Vivere lo stadio: MLS vs Serie A

Con la promessa di non perdere io stesso le mie tracce, sono qui per raccontarvi le dinamiche, le storie, le analogie e le differenze tra un calcio in enorme crescita, quello della MLS, e la nostra amata ma purtroppo in grande difficoltà Serie A.

Nella mia esperienza da student-athlete “italo-americano” (perché dopotutto un po’ americano per mentalità ora mi reputo) ho imparato ad apprezzare ogni singolo aspetto della crescita del Soccer in questo paese. La Major League Soccer (MLS), che pochi conoscono profondamente, si è creata silenziosamente 20 anni fa ma ottenendo una crescita esponenziale. Non è stato facile acquisire notorietà e considerazione quando si hanno davanti sport nazionali come il basket, attraverso un franchise come la National Basket Association (NBA) e il football americano (NFL).

tifosi sporting kcIl Soccer d’Oltreoceano, football per gli anglosassoni e riconosciuto così in tutta Europa, ha radunato con modestia il nostro modello e, attraverso il desiderio di giovani ragazzi di poter emulare eroi sportivi che esulino dalla solita palla ovale o a spicchi, ne ha fatto la sua forza. Non va dimenticato, infatti, che negli US, a livello ricreativo il calcio è lo sport più praticato e di gran lunga. Ad essere onesto, quando mi era stata offerta la borsa di studio, tanto desiderata, per andare a giocare nel paese a stelle e strisce pensavo di poter permettermi qualche agio di più. Mi sbagliavo. Il calcio professionistico, ma soprattutto quello collegiale, è in crescita esponenziale. Il tutto è reso possibile anche dalla grandissima affluenza di student-athlete internazionali, provenienti da Sud America ed Europa specialmente, che hanno accelerato il processo di miglioramento dei campionati e degli stessi giocatori americani.

Ad essere affascinante non è solo il sistema che ruota attorno al giocatore in persona, ma anche tutto lo “stadium environment“, ovvero tutto ciò che concerne lo stadio, che ad essere onesti è tutto ciò su cui noi italiani dovremmo riflettere per tornare al top. Ammessa, ma non concessa, la scusa della crisi economica e della pigrizia italiana, da noi ci sono questioni di fondo: problemi di facilities, di strutture. Campi di allenamento, staff, stadi, development di squadre giovanili e agevolazioni.

Quello che mi piace raccontare per esperienza personale è l’amore e la passione che, nonostante questo sport sia ancora in fase di miglioramento e crescita, screditato da due giganti come NBA e NFL, i sostenitori impiegano nell’agevolare l’ascesa del Soccer. Quello che più di tutto sembra differenziarci dal tifo americano è la civiltà che esprimono nel tifare e sostenere la propria squadra. Sono ormai nove mesi che vivo a New York e, non avendo diretto contatto con il calcio italiano, la brezza di frequentare lo stadio e tutto ciò che ne implica essere tifoso, mi sono immerso in questa nuova realtà calcistica della MLS. Ho fatto molta attenzione agli atteggiamenti dei tifosi e all’attaccamento per questo sport. Un solo dato: 21,546. Questo numero rappresenta la “average attendance” di spettatori durante una partita di MLS. In Italia, campionato assai più blasonato e con infinita tradizione, la media è di soli 400 tifosi in più. Una follia!

Yankee Stadium MLS soccer italiaStadi sempre pieni e all’avanguardia seppur spesso nella loro semplicità. Come in Italia, ci sono le tifoserie più “die hard” (sfegatate) ma non si scompongono mai in sfottò e violenza. Tifo molto composto ma allo stesso tempo passionale, nuovo ma già con una idea tradizionale. L’assenza di violenza negli stadi, che li rende luoghi perfetti da vivere in famiglia in una domenica di sole, è anche dovuta ad un controllo quasi spasmodico degli effetti personali. Un po’ allo stesso modo dei controlli in aeroporto. Tre tipi diversi di controlli, secondo una normativa emanata il 22 Aprile e approvata all’unanimità da tutti e 20 i club della lega: perquisizione (pat-down), magnetometro e la “bacchetta magica” (wand), niente di diverso dal semplice metal detector portatile. Molto spesso quindi allo stadio sono tre gli steps di sicurezza prima di entrare, finalmente, allo stadio.

Ultima riflessione, ma non meno importante, riguarda tifoserie e tifo. E’ vietato l’utilizzo di cori denigranti nei confronti di giocatori e squadre avversarie, con un unico obiettivo: sostenere la propria! Non ci sono barriere allo stadio e il tutto è molto meno formale e puro di un calcio italiano, che sta arrivando ai limiti del sardonico.

di Tommaso Vitale


 

Facebook Comments