United Soccer League: quale futuro?

In una discussione su un social network riguardante MLSSoccerItalia, si è aperta la discussione (), l’ennesima su promozioni e retrocessioni. Un utente ha detto come per lui sarebbe andata a finire, tra l’altro una proposta che io condivido al 100%. In pratica con una MLS ferma nelle sue squadre quindi senza promozioni e retrocessioni dalle serie minori, si discuteva di una USL come un campionato a parte con diverse divisioni e chiaramente promozioni, retrocessioni.

Perché una MLS chiusa? Beh per accedere alla MLS ad oggi ci vogliono delle basi, dei punti fermi. Ci vuole una società forte alle spalle, 150 milioni di investimenti per iscriversi, una fan base (quella la si crea dal nulla come dimostrato) e soprattutto uno stadio di proprietà.

Ad oggi in United Soccer League, vi sono trenta squadre di cui cinque sono le seconde squadre dei team MLS. C’è da dire che la quasi totalità (escludendo Minnesota) ha una squadra satellite in USL. Ufficialmente nel 2018 se ne aggiungeranno altre tre (Fresno, Las Vegas e Nashville) mentre nel 2019 ai nastri di partenza vi saranno pure Austin e Birmingham.

Notizia di questi giorni, la proposta arrivata a Jake Edwards, ricordiamo che è il presidente della United Soccer League, della proposta della Hartford Sports Group agli organi competenti per lo sviluppo del Dillion Stadium. Ovvero il necessario per la creazione di un team USL a partire dal 2019 www.usl2hartford.com.

La risposta di Mr Edwards non si è fatta attendere “The city of Hartford and its surrounding communities have long since proved their passion and commitment to soccer,” said USL President Jake Edwards. “The timing is now right for a successful professional soccer club in the city as the key ingredients appear to be coming together. Two important elements that contribute to a new club’s success in the USL are a soccer-specific venue in the right location, and a committed local ownership group. With their proposal for Dillon Stadium, we believe Bruce, Joe, and Scott present a compelling plan that not only creates a great home for a new USL club, but enhances a valuable community asset that can contribute to the future growth and success of Hartford, as we have seen occur in other cities across the league.”

C’è da dire una cosa, ormai il soccer si è sviluppato anche nelle città meno note. Con Hartford nel 2019 le squadre potrebbero diventare 36. Un po’ troppe per una stagione con torneo all’italiana e playoff inclusi. Inoltre con la NASL che non sa ancora del proprio futuro, tante squadre potrebbero andare a giocare in USL aumentando ancora di più il numero. Cosa potrebbe significare? La cosa più logica sarebbe quella di cui parlavamo all’inizio. Un campionato a parte con promozioni e retrocessioni.

Anche perchè non tutti i teams sono Cincinnati che fa oltre 20mila spettatori a partita o Sacramento (11mila) o Louisville (9 mila). Ci sono squadre con numeri ben minori. Anche se gli stessi teams stanno crescendo. Alcuni giorni fa a proprietà dei Phoenix Rising ha acquistato l’FC Tucson, in modo da poter far crescere i propri giovani in un team satellite.

Il futuro del soccer americano è roseo però ancora tanto incerto.


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