La meglio gioventù in MLS

Teenagers o poco più. In MLS ci sono, pochi ma buoni. Complice un (non) sistema giovanile assolutamente da migliorare e la creazione tardiva di academy ad hoc, la vita del giovane calciatore americano non è delle più semplici. Passando dai college prima di avere un’opportunità tra i grandi, spesso i talenti sbarcano in MLS solo a 23-24 anni compiuti, un’età troppo avanzata per poter davvero sfondare nel panorama calcistico internazionale. Ce lo ha confermato anche Donadel nella recente intervista che ci ha rilasciato.

Qualche eccezione però c’è anche in MLS e la stagione 2017 ne ha messe in mostra diverse tra prestazioni eccezionali e qualche errore inevitabile, ma perdonato. Nel 2018 sono diversi i giocatori già chiamati a consacrarsi dopo l’ottima impressione della stagione appena conclusa e con l’aiuto di Sam Stejskal, contributor per il sito MLS, ne abbiamo scelti cinque.

TYLER ADAMS (NY RED BULLS)
Per molti – e anche per noi di MLSSoccerItalia.com – è il miglior giovane (18 anni) della MLS per quanto mostrato in campo nel 2017. Il suo rendimento con le “lattine” è stato importante, emergendo come un’opzione più che valida per il centrocampo di Marsch anche nelle partite più delicate. Può fare il centrocampista difensivo e il terzino destro, ha giocato il Mondiale di categoria con gli USA U-20 ma ha già esordito anche in Nazionale maggiore nell’amichevole contro il Portogallo di novembre. E’ il futuro della nazionale americana e ha già destato interesse da qualche club europeo tra cui la Roma secondo alcuni rumours che non hanno trovato conferma dalle nostre ricerche.

YANGEL HERRERA (NEW YORK CITY)
Il 19enne è già nazionale venezuelano e non è un caso che sia di proprietà del Manchester City che ha deciso, decisione saggia, di mandarlo a farsi le ossa da titolare a New York. Nella sua prima stagione in MLS ha impiegato poco tempo per prendersi una maglia da titolare rendendo meno dolorose per la squadra le panchine di Pirlo. E’ un centrocampista box-to-box, capace di difendere ma anche di rendersi pericoloso in attacco con le sue sgroppate, anche se in zona gol deve ancora affinarsi. Nel 2018 sarà ancora allo Yankee Stadium in prestito e potrà migliorarsi ancora agli ordini di Vieira.

ALPHONSO DAVIES (VANCOUVER WHITECAPS)
Il bambino d’oro dei Whitecaps ha soli 16 anni ma ha già attirato le attenzioni di grandi club europei come il Manchester United che lo avrebbe voluto per un provino durante questo stop invernale. Purtroppo i Whitecaps hanno rifiutato al giovane Davies questa opportunità, per loro non è il momento, ma questa storia è indice della qualità del ragazzo che è già nel giro della nazionale canadese. Nel 2017 non ha reso ad altissimi livelli come tutti si aspettavano dopo gli esordi precocissimi, ma il talento non è in discussione e l’ha dimostrato anche alla Gold Cup con il Canada. Nel 2018 il minutaggio dovrebbe aumentare e potrebbe essere la svolta nella sua carriera.

BALLOU JEAN-YVES TABLA (MONTREAL IMPACT)
E’ una testa calda e lo ha già dimostrato, ma il talento non manca. La sua ascesa è stata velocissima, ma si è interrotta con i primi capricci da star che hanno costretto coach Biello a ridimensionarlo dopo le esternazioni sulla volontà di andare via da Montreal del ragazzo. Da agosto in poi ha giocato solo cinque volte, ma ha gli occhi addossi di diversi club europei che lo costringeranno a dare di più in campo nel 2018 e meno spettacolo fuori.

DANILO ACOSTA (REAL SALT LAKE)
Il terzino del Real Salt Lake è uno dei gioielli di Petke ed è stato tra i protagonisti del Mondiale U20 con gli Usa nonostante le origini honduregne. Il 20enne si è preso il posto da titolare sulla fascia sinistra risolvendo i problemi in quella zona di campo della squadra. Solido nell’uno contro uno, ha dimostrato personalità e carattere nella rincorsa ai playoff di RSL con un tocco di palla importante per un giovane terzino.

 

 


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