Sporting KC alla conquista del West

di Matteo Giobbi

Se è vero il detto “che non c’è due senza tre e il quarto vien da sé”, allora cinque partite possono essere abbastanza significative per fare un primo bilancio circa il brillante inizio di stagione dello Sporting Kansas City. Gli storici Wizards ( o Wiz ), nome originario della franchigia nel 1996, sono al momento primi nella Western Conference e punti alla mano, gli avversari più temibili dell’intera lega. L’ultima vittoria, ottenuta per 2 a 0 sul campo dei Red Bulls, con le contemporanee assenze del veterano e nazionale USA Matt Besler, del centrocampista centrale Mustivar e del terzino destro Myers, ha sancito il cammino della squadra del Missouri: 12 punti, 7 goal fatti – 3 subiti, un inizio implacabile!

L’OBIETTIVO – Vincitori in carica della US Open Cup e campioni due volte della MLS Cup ( 2000, 2013 ) oltre a un Supporters’ Shield nell’anno della prima MLS Cup, SKC è guidato anche in questa stagione dal veterano Peter tifosi sporting kcVermes  al suo ottavo anno al comando. Yankee tutto d’un pezzo e fruitore del valore delle statistiche e dei dati applicati al calcio, Moneyball docet, l’allenatore americano è chiamato ad andare oltre l’obiettivo minimo del raggiungimento dei playoff. Lo scorso anno fu la lotteria dei rigori ad interrompere al primo turno il cammino (con molta sfortuna eliminati dai futuri campioni di Portland ). Nonostante una campagna acquisti poco esaltante e le partenze del giovane difensore di  prospettiva Erik-Palmer Brown (in prestito al Porto) ma soprattutto dell’attaccante Kriztian Nemeth, caduto nella tana dei petrol dollari,  la  squadra rimane una delle più complete, per reparto, della Lega. L’arrivo comunque dell’esperto attaccante Brad Davis dai Dynamo ( in cambio per Houston di una seconda scelta al draft del 2017 e di una terza a quello successivo ),  vera e propria leggenda della MLS con  14 anni di carriera , 6 volte All – Star, due volte campione della MLS Cup e record man con 131 assist 58 goal in carriera,  del difensore centrale portoghese Nuno Andre Coelho, del centrocampista Justin Mapp da Montreal e l’Homegrown player Daniel Salloi, hanno impreziosito una rosa di per sè già talentuosa.

COME GIOCA – Marchio di fabbrica di Kansas è l’ aggressivo 4-3-3 , a tratti spettacolare, che vede come centrali difensivi gli ottimi Besler ed Opara (velocissimo e molto forte anche se infortunato dall’inizio della stagione) due terzini di spinta come Myers e Dia, oltre  al portiere Tim Melia, nominato lo scorso anno MLS Comeback Player of the Year ed artefice di un inizio di campionato strepitoso come dimostra anche il rigore parato a Bradley Wright – Phillips nella tana dei Red Bulls. I punti di forza rimangono però il centrocampo e l’attacco. Il primo è ad altissimo livello tecnico formato dal brasiliano Feilhaber ( 10 goal e 15 assist nella MLS 2015 e tra i finalisti dell’ MVP MLS: Toronto FC at Sporting KCdella scorsa stagione ) il giovane mediano Mustivar, lo spagnolo Quintillà, ormai stabilmente nell’undici titolare di Vermes ed il centrocampista della nazionale dell’Honduras Espinoza. Il secondo è invece un concentrato di classe composto dal tridente Zusi ( Nazionale USA ), Davis e  Dom Dwyer, attaccante inglese classe 1990 che tra MLS e NASL ha collezionato 55 goal in 92 partite, vero fiore all’occhiello di SKC e all’occorrenza dal rookie Connor Hallisey, decima chiamata al draft 2015.

LA SFIDA – L’inizio di stagione è stato dunque straordinario: debutto con vittoria a Seattle per 1-0  con un tiro da fuori di Nuno Andre Coelho, titolare al centro della difesa assieme a Besler, successivo  2-1 ai WhiteCaps, con la prima doppietta di Dwyer al Mercy’s Children Park ( stadio fondato nel 2011 da 18.467 mila spettatori ), bis in casa contro Toronto per 1-0 con rete di Davis e vittoria per 2-0 contro i RedBulls con le reti di Feilhaber ed ancora Dwyer. Ad interrompere il cammino la sconfitta subita in casa contro i rivali di Salt Lake per 2 a 1. Il calcio di SKC, spettacolare quanto concreto attende ora in casa Colorado ed i talentuosi e giovanissimi sudamericani di Dallas in trasferta. Proprio quest’ultima potrebbe essere la sfida più interessante per il primato ad Ovest da qui alla fine della stagione.


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