MLS in pillole: minuti finali incandescenti

Anche a Pasqua la MLS non si ferma e, facendovi i nostri più sentiti auguri, vi raccontiamo quanto accaduto in questa week 7….ovviamente in pillole:

PHILADELPHIA UNION-NEW YORK CITY FC 0-2 (52′ Harrison, 90′ Villa)
Tantissime emozioni in Pennsylvania. Le due squadre scese in campo giocano un calcio propositivo sfruttando però anche delle difese tutt’altro che ermetiche. I primi 20′ si giocano su ritmi infernali con occasioni a ripetizione sia per gli Unions che per i NYCFC. La prima frazione di gioco si conclude con dei ritmi decisamente più bassi. La ripresa invece vede uscire tutti i limiti di Philadelphia e soprattutto vede emergere il tasso tecnico maggiore dei newyorkesi che passano in vantaggio con Jack Harrison (secondo gol stagionale) servito da Ronald Matarrita che quest’anno sembra seriamente candidarsi per il titolo di top assistman. Gli Unions provano a reagire allo svantaggio ma la loro reazione è molto confusa e non porta a nulla così al 90′ David Villa decide di inventarsi quello che potrebbe già essere il Goal of the Year con una parabola da oltre 40 metri che scavalca Andre Blake e che chiude il match. Patrick Vieira ha ammesso le sue scelte sbagliate settimana scorsa e ha risistemato la squadra con il 4-3-3 ibrido che ha regalato una nuova gioia mentre per i Philadelphia Union continua il momento negativo, ancora 0 vittorie e soprattutto ancora assente ingiustificato Alejandro Bedoya che rischia di diventare un caso.

VANCOUVER WHITECAPS-SEATTLE SOUNDERS 2-1 (65′, 80′ Montero, 89′ Bruin)
Nel sempre suggestivo BC Place Stadium di Vancouver va in scena il primo atto della Cascadia Cup 2017 con il match che vede i padroni di casa affrontare i Seattle Sounders. Il primo tempo è molto tattico con due squadre che provano a studiarsi senza però affondare veramente, la più grande occasione è targata Clint Dempsey che con un siluro calciato da oltre 30 metri che colpisce la traversa. Il secondo tempo vede invece i Vancouver Whitecaps imporre il loro ritmo e conquistare il predominio territoriale e così arriva l’inevitabile gol del vantaggio firmato proprio dall’uomo più atteso, l’ex Fredy Montero il quale, al contrario del pubblico, non esulta. I Sounders palesano ancora limiti difensivi e su calcio d’angolo arriva il raddoppio con Kendall Waston che colpisce di testa e ancora una volta Fredy Montero corregge in rete realizzando una doppietta alla sua ex squadra. I campioni in carica sono feriti nell’orgoglio e pochi secondi dopo il 2-0 colpiscono un palo sempre con Clint Dempsey. Ad 1′ dal termine arriva però il gol della speranza con l’anticipo sul primo palo di Will Bruin che riapre il match. Nei secondi finali c’è una mischia pazzesca nell’area dei Caps che viene risolta da un clamoroso salvataggio sulla linea di Kendall Waston su conclusione a botta sicura di uno sfortunatissimo Clint Dempsey. Vancouver si dimostra una squadra talentuosa ma allo stesso tempo incostante mentre per i Seattle Sounders c’è un problema difensivo che se non risolto in fretta rischia di compromettere la stagione.

SAN JOSE EARTHQUAKES-FC DALLAS 1-1 (78′ Acosta, 90’+4′ Hyka)
Partita da cardiopalma all’Avaya Stadium. Nella casa dei San Jose Earthquakes arrivano gli FC Dallas di coach Pareja ancora imbattuti in stagione. La partita vede le due squadre annullarsi con i texani che in un paio di occasioni vanno vicini al vantaggio senza però centrare lo specchio della porta mentre i californiani impegnano Jesse Gonzalez in un paio di circostanze. Il secondo tempo offre dei ritmi sicuramente maggiori e più gradevoli al pubblico con gli FC Dallas che iniziano a carburare e a far ballare la difesa dei Quakes che crolla al 78′ quando il pallone finisce a Kellyn Acosta che con una zampata sblocca la partita. La squadra di coach Kinnear sembra essere pesantemente colpita da questo gol ma al 94′ arriva il gol del pareggio con Jahmir Hyka che colpisce in modo sporco un pallone beffando Jesse Gonzalez e confermando di fatto la tendenza dei Quakes a segnare negli ultimi istanti di match. I San Jose Earthquakes si dimostrano squadra solida ma troppo dipendente da Chris Wondolowski il quale oggi non ha brillato e ciò a penalizzato tutta la squadra mentre gli FC Dallas si dimostrano squadra che anche nelle giornate non ottimali riesce a portare le partite a proprio favore anche se il pareggio nel finale lascia l’amaro in bocca.

MONTREAL IMPACT-ATLANTA UNITED 2-1 (40′ K. Jones, 45’+5′ Piatti, 90’+3′ Jackson-Hamel)
Succede di tutto allo Stade Saputo. Il match che va in scena tra i Montreal Impact, padroni di casa, e gli Atlanta United è a dir poco scoppiettante. Due squadra che giocano su ritmi molto elevati trascinate dai loro due fantasisti, entrambi sudamericani, da un parte Ignacio Piatti, tornato dopo i fastidi all’inguine, e dall’altra Miguel Almiron, acquisto record per una franchigia MLS. La partita la sblocca la squadra di coach Martino con Hector Villalba che trova l’imbucata giusta per mettere Kenwyne Jones in porta e l’attaccante del Trinidad & Tobago non sbaglia trovando così il primo centro in MLS. Nel recupero del primo tempo va in scena l’episodio che cambia la partita; Matteo Mancosu riceve il pallone e lo controlla, Leandro Gonzalez Pirez si porta su di lui e appena l’attaccante sente il contatto si lascia cadere. L’arbitro non ci pensa due volte: calcio di rigore e cartellino rosso per il difensore argentino, una scelta folle dato che il fallo non era così netto, non era certamente da espulsione e probabilmente il contatto iniziava fuori area. Ennesimo scempio arbitrale, i vertici della MLS devono prodigarsi per migliorare una classe arbitrale ormai non più all’altezza. Dal dischetto si presenta Ignacio Piatti che non sbaglia e manda le squadre al riposo sull’1-1. Il secondo tempo vede i Montreal Impact all’attacco ma gli Atlanta United riescono a resistere fino a quando al 93′ un tiro di Hernan Bernardello viene, accidentalmente, deviato da Anthony Jackson-Hamel che trova il gol del 2-1 e il suo secondo centro in assoluto in MLS. Una beffa per la squadra di Martino mentre per coach Biello una boccata d’ossigeno anche se la partita è stato pesantemente condizionata da quella svista arbitrale.

ORLANDO CITY-LOS ANGELES GALAXY 2-1 (9′ W. Johnson, 83′ Alessandrini, 90’+1′ Larin)
Anche in Florida partita dalle mille emozioni con finale a cardiopalma. Gli Orlando City ospitano i Los Angeles Galaxy e sono i padroni di casa ad incominciare fortissimo costringendo la difesa californiana a restare bassissima e la prima grande occasione la crea Giles Barnes che colpisce entrambi i pali e poi successivamente Jelle Van Damme salva sulla linea sulla ribattuta di Jonathan Spector. Al 9′ arriva però il meritato vantaggio per i Lions con un siluro di Will Johnson che batte Clement Diop e che fa esplodere il pubblico di casa. Prima dell’intervallo gli Orlando City colpiscono un’altro legno, ancora un palo, con Carlos Rivas che calcia benissimo col mancino e che quest’anno sembra essere veramente un fattore determinante. Il secondo tempo vede la squadra di coach Kreis più in gestione anche perché i LA Galaxy faticano tremendamente a creare veri e propri pericoli. La prima grande occasione per gli ospiti arriva all’80’ quando Giovani Dos Santos, su punizione, colpisce la traversa ma 3′ più tardi potrà esultare perché Romain Alessandrini, che ha impattato alla grande in MLS, realizza il gol dell’1-1 con un bel rasoterra da fuori area. Gli Orlando City non ci stanno e spinti dai propri tifosi si riportano all’attacco in massa e al 91′, su calcio d’angolo, Cyle Larin si libera di Jermaine Jones e mette in rete il gol del definitivo 2-1. Per i Los Angeles Galaxy continua l’inizio da horror in questo 2017 con l’ennesima sconfitta mentre per gli Orlando City questa sembra poter davvero essere la stagione della consacrazione.

CHICAGO FIRE-NEW ENGLAND REVOLUTION 3-0 (45′ Schweinsteiger, 47′, 73′ Nikolic)
Partita senza storie al Toyota Park di Chicago. I New England Revolution vengono travolti dai Chicago Fire che hanno beneficiato in maniera pazzesca dell’arrivo di un giocatore come Bastian Schweinsteiger. Dopo una prima fase di studio la squadra di coach Paunovic inizia ad aumentare i giri del proprio motore e proprio all’ultimo minuto del primo tempo arriva il gol del vantaggio che porta la firma di Bastian Schweinsteiger servito in maniera ottima da Luis Solignac, giocatore troppo sottovalutato. La ripresa si riapre come si era chiuso il primo tempo, Luis Solignac mette un pallone rasoterra al centro dell’area sul quale si fionda Michael de Leeuw che però vede la sua conclusione murata da Joshua Smith ma sulla ribattuta arriva Nemanja Nikolic che fa 2-0 ed indirizza definitivamente la partita. I Revs non daranno mai segnali di ripresa e così al 73′ David Accam fugge e mette Nemanja Nikolic in porta il quale non sbaglia e firma la sua doppietta personale. La squadra di coach Paunovic continua a mostrare segnali di crescita e tale maturazione è dovuta soprattutto all’approdo in Illinois di Bastian Schweinsteiger mentre per coach Heaps c’è molto da lavorare soprattutto in difesa dove la fragilità del reparto è evidente.

NEW YORK RED BULLS-DC UNITED 2-0 (46′ Muyl, 62′ Wright-Phillips)
Alla Red Bull Arena va in scena il primo atto dell’Atlantic Cup e ad uscirne vincitori sono i NYRB. Molto male i DC United che dopo la convincente prova contro i NYCFC (vittoria per 2-1) oggi scendono in campo con poche idee e poca grinta e subiscono fin da subito la carica dei padroni di casa. Il primo tempo vede la squadra di coach Marsch in totale controllo ma che, come già accaduto in stagione, non riesce a finalizzare. Il secondo tempo si apre col botto, punizione di Sacha Kljestan sulla quale svetta Alex Muyl che batte Bill Hamid e che porta il risultato sull’1-0. I DCU faticano a reagire e così arriva la sentenza definitiva; Felipe imbecca Bradley Wright-Phillips che fa passare il pallone sotto le gambe di Bill Hamid e realizza il 2-0 e si conferma la seguente teoria: quando BWP segna i NYRB vincono. Può sorridere coach Marsch visto il netto dominio avuto per 90′ e visto anche che forse BWP sembra essersi del tutto sbloccato mentre per coach Olsen c’è da lavorare soprattutto sulla tenuta mentale dei suoi considerando che oggi, in una partita molto sentita, sono scesi in campo senza la giusta cattiveria agonistica.

COLUMBUS CREW-TORONTO 2-1 (21′ Altidore, 37′ O. Kamara, 44′ Meram)
Al MAPFRE Stadium succede tutto nei primi 45′. I Toronto FC, in difficoltà in questo avvio, cercano tre punti importanti e iniziano col piglio giusto trovano il vantaggio grazie all’incornata di Jozy Altidore che sfrutta al meglio il pallone recapitatogli da Victor Vazquez. I Columbus Crew però hanno un’ottima reazione trova il pareggio con Ola Kamara che si muove benissimo sul filo del fuorigioco e capitalizza la meglio il pallone servitogli da Niko Hansen, serio candidato al Rookie of the Year. Quasi sulla sirena arriva anche il ribaltone per i Crew con il 2-1 di Justin Meram, avvio di stagione pazzesco per l’esterno iracheno che sale a quota 4 gol più 2 assist, su sponda aerea di Alex Crognale. Per Toronto continua l’inizio difficile e coach Vanney deve risolvere anche il problema Sebastian Giovinco che non sta incidendo come nelle prime 2 annate e questo sembra essere il problema più grande per i canadesi, invece per coach Berhalter segnali incoraggianti vista la reazione avuta dai suoi giocatori e soprattutto una certezza, Federico Higuain è il faro del gioco dei Columbus Crew.

HOUSTON DYNAMO-MINNESOTA UNITED 2-2 (14′ Manotas, 43′ Elis, 47′ Ramirez, 59′ J. Venegas)
Passo falso degli Houston Dynamo che dopo 3 vittorie su 3 in casa pareggiano contro i Minnesota United. L’avvio di gara vede i texani all’attacco e dopo 14′ Mauro Manotas sfrutta al meglio l’assist di Erick Torres portando così il risultato sull’1-0. I Loons subiscono il colpo e non danno accenni di reazione e così al 43′ arriva il 2-0 tutto honduregno, assist di Boniek Garcia e gol di Alberth Elis. La partita sembra già chiusa ma i MNUFC rientrano col coltello tra i denti e trovano subito il 2-1 con Christian Ramirez, già a quota 5 gol, che di testa sfrutta al meglio il cross di Kevin Molino. Gli Houston Dynamo sono completamente usciti dalla partita e così al 59′ Johan Venegas trova il gol del clamoroso 2-2. I texani si risvegliano dopo i 2 schiaffi subiti ma è troppo tardi i Loons resistono e strappano un punto prezioso. Per coach Cabrera è evidente che il lavoro svolto non è ancora completo la squadra è talentuosa ma pecca ancora di tenuta mentale e oggi la rimonta subita è una chiara dimostrazione mentre per coach Heath segnali positivi per come la squadra ha reagito ma la difesa resta sempre un punto debole, non si possono prendere 2 gol a partita.

COLORADO RAPIDS-REAL SALT LAKE 1-2 (29′ Doyle, 85′ Movsisyan, 88′ Lennon)
Altro match da cardiopalma, il primo Rocky Mountain Derby del 2017 se lo aggiudicano i Real Salt Lake. La partita è tutto sommata noiosa con poche occasioni e due squadra più interessate a non prendere gol che a farlo. Al 29′ però entra in scena Marlon Hairston, talento purissimo, che mette una palla con il contagiri per Kevin Doyle che di testa mette in porta e fa 1-0. Anche il secondo tempo non offre grandissimi spunti ma a 5′ dal termine Jared Watts si sostituisce a Zach Macmath e para una conclusione di Yura Movsisyan, calcio di rigore ed espulsione. Dal dischetto va proprio l’armeno che non sbaglia e fa 1-1. Passano solo 3′ e Brooks Lennon trova il clamoroso 1-2 che ribalta la partita e che regala il secondo successo consecutivo a coach Petke. Per coach Mastroeni tantissimo da lavorare e quest’anno sembra improbabile, se non impossibile, replicare l’ottima stagione scorsa mentre per i Real Salt Lake un’altra vittoria che rilancia decisamente le ambizioni della franchigia dello Utah.

PORTLAND TIMBERS-SPORTING KANSAS CITY 0-1 (53′ Dwyer)
Clamoroso al Providence Park! Succede quello che non ti aspetti a Portland dove i Timbers, padroni di casa, perdono l’imbattibilità casalinga. Gli Sporting KC compiono una vera e propria impresa la quale viene realizzata da Dominic Dwyer che sale a 66 gol con la maglia dei SKC a -5 dal record di Preki. Vantaggio che arriva in maniera meritata dato che la squadra di coach Vermes domina in lungo e in largo. I Portland Timbers iniziano a giocare solo dopo essere andati sotto e la grande occasione capita a Darlington Nagbe che colpisce una clamorosa traversa. Una partita che è una vera e propria sorpresa, ottimo l’approccio degli Sporting KC che ottengono tre punti pesanti e che guadagnano certezze mentre fa un notevole passo indietro la squadra di coach Porter che si dimostra ricca di talento ma che spesso viene incanalato nella direzione sbagliata.


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