tra la MLS All Star e l’Arsenal di Wenger è alle porte. Una sfida importante, sentita dai tifosi, ma prima di tutto un evento spettacolare studiato per divertirsi e far divertire il pubblico, quest’anno di San Jose. Ecco perché undici giocatori possono sceglierli i tifosi votando sul sito ufficiale della MLS, e perché Kinnear sarà costretto ad inventarsi un modo per mettere in campo giocatori talentuosissimi ma molto spesso incompatibili. Ma questo è il bello.

La parte meno bella della medaglia riguarda le scelte, tredici, che Kinnear – coach degli Earthquakes – è stato chiamato a fare dopo quelle dei fans (11) e di Don Garber (2). Scelte particolari, quasi a tappare delle falle nell’equilibrio ancora prima che prettamente tecniche e o meritevoli. Per questo discutibili e negli USA se ne discute assai. Impossibile chiamare tutti, ma qualche chiamata mancata non è passata inosservata.

Ecco il nostro pensiero sulle 5 stelle snobbate per l’All Star Game.

Axel SJOBERG (Colorado Rapids)
axel-sjoberg-colorado-rapids-mls-05072016_17t2mv9n4dna212xqseothz4ovNon selezionare nemmeno uno dei difensori della retroguardia meno battuta della MLS è un’ingiustizia clamorosa. Prendiamo Sjoberg, alla sua seconda stagione in MLS e la prima da assoluto protagonista. Prestazioni sempre di ottimo livello che hanno contribuito ai soli 13 gol subiti in 19 partite. Escluderlo è al limite del crimine.

Diego VALERI (Portland Timbers)
Il Maestro, quello argentino, è forse il più grande vuoto nel roster dell’All Star Team. Anche in questa stagione con qualche acciacco di troppo, ha segnato e dispensato assist ai compagni. Per molti Valeri è il miglior trequartista dell’intera MLS, sicuramente un giocatore illuminato che non potrà prendersi un palcoscenico importante per un motivo ancora da studiare.

Chris PONTIUS (Philadelphia Union)
Qui andiamo sul personale, lo ammetto, ma Pontius è una specie di idolo per il modo di giocare. So di non essere chris-pontius-philadelphia-union-new-york-red-bulls-mls-07172016_1bpc42cxhuam19l0oys6vtp77l’unico, anzi, ma probabilmente l’attaccante degli Union non piace a Kinnear. L’ala sta giocando divinamente nell’ottima stagione della franchigia della Pennsylvania e tra gol e assist un posticino lo meritava.

Bill HAMID (DC United)
Ritornato dall’infortunio si è subito rimesso in mostra per le sue grandi qualità e reattività. Nonostante un livello medio non troppo eccelso, le sue parate sono un punto di forza per i DC United, per quello che con Ousted si gioca il ruolo di miglior portiere della MLS. A San Jose, invece, giocheranno l’ottimo Blake (Union) e il padrone di casa Bingham.

Bradley WRIGHT-PHILLIPS (Red Bulls)
O si ama o si odia. BWP è un giocatore che non fa prigionieri, ma i numeri parlano per lui. Dopo un inizio difficile si è sbloccato trovando il gol con continuità e facendo risalire la china ai Red Bulls. Ok, la scelta davanti è ampia, ma non trovargli uno spot nel roster è azzardato.


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