It’s Called Soccer – s06 ep11

Al momento in MLS ci sono due storie, Lionel Messi e i Columbus Crew. E di loro parleremo. In NWSL, invece si parla solo di Barbra Banda e di Sophia Smith. Anche loro appariranno. Perché se c’è una storia di primo piano nel soccer, questa rubrica probabilmente ne parlerà.

 

Prima pagina

L’impresa dei Columbus Crew

La cosa forse più impressionante di come Columbus si è guadagnata la finale di CONCACAF Champions Cup è che hanno realizzato quello che negli Stati Uniti si definisce flipping the switch. La storia della MLS in questa competizione ci insegna che le franchigie nordamericane possono giocare partite solidissime, eccezionali, ma che la forza dell’avversario e la sicurezza nei loro mezzi delle squadre messicane è tale che quando anche realizzassero un solo errore, e il calcio è gioco tale per cui un errore probabilmente verrà realizzato, la squadra di Liga MX ti mangerà il cuore e sarà lì a sfruttare qualsiasi imprecisione. Nella sfida in trasferta contro il Monterrey, invece, è stata Columbus a fare la parte della divoratrice. I Crew di Nancy hanno giocato la partita in controllo, senza urgenza, consapevoli dei propri mezzi e appena Monterrey ha abbassato un po’ la guardia, come in occasione del gol di Aidan Morris, Columbus è stata lì pronta a pasteggiare sull’incosciente cadavere altrui. La prestazione in questo doppio confronto della franchigia dell’Ohio è stata qualcosa a cui quasi nessuno è stato abituato, una dimostrazione di forza inconsueta per le franchigie MLS nelle competizioni internazionali. Wilfried Nancy, nelle sue prime cinque partite contro squadre messicane, ha totalizzato zero sconfitte. È un risultato mai visto prima per un allenatore MLS. E ci dice di una squadra così forte da poter fare la storia nella finale secca del primo giugno in casa del Pachuca.

 

Taglio medio

Il caso di Aaron Boupendza

Il centravanti gabonese si è rotto la mascella e sarà fuori dalle sei alle otto settimane. Possibile dunque, considerato che Cincinnati stava già cercando il modo di venderlo, che si sia vista la fine della sua avventura in Ohio. Poi però The Athletic e il Cincinnati Enquirer, ciascuno separatamente, hanno indagato e hanno anche scoperto la causa dell’infortunio: alle due di notte di mercoledì scorso, infatti, Boupendza è stato coinvolto in un litigio fuori da un bar nel centro cittadino, ed è stato messo a terra da un pugno, che si è poi scoperto essergli stato lanciato da Quashawn Toler, pugile locale con un record da professionista di 17 vittorie, di cui 12 per KO tecnico, e 2 sconfitte. Anzi, sarebbe meglio dire, alla luce del suo ultimo scontro: 18 vittorie, di cui 13 per KO tecnico.

 

Orlando vola sulle ali di Barbra Banda

Quattro presenze stagionali, quattro gol. Orlando che vola in testa alla classifica della NWSL e si espone come una potenza, dopo tanti anni difficili a raccogliere le briciole. Uno dei grandi acquisti dell’ultima off-season non ha esitato a farsi notare.

 

Minnesota!!!

La squadra di Eric Ramsey dopo la seconda vittoria in trasferta consecutiva nel lontano Sud del paese è, con due partite ancora da recuperare su Inter Miami, potenzialmente in lotta per il Supporters Shield. Tutto questo senza praticamente alcun contributo significativo dai due principali DP Emanuel Reynoso, sempre più AWOL e sempre più lontano da Minnesota, e Teemu Pukki, recentemente panchinato a favore di un Tani Oluwaseyi che continua a segnare dalla distanza gol decisivi. Nonostante l’inizio di stagione complesso e ben lontano dai migliori auspici, con due allenatori ad interim alternatisi prima ancora che iniziassero le partite ufficiali, Minnesota sembra aver voltato pagina rispetto all’era Adrian Heath.

 

L’angolo della preoccupazione: Orlando City

Se la NWSL in Florida ride, la MLS nei pressi di Disneyworld piange. Orlando ha concesso nei primi venti secondi di partita e poi non è successo più praticamente N I E N T E. Anzi no, una cosa è successa: Rodrigo Schlegel si è fatto espellere per un’assurda scivolata su una chiara occasione da gol. A questo punto è legittimo chiedersi se questa squadra sia semplicemente rimasta indietro in una Eastern Conference che continua a crescere e crescere.

 

Parliamo di Jacob Murrell

Il nativo di DC andato al college a Georgetown è uno dei migliori prospetti in uscita dal college quest’anno. Nel suo primo gol da professionista ha messo in mostra proprio la caratteristica che più lo rende un prospetto interessante, ovvero la capacità di muovere il corpo intorno al pallone e di trovare sempre la coordinazione migliore per il tiro. Aspettiamoci grandi cose e un aumento dei suoi minuti da qui in poi.

 

I premi (quelli MLS)

MVP della settimana
Lionel Messi

Nessun giocatore nella storia della MLS aveva mai partecipato a sei gol in una partita o messo cinque assist. Poi è arrivato lui, uno che numeri del genere li ha messi nella fase ad eliminazione diretta della Champions League. E se escludiamo l’assist sul primo, splendido gol di Rojas, sono tutte giocate che fanno assolutamente la differenza.

 

Gol della settimana
Federico Bernardeschi

Nella partita in cui segna il suo primo gol stagionale sulla ribattuta di un rigore sbagliato, giusto mettere i puntini sulle i.

 

Assist della settimana
Christian Espinoza

Essendo il guidatore del carro di Amahl Pellegrino, non posso che ringraziare il fenomenale argentino per questa sua giocata.

 

Parata della settimana
Aljaz Ivacic

In una delle rare vittorie di questo inizio di stagione, il portiere sloveno si mette in mostra e ci porta a chiederci se non sia veramente lui la persona adatta a risolvere quello che è stato il principale problema di New England negli ultimi dodici mesi: il non aver sostituito adeguatamente Petrovic.

 

Prospetto della settimana
Nikola Petkovic

Il classe 2003 serbo ha dominato in MLS Next Pro lo scorso anno e finalmente Charlotte ha trovato lo spazio salariale per promuoverlo. E alla prima da titolare lui ha dimostrato il perché di quella fiducia.

 

Giocatore Next Pro della settimana
Mohammed Sofo

Due assist per il 2004 ghanese nella vittoria dei suoi in trasferta a Miami.

 

I premi (quelli NWSL):

MVP della settimana
Sophia Smith

Doppietta in trasferta. Ne avevamo già parlato, ma lo ripetiamo: Portland si è rialzata sulle spalle della sua campionessa.

 

Gol della settimana
Sam Coffey

Un piattone dritto nel cuore del tifo per le Spirit

 

Assist della settimana
Trinity Rodman

Nella sua migliore imitazione di Beep Beep.

 

Parata della settimana
Laurel Ivory

In una partita pazza, giocate del genere non possono passare in secondo piano

 

Prospetto della settimana
Isabella Obaze

Sinclair è la solita leggenda, ma Obaze, che neanche era nata quando la canadese esordiva da professionista, contribuisce alla sua grandezza servendole l’assist per il secondo stagionale.

 

I premi (quelli meta)

MVP romantico
Sam Surridge

Nella settimana in cui Messi fa quello che fa impossibile assegnare a qualsiasi altro il premio da MVP, ma è giusto ricordare anche Surridge che ha dimostrato ai tifosi di Nashville una possibilità a cui forse neanche loro credevano: che si possa segnare più gol in una partita anche senza chiamarsi Hany Mukhtar

 

Miglior assist ad honorem
Jacob Shaffelburg

Direttamente dal disco di centrocampo, a partita appena ricominciata dopo un gol, il canadese discende sulla fascia alla sua maniera come se dal segnare un altro gol dipendesse la sua esistenza.

 

Premio della critica alla partita ubriaca della settimana
Seattle Reign – San Diego Wave

Qualsiasi video di highlights che inizia con un check al VAR promette grandissime cose, e questa partita non è stata da meno.

 

Pocket Hercules Award a Brayan Vera

Medaglia d’oro alle Olimpiadi in sollevamento pesi.

 

Sumadartson Award al MLS Season Pass

Un malfunzionamento della app ha azzeccato il risultato della partita, ma lo ha fatto invertendo le squadre e il numero dei gol che avrebbero segnato.

 

Denzel Washington in Training Day Trophy a Walker Zimmerman

Nella settimana in cui torna al gol dopo l’infortunio che lo ha rallentato con l’inizio della stagione, Walker Zimmerman non si limita a segnare, ma fa molto di più.

 

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