Mercato MLS chiuso: i cinque colpi più attesi

Nella notte tra l’8 e il 9 maggio si è chiusa la prima finestra di calciomercato in MLS. Quattro mesi intensi ma diversi dal passato, con qualche grande colpo in meno e un’inversione di tendenza verso giocatori più giovani, ma disposti a dare molto, piuttosto che ai vari giganti del calcio europeo ormai a fine carriera. Il grande nome è arrivato a Chicago, ma guardando la carta d’identità si può leggere un’età più consona a una nuova esperienza di livello piuttosto che un cameo alla carriera come accadeva in passato. Schweinsteiger del resto lo ha già dimostrato sul campo segnando due reti nelle prime uscite con i Chicago Fire, non è arrivato in Illinois per farsi una vacanza. E con lui, nell’era Giovinco della MLS, sono diversi i giocatori di qualità pronti a far crescere il tasso tecnico del campionato.

Certo i nomi provenienti dall’Europa e dal Sudamerica attirano tifosi e interesse dei media, pronti a esaltarne le qualità ma anche a criticarne l’impegno in caso di un deficit prestazionale. Dopo le prime partite e a mercato chiuso, ecco i cinque colpi più attesi in MLS, quelli da cui ci si aspetta di più.

Bastian SCHWEINSTEIGER (Chicago Fire)
E’ sbarcato in Illinois e subito accolto da un paio di gaffes in giro per il Nordamerica. Basti, giocatore di classe mondiale, non ha fatto una piega dopo la brutta esperienza al Manchester United, facendo capire sul campo le proprie intenzioni. Il tedesco voluto a tutti i costi da Paunovic è in grado di far fare il salto di qualità ai Fire, soprattutto in casa. Con Nikolic (arrivato dal Legia Varsavia) è un acquisto importante che può segnare la rinascita di Chicago dopo anni difficili. Nel tempo libero Schweini si sta ambientando con la nuova realtà ed è già stato avvistato, da ospite o meno, ai vari eventi sportivi in città: dall’hockey al basket passando per il baseball. Sempre accompagnata dalla moglie Ana Ivanovic.

Miguel ALMIRON (Atlanta United)
Il paraguayano è stato l’acquisto più costoso della neonata franchigia della Georgia. Promettente e accompagnato da altri talenti come Villalba, Asad e Josef Martinez, oltre all’ex Atalanta Carmona. Il numero 10 ha iniziato alla grande il proprio campionato sfornando gol e assist, ma c’è voluto poco prima che gli avversari capissero la portata del suo talento e gli riservassero trattamenti speciali in ogni partita. Con quella faccia da ragazzino, Almiron ha tutte le potenzialità per diventare il giocatore più forte della lega, mastica e disegna calcio con naturalezza e con Martinez, prima dell’infortunio del venezuelano, ha trovato un’intesa letale per le difese avversarie. Gli occhi sono tutti puntati su di lui.

Blerim DZEMAILI (Montreal Impact)
L’ultimo arrivato in casa Impact, il più atteso dopo l’inizio stentato dei vicecampioni della Eastern Conference. Il suo arrivo anticipato dal Bologna è stato accolto con grande entusiasmo in Quebec e non solo per la moglie Erjona. Lo svizzero porterà con sé quell’esperienza e quel dinamismo che gli hanno permesso di completare la miglior stagione della sua carriera quest’anno in Serie A con 8 gol e 2 assist. Se il tempo di ambientamento sarà ridotto, Montreal potrà contare su un giocatore in grado di rompere gli equilibri delle partite con i suoi inserimenti e la sua tecnica, proprio come fatto in Italia quest’anno. Viste le difficoltà degli uomini di Biello è una manna dal cielo, ma anche una grande responsabilità per il centrocampista.

Maximilian MORALEZ (New York City)
A conti fatti è il sostituto di Lampard in rosa in termini di carriera e aspettative. L’ex Atalanta gioca nel tridente con Harrison e Villa con cui ha già dimostrato di poter parlare la stessa lingua. Gol e assist non sono mancati a inizio stagione, ma l’argentino dovrà trovare quella continuità di rendimento che nella sua esperienza italiana è un po’ mancata. Se resisterà dal punto di vista fisico alle “bestie” che circolano in MLS, sarà un valore aggiunto per il City. Magari non come il Lampard della scorsa stagione, ma molto vicino.

Romain ALESSANDRINI (Los Angeles Galaxy)
Nell’anno di transizione dei Los Angeles Galaxy che hanno visto partire Robbie Keane, Landon Donovan e Steven Gerrard, oltre al coach Bruce Arena sostituito in panchina (male per ora) da Curt Onalfo, le speranze dei tifosi californiane sono tutte nel talento focoso dell’esterno d’attacco francese. L’ex Marsiglia sta facendo il suo in un contesto non facile, dove Jermaine Jones e Jelle Van Damme non stanno riuscendo al pari di Giovani dos Santos a far galleggiare la barca. Nonostante questo su di lui c’è grande aspettativa, anche per le giocate fatte intravedere qua e là nelle prime uscite.


 

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