It’s Called Soccer – s06 ep12

È iniziata la Rivalry Week in MLS, e con essa iniziano a sfidarsi alcune grandi rivali. Nella NWSL non esiste nulla del genere, eppure di rivalità di cui parlare questa settimana non mancano neanche lì. Cominciamo.

 

Prima pagina

Hell Is Real: Cincinnati si prende l’Ohio

A volte le grandi rivalità diventano veramente tali solo perché le due squadre geograficamente coinvolte sono molto forti nello stesso periodo di tempo. Fin dal suo arrivo in MLS la rivalità dell’Ohio ha creato scompiglio, ma è negli ultimi anni che sembra aver raggiunto un livello ancora superiore, e avere i campioni della MLS Cup e quelli del Supporters’ Shield in carica, oltre che aver visto il derby essere protagonista della partita forse più iconica degli ultimi playoff aiuta ad alzare l’hype. Dopo dieci giorni di riposo in seguito all’impresa in Champions Cup, una Columbus imballata ha sofferto enormemente il grandissimo piano partita di Noonan, che ha pressato alto e chiesto ai suoi di dominare l’incontro anche dal punto di vista del possesso. La partita è stata molto aperta ed è rimasta equilibrata fino agli ultimi minuti, quando Kevin Kelsy, nuovo acquisto venezuelano arrivato dallo Shaktar Donetsk, ha approfittato di una giocata intelligentissima di Lucho Acosta per segnare il suo primo gol in MLS, e uno dei più facili della sua carriera. Con un uno-due pesantissimo da digerire in pochi minuti, Lucho Acosta ha poi raddoppiato, chiudendo così una partita che il gol di Max Arfsten ha riaperto solo tecnicamente. Adesso Columbus, che ha sicuramente la testa orientata allo scontro del primo giugno contro il Pachuca, si trova in estrema difficoltà in MLS, non lontana dall’uscita totale dalla zona playoff. L’impressione è che possano rimettere la testa avanti in qualsiasi momento, ma riuscirci non sarà facile come possiamo pensare.

 

Taglio medio

Toronto e NYCFC non si vogliono bene

La rissa che ha concluso la partita vinta per 3-2 dagli ospiti newyorchesi è solo l’ultimo capitolo di una storia che ha ormai qualche mese, anche se promette di lasciare gli strascichi più pesanti nella forma di squalifiche e multe per molti dei giocatori coinvolti, in particolare Strahinja Tanasijevic e Sean Johnson. Ma il capitolo che potrebbe avere le conseguenze peggiori è quello risalente al primo scontro stagionale tra le due. Nella conferenza stampa di fine partita, infatti, John Herdman ha accusato il collega e connazionale Nick Cushing di aver picchiato un proprio “giocatore diciannovenne” – l’unico diciannovenne nel roster di Toronto è Jahkeele Marshall-Rutty – negli spogliatoi dello Yankee Stadium, e quando è stato richiesto di una prova, ha affermato che quella parte dello stadio non fosse adeguatamente coperta da telecamere. L’accusa, negata veementemente da Cushing, è estremamente pesante, e l’impressione è che la questione non possa concludersi senza un licenziamento: se fosse confermato il pugno, toccherebbe a Cushing, ma in caso di invenzione della vicenda, sarebbe difficile pensare che si possa continuare a far lavorare nella lega Herdman dopo la calunnia presentata ad un proprio rivale.

 

 

Orlando!

Dopo un inizio di stagione difficile, niente come una grande vittoria in trasferta può aiutare una franchigia a ritirarsi su, e quella contro Philadelphia è una vittoria pesante. In primo luogo perché ha visto il ritorno al gol di una garanzia come Duncan McGuire, ma soprattutto la dimostrazione di una sua possibile convivenza ad alto livello con Luis Muriel, nel passaggio alla difesa a tre e alle due punte di Oscar Pareja. Proprio Muriel è stata la stella dell’incontro con una giocata spettacolare per la sua prima rete in MLS e il raddoppio ad inizio secondo tempo. Fondamentale per Orlando aver ritrovato anche il migliore Pedro Gallese dopo un inizio di stagione estremamente difficile. Il peruviano decide infatti l’incontro diventando il primo portiere a parare un rigore a Daniel Gazdag in MLS, impedendo così agli Union di trovare il pareggio.

 

Il derby di Cascadia in MLS…

Due squadre in enorme difficoltà che non giocano affatto un calcio spettacolare si incontrano. Di base non ci sarebbero particolari ragioni per vederle, ma è il derby di Cascadia, e anche nelle edizioni in tono minore si risveglia sempre qualche cosa di particolare. E pure questa edizione non ha mancato di regalare spettacolo, dall’assist di petto di Cabecita Rodriguez al pareggio immediato di Roldan, migliore in campo anche al di là del gol, perché senza di lui Seattle non sa costruire, e deciso dal gol del solito – nessuno ha segnato tanto ai Timbers come lui – Raul Ruidiaz. Un gol spettacolare, per di più, che ci ricorda che anche in periodi di grosso calo, anche con molta meno capacità di essere decisivo, il peruviano ha ancora momenti di grandezza, seppure ben centellinati.

 

…e in NWSL

Anche al femminile, l’inizio di stagione delle due franchigie di Cascadia non è stato necessariamente esaltante. Poi però Portland ha cambiato guida tecnica e le cose hanno iniziato ad andare nella direzione opposta. E dunque le due squadre arrivavano al derby in situazioni completamente opposte. Di solito, i derby possono essere partite in cui si capovolgono le aspettative, tanto diverse sono le motivazioni e le sensazioni. Questo non è stato il caso, e Portland ha demolito le Reign con una solita super prestazione di Sophia Smith. Nonostante sia una leggenda della franchigia e l’allenatrice più longeva della lega, è il caso di pensare ad un possibile addio per Laura Harvey dalla panchina delle Reign?

 

Matias Rojas is HIM.

Messi è costretto a rimanere fuori dopo che il fallo subito richiede l’intervento dei massaggiatori? La punizione ottenuta dal fenomenale argentino è da una posizione in cui di solito tirerebbe, con buone chance di segnare? Nessun problema. Ci pensa il nuovo arrivato Matias Rojas.

 

L’angolo della preoccupazione: Atlanta United

Atlanta United non aveva mai perso tre volte consecutive in casa. Mai. Non con De Boer, non con Heinze, non nei tanti anni di disfunzionalità di questa franchigia. A questo punto anche Gonzalo Pineda, che pure ha in uno dei suoi maestri, Garth Lagerwey, il suo capo, dovrà iniziare a sentirsi sulla graticola, e la lista di candidati al primo licenziamento in MLS si sta facendo sempre più ampia. I gol di Atlanta arrivano su situazioni episodiche, in questo caso un rigore ed un autogol, e la difesa in transizione è ai limiti dell’orripilante, come dimostrato in alcuni gol di DC United. Almada ha avuto un calo enorme questa stagione e sembra avere finito il suo ciclo. I problemi sono tanti e non di facile risoluzione.

 

I premi (quelli MLS)

MVP della settimana
Christian Benteke

Di testa quest’anno il belga è francamente imbattibile, e contro Atlanta ci ha tenuto a dimostrarlo segnando tre volte e tutte e tre le volte con il capoccione.

 

Gol della settimana
Luis Muriel

Benvenuto in MLS, Luis, pure dopo tante difficoltà.

 

Assist della settimana
Griffin Dorsey

Più che uno slalom, quello del terzino di Houston è una discesa libera, e la difesa di SKC, incapace di pareggiare la sua corsa, ha delle grosse responsabilità, ma è a partire dal suo controllo di petto che sembra avere chiaro in mente cosa fare, e l’intera giocata è di grande intuito.

 

Parata della settimana
Drake Callender

In distensione a salvare una squadra già sotto da un distacco che sarebbe stato forse incolmabile

 

Prospetto della settimana
Jules Anthony Vilsaint

Il canadese classe 2003 illude Montreal realizzando un gol e un assist contro Inter Miami. Poi Messi & Friends completeranno la rimonta, ma resta la crescita mostrata fino ad ora sotto Courtois.

 

Giocatore Next Pro della settimana
Mykhi Joyner

Il classe 2007 è on fire in questa prima parte di stagione, e quella al secondo minuto di questo weekend è la sua terza rete consecutiva. Dal nulla è arrivato per imporsi come uno dei nomi più interessanti del movimento statunitense.

 

I premi (quelli NWSL):

MVP della settimana
Sophia Smith

Non è solo grazie a lei – banalmente, lei dominava già mentre le Thorns perdevano, il salto in avanti è stato fatto anche in altre zone di campo – ma Sophia Smith è stata ingiocabile di recente. Nel derby di Cascadia segna su rigore ma soprattutto mette a segno assist in tutte e tre le altre reti della partita.

 

Gol della settimana
Savannah DeMelo

Se in MLS la grande punizione di Rojas non riesce a prendersi la scena, in NWSL nessuno è nella stessa stratosfera di DeMelo questa settimana.

 

Assist della settimana
Jaedyn Shaw

La NWSL non ha mai visto una calciatrice ancora teoricamente in età da college così forte. Mai.

 

Parata della settimana
Kelly Hubly

Un lavoro di squadra per preservare un vantaggio nel derby di Cascadia che, col senno di poi, potrebbe essersi rivelato uno dei passaggi più decisivi dello scontro.

 

Prospetto della settimana
Croix Bethune

Già quattro reti per la rookie, nessuno come lei in stagione.

 

I premi (quelli meta)

MVP romantico
Patrick Agyemang

Il prodotto da Rhode Island è una delle storie più belle della MLS, e nella settimana in cui il DP Enzo Copetti, ha cui ha tolto il posto da titolare, sembra pronto ad andare al Rosario Central, lui segna questo splendido gol, decisivo per la vittoria dei suoi.

 

Miglior assist ad honorem
Jack McGlynn

Miglior passatore della MLS escluso Lui? Credo proprio di sì.

 

Premio della critica alla partita ubriaca della settimana
Colorado Rapids – San José Earthquakes

I Colorado Rapids avrebbero segnato cinque gol nel primo tempo. Ma tre gli sono stati annullati. Poi, si sono visti pareggiare la partita nei minuti di recupero della prima frazione, e nel secondo tempo non c’è stata veramente partita. Un bel cambio di gioco ha aperto tutta la fascia sinistra alla costruzione dei Quakes, e Espinoza ha messo il sigillo su quella che ormai è una striscia positiva.

 

Premio Boxing Day 1963 alla MLS

Questa è la MLS che conosciamo ed amiamo maggiormente.

 

Premio Lance Stephenson a Damion Lowe

Prima il balletto, poi, nel post partita, ha rincarato la dose.

 

Premio GOB Bluth a Brad Stuver

Stuver doveva solo resistere ventidue minuti per diventare proprietario della più lunga striscia d’imbattibilità in questa MLS. Poi Driussi ha fatto un passaggio all’indietro inspiegabile senza guardare dopo tre minuti dal calcio d’inizio.

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