Orlando e Nocerino in difficoltà: serve pazienza

La trasferta a Frisco,Texas non è certamente tra quelle da ricordare. L’Orlando City di Kakà, uscito all’intervallo, e Nocerino non ha vissuto il suo momento migliore nella MLS 2016 e il 4-0 subito ad opera della franchigia leader al momento, tanto nella Western quanto nella generale, è una ferita difficile da digerire, ma digeribile. Non è un momento facile per i Lions di Heath alla seconda stagione in assoluto in MLS e il tecnico inglese, così come tutta la società, dovrà essere bravo a far superare alla squadra la tempesta, facendo gruppo e provando a guardare oltre le innegabili difficoltà. Il mercato potrà fare qualcosa, ma la priorità sarà quella di lavorare sulle qualità a disposizione nella rosa. Ci sono, vanno coltivate e aspettate.

Nocerino, Orlando, MolinoI continui acciacchi di Kakà erano da preventivare, così come il fatto che la Bestia Julio Baptista non potesse reggere i ritmi della MLS con partite ogni tre giorni. Per il resto è una squadra giovane che come tale merita rispetto e tempo di crescere, magari chiedendo qualcosa in più a chi come Antonio Nocerino è potenzialmente in grado di dare consistenza a reparto e compagni. L’ex Milan, però, al momento è uscito dalle grazie di Heath e anche nello 0-4 in casa di Dallas FC non è sceso in campo.

Una situazione strana quella dell’italiano. Deludente fino a questo momento, è innegabile, ma a Nocerino non è stato dato il tempo di integrarsi in una realtà tutta nuova per ritmi, stile di vita e tutto il resto. Schierato tra i due mediani nel 4-2-3-1 prima e largo a sinistra sulla trequarti poi, l’ex rossonero nelle prime uscite ha capito ben poco catapultato in campo dopo una stagione passata in panchina a guardare gli altri, senza trovarsi di fianco giocatori tatticamente preparati per accogliere una novità senza troppi intoppi. E infatti le cose non sono andate bene e, visto anche l’ingaggio da 600mila dollari, i tifosi di Orlando lo hanno subito preso di mira. Nel 4-2-3-1 di Heath però Nocerino non ha più trovato spazio.

L’head coach inglese ora deve invertire la rotta dopo 4 vittorie, 4 sconfitte e 8 pareggi. Lo potrà fare sul mercato, anzi, lo dovrà fare proprio partendo da lì, anche per la repentina e inaspettata partenza di Winter in direzione Zurigo (per motivi familiari) che lascia un vuoto in fase offensiva importante visto anche il buon inizio dello svizzero. Qualcuno ha pensato di poter rivedere proprio Nocerino più avanzato, altri puntano su Rivas, ma l’inglese ha deciso di avanzare Shea sulla trequarti e mettere terzino Boden. Una toppa in pratica.

Ma la qualità offensiva sugli esterni da unire alle giocate di Kakà, Molino e Larin non è l’unica falla del sistema Orlando City che al momento vive costruito su una difesa assolutamente rivedibile anche per via della giovane età. Rafael Ramos ha fatto bene a sprazzi sulla destra, Tommy Redding alterna buone prestazioni a figuracce come contro Dallas. Poi ci sono Higuita e Rivas da cui ci si aspetta sempre il salto di qualità, ma Heath dovrà attenderlo con pazienza e minuti nelle gambe.

Questo di fatto è quello che serve a Orlando e che va chiesto ai propri tifosi: pazienza. Perché le qualità ci sono, la squadra è giovane sia nella rosa che nella competizione e merita del tempo per crescere a prescindere dagli altri. Qualcosa di meglio sul mercato si può provare a fare anche considerando l’International Spot liberato da Winter, ma non si parla di Designated Player, bensì di pedine utili alla causa. I risultati verranno da sé, magari con un Nocerino più motivato al centro del progetto tattico.


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