Non è tutto Messi ciò che luccica: l’Inter Miami deve vendere subito

L’arrivo di Lionel Messi in MLS e a Miami ha spostato l’attenzione di tutti su vita, morte e miracoli in terra statunitense della Pulce. Conseguenza anche del fatto che per portare l’argentino in Florida ci si è messi un po’ tutti d’accordo, dai presidenti alla lega fino agli sponsor colossali come la stessa Apple, la MLS dall’esterno si è trasformata velocemente da Major League Soccer a Messi League Soccer. Il precampionato ne è stato un esempio lampante: dirette delle amichevoli trasmesse sul sito e sezioni sulla pagina ufficiale del campionato interamente dedicate a Messi e all’Inter Miami.

Inter Miami: roster stellare ma che non rispetta i parametri MLS

Però non è tutto oro ciò che luccica, o meglio, non è tutto Messi. L’arrivo di Luis Suarez ha ristabilito la vecchia guardia del Barcellona con Busquets e Jordi Alba, ma l’Inter Miami è attento anche al mercato sudamericano e ai giovani talenti da lanciare non solo attraverso la propria Academy. Solo che, come già dimostrato in passato, la giovane società della Florida brilla più per blasone dei protagonisti anche dietro la scrivania che per effettiva abilità nel destreggiarsi nelle tortuose regole della MLS.

Un esempio? Per rispondere correttamente alle regole che riguardano la composizione del roster, l’Inter Miami ora è costretto a vendere rapidamente diversi giocatori. O ancora, il colpo Redondo potrebbe saltare perché i dirigenti non si erano resi conto che per acquistarlo, siccome era in sostituzione di Farias, potevano pagarlo al massimo lo stesso prezzo del cartellino di Farias, ovvero cinque milioni di dollari, e loro hanno fatto un’offerta da 8.

Vendere anche male, ma vendere subito

La situazione è esattamente questa e mentre l’Inter Miami nella settimana che precede l’inizio della MLS 2024 con i riflettori di tutto il mondo addosso, i dirigenti delle società avversarie sghignazzano: “Sono spacciati, credetemi” avrebbe dichiarato uno di loro a The Athletic. Il perché è presto detto: per rispettare il regolamento, la società di Miami dovrà vendere diversi giocatori ma non certo potendo fare le condizioni. Se Gregore è a un passo dal Botafogo liberando così un posto da DP con conseguente risparmio di denaro, in uscita ci sono anche Mota, Yedlin, Taylor e altri giocatori che però non attirano molto interesse là dove il calciomercato è ancora aperto. Solo così però l’Inter Miami potrà recuperare General Allocation Money (GAM) e Target Allocation Money (TAM) per sgravare i contratti faraonici in squadra e permettersi contemporaneamente tutti i grandi nomi attualmente in rosa a prescindere dai tre Designated Players. Nel 2023 erano 10 i giocatori con uno stipendio superiore al massimo consentito.

Cosa aspettarsi dall’Inter Miami nella MLS 2024?

La MLS 2024 per l’Inter Miami di Lione Messi inizia nella notte italiana tra mercoledì 21 e giovedì 22 febbraio, in casa contro Real Salt Lake.

Sulla carta la formazione rosanero ha una squadra ricca di talento, probabilmente la più titolata del campionato per distacco. Allo stesso tempo questi giocatori, da Messi a Suarez passando per Jordi Alba e Sergi Busquets, sono tutti al termine della carriera con il proprio apice superato da un pezzo, ciò nonostante dovranno convivere con una enorme pressione, magari non la stessa da cui scappano diversi giocatori che volano dall’Europa al Nord America, ma comunque più importante rispetto ad ogni altra realtà del campionato. Vincere sarà normale, pareggiare un mezzo disastro, perdere un motivo di scherno e malcontento. Il Tata Martino, altro plus del torneo, lo sa bene.

Servirà del tempo per carburare agli ex Barcellona, ma quello starà a Martino rendere il periodo di transizione più rapido e indolore possibile. Ci sarà bisogno di riposo, magari infortuni in un campionato lungo e faticoso – soprattutto con trasferte infinite – e per l’Inter Miami l’obiettivo principale sarà assicurarsi un posto ai playoff. Poi, come sappiamo tutti, da lì inizia tutto un altro discorso.

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