MLS 2019: le verità dell’undicesimo turno

Analizzare, capire, interpretare e spiegare quanto succede sui campi della MLS non è sempre semplicissimo. Tra trasferte infinite, campi in sintetico, turnover massiccio e qualche punto lasciato per strada in maniera scientifica per recuperare le forze, non è mai facile dare un giudizio sulle sfide della MLS. Per questo abbiamo deciso di limitarci ad analizzare il presente, al massimo il recente passato, per tirare il punto della situazione a palloni fermi. Dopo ogni giornata stileremo le (nostre) tre verità del turno di MLS appena giocato. Potete commentarle sulla nostra pagina Facebook o iscrivendovi al nostro gruppo privato di FB.

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1) IBRA NON FA PIU’ CADABRA: CROLLO GALAXY

Nervoso, isolato e spuntato. La stagione di Zlatan Ibrahimovic sta vivendo un momento difficile e di conseguenza i LA Galaxy hanno smesso di fare punti, perdendo tutte le ultime tre partite. Il doppio confronto settimanale tra Columbus in trasferta e NYCFC in casa ha portato 0 punti, tenendo all’asciutto Zlatan e confermando la sensazione che già dalle prime spumeggianti settimane era chiara: se Ibra non segna, non lo fa nessuno. Quando conta per fare punti, ovviamente. L’infortunio di Alessandrini ha tolto una chiave offensiva importante a Schelotto, ma anche quello di Jonathan dos Santos in regia. E Ibra, checché ne dica il diretto interessato, può fare la differenza ma non ancora i miracoli.

Contro New York ha sfogato tutto il suo malessere contro i difensori di New York prima, con un battibecco durato minuti con Tinnerholm, e poi su Johnson prendendolo per il collo dopo un diverbio piuttosto acceso. Per lui solo un giallo, nella settimana in cui è stato multato dalla MLS per simulazione.

2) VIETATO PAREGGIARE

E’ una nota statistica, ma se vogliamo troppo curiosa per non segnalarla. Nelle 16 partite tra l’infrasettimanale e il turno del weekend, non ci sono stati pareggi. 10 vittorie interne e 6 vittorie in trasferta, quest’ultimo dato in netta crescita rispetto al recente passato. Bene NYCFC che ha raccolto la terza vittoria consecutiva  in trasferta dopo un inizio balbettante; ottimo Philadelphia che ha confermato il primato a Est vincendo anche a Toronto. Successi per New England e Cincinnati guidati dai rispettivi nuovi coach ad interim.

3) DE BOER STA COSTRUENDO UN FORTINO AD ATLANTA

Chi si sta prendendo sul campo delle rivincite è Frank De Boer con la sua Atlanta United. Forte probabilmente di uno dei roster più organizzati e completi dell’intera MLS, il tecnico olandese sembra essere riuscito a trovare la quadra con Atlanta United. La dimostrazione la danno i numeri: non solo le quattro vittorie consecutive che, viste le due partite in meno, fanno potenzialmente di ATL ancora la squadra da battere sulla costa Atlantica del campionato, ma soprattutto il numero di clean sheets con Guzan che non incassa reti da 371 minuti in campionato. Senza Barco impegnato al Mondiale U20, Atlanta ha riscoperto le prestazioni di Villalba e ha visto crescere il rendimento del Pity Martinez, decisivo nell’1-0 contro Orlando dopo qualche legno di troppo.


 

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