E’ il Beckham d’Oriente non per caso. Certo, il talento in campo è infinitamente minore rispetto a quello dello Spice Boy. E’ fuori dal rettangolo verde che qualcosa cambia: seguito dagli sponsor, punto di riferimento in Giappone per lo stile, mente da imprenditore. Ecco, quella viaggia, più o meno, alla stessa velocità. Keisuke Honda, el diez del Milan, o meglio, lo Juu, come si scrive in giapponese.

Il suo futuro è lontano da Milano: dopo la presentazione in pompa magna del gennaio del 2014, l’ex CSKA Mosca è servito più per vendere magliette che per dare il suo contributo in campo. Bene all’inizio con Inzaghi, esempio di dedizione con Mihajlovic (che lo preferirà a Suso, spedito a Genoa), sparito con Vincenzo Montella. E’ ora di andare via, fare nuovamente le valigie: Olanda, Russia e Italia, il tour europeo è finito. Ora gli Stati Uniti, la MLS.

Chichago ci pensa, ma Honda vuole Los Angeles. Che sia Galaxy o LAFC, poco importa. Vuole la città degli Angeli. Ed è un amore che parte da lontano, quello del rossonero per la città della California, tanto che ci ha organizzato un camp per giovani talenti un anno fa. E ora, a gennaio, partirà qualcosa di più grande.

“Perché voglio educare i bambini negli Stati Uniti? Beh, credo che i bambini negli Stati Uniti abbiano un sacco di potenziale. Non ero un talento quando ero giovane. Quando ero giovane sognavo di giocare per il Milan e per grandi club europei. Credo che la maggior parte dei bambini possano raggiungere i loro obiettivi se si allenano con la nostra filosofia, con i nostri programmi di formazione”. Parole di Honda, oltre che giocatore, fondatore della HONDA ESTILO co. Ltd, società che gestisce atleti, programmi di calcio giovanile e che possiede una squadra di calcio in Austria (Sportverein Horn, di cui Honda è presidente dal 2015). A Los Angeles il primo camp americano, raggiungendo un accordo con il San Bernardino Soccer Complex, lanciando il Soltilo FC Los Angeles.

Ci saranno provini l’11, il 18 e il 25 gennaio del 2017 con il Soltilo FC . I piccoli calciatori si alleneranno secondo metodi sviluppati da Honda stesso, che vuole formare i giovani calciatori, pronti così ad affrontare al meglio il mondo professionistico, che sia la MLS o l’Europa.

Quando arrivò a Milanello, indossava due orologi: si racconta che da una parte voleva avere sempre presente l’ora giapponese e quella del posto in cui si trova, dall’altra voleva equilibrare perfettamente il peso corporeo. Probabilmente, con uno guarda al presente e con l’altro, invece, da uno sguardo al futuro. Che per Honda, è puntuale.


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