It’s Called Soccer – s05 ep24

L’ultima settimana del soccer è stata certamente particolare. La pausa per le nazionali nel calcio maschile ha ridotto la giornata MLS a sole cinque partite, mentre la finale della Challenge Cup ha di fatto annullato la presenza della NWSL al di fuori del singolo grande evento. Per questa ragione, senza abbastanza materiale per poter riempire i soliti capitoli di questa rubrica, ho deciso di sperimentare un po’ e di presentarla in una forma tutta nuova. Dedicheremo un po’ di spazio a tutte le partite giocate in settimana, con particolare attenzione al big match della settimana e anche il nostro solito breve sguardo alla MLS Next Pro. Benvenuti dunque ad un’edizione speciale di It’s Called Soccer.

 

Il big match

North Carolina Courage – Racing Louisville 2-0

La quarta finale nella storia della Challenge Cup è assomigliata molto alla terza, almeno per quel che riguarda la squadra padrona di casa, la squadra vincente – e queste due cose sono in realtà una sola – e lo stadio in cui si è giocata la partita. Ancora una volta North Carolina Courage conquista la Challenge Cup di fronte al pubblico di casa, e lo fa in una partita talmente dominata da far pensare, per un certo periodo, che l’unico ostacolo tra la squadra di Sean Nahas e la riconferma in testa al trofeo slegato dalla stagione NWSL fosse il meteo, con il prospetto di un temporale che, come spesso accade in questa stagione, ha costretto a bloccare almeno per qualche minuto la partita. Per il resto la linea verde delle padrone di casa non ha lasciato respiro a Louisville, e se Kerolin ci ha regalato quello che ormai per lei è un’abitudine, ovvero l’ennesima rete della sua stagione, a prendersi la scena ci ha pensato Manaka Matsukubo, passata nel giro di novanta minuti dall’essere semplicemente la più giovane di sempre a partire titolare in una finale di Challenge Cup ad essere la migliore in campo della suddetta finale, anche grazie ad un pallonetto splendido, la sua prima firma dal suo arrivo negli Stati Uniti.

 

L’MVP della settimana

Inter Miami – Sporting Kansas City 3-2

L’MVP sarebbe Leonardo Campana, che ha saputo sfruttare alla perfezione la prima titolarità dell’era Martino per dimostrare di meritarsi ancora una chance a questo livello, se non con Inter Miami, che potrebbe orientarsi verso altri profili, quantomeno nella lega. Allo stesso tempo però, si potrebbe dire che l’MVP ad honorem della partita dovrebbe essere Sergio Busquets, e la furbizia con cui, su un calcio di punizione, strappa la palla dalle mani di Fontas, troppo impegnato a protestare, per lanciare Facundo Farias verso una delle reti più facili della sua carriera. Alla fine, Kansas City dovrà rimpiangere proprio disattenzioni come queste che le hanno impedito di portare a casa punti da una trasferta difficile extra-conference in cui comunque hanno giocato alla pari se non meglio della squadra più in forma della lega.

 

MLS After Dark

Minnesota United – New England Revolution 1-1

Non è un momento facile per i New England Revolution. Bruce Arena ha annunciato le sue dimissioni dopo un’investigazione durata un mese, e anche se non abbiamo del tutto chiaro in cosa sia stato coinvolto, nei minuti immediatamente precedenti alla partita si è venuto a sapere che proprio Richie Williams, il suo storico assistente che lo ha sostituito ad interim in queste partite, sarebbe tra gli accusatori del leggendario tecnico. Sul campo, dei Revolution portati avanti dalla combinazione tra i fratelli Gil, cadono all’ultimo secondo concedendo il gol del pareggio più assurdo forse dell’anno, su assist del portiere Dayne St. Clair e con un Fragapane talmente entusiasta della sua rete da finire abbracciato ad altri corpi ubriachi in curva.

 

Let Aziel Jackson cook

Los Angeles Galaxy – St. Louis City SC 2-2

Con una rimonta nei secondi quarantacinque minuti completata dal primo gol su azione del lad Billy Sharp, i Galaxy hanno sorprendentemente fatto un favore ai loro rivali cittadini – e ai Seattle Sounders – tenendo St. Louis City a debita distanza nella lotta per il primo seed della Western Conference. Il primo tempo, però, aveva visto un dominio quasi totale degli ospiti, e in particolare di Aziel Jackson. Il classe 2002, prelevato nella scorsa off-season da Minnesota, dove aveva dominato in MLS Next Pro, è un nome relativamente nuovo nei circoli MLS, eppure si sta imponendo come un calciatore da prendere in considerazione anche per le prossime Olimpiadi. La corsa con cui lancia il ritorno al gol di Klauss dopo mesi è probabilmente il miglior assist della settimana, e gli assist sarebbero due se non fosse stato per un fuorigioco millimetrico di Adeniran.

 

Il portiere più sottovalutato della lega?

DC United – San José Earthquakes 0-0

Daniel ha avuto una stagione capace di posizionarlo tra i migliori portieri di tutta la MLS, eppure il suo nome appare raramente nella conversazione. La partita contro DC United non ha fatto altro che confermare il suo stato di forma. I Quakes, in una difficilissima trasferta sulla costa opposta, han dovuto resistere a lungo agli attacchi di DC United, alla ricerca di una vittoria per non finire dietro Miami nella proiezione finale – se quelli della Florida dovessero vincere le partite in meno che hanno, sorpasserebbero i capitolini per l’ultimo posto playoff – e hanno totalizzato 1.97 xG e 9 tiri in porta, ma il portiere brasiliano ha retto in piedi gli uomini di Luchi Gonzalez in una di quelle partite dopo le quali un pareggio è visto quasi come una vittoria.

 

Il gol della settimana

Portland Timbers – Los Angeles FC 2-0

Non è un bel momento per Los Angeles FC, e a questo punto credo sia tempo per i campioni in carica di iniziare a preoccuparsi in vista della volata finale della regular season. Non che l’accesso ai playoff dovrebbe essere un problema, anzi, ma le ultime settimane non hanno fatto altro che acuire una sensazione che questa squadra lascia da ormai troppo tempo, ovvero che rispetto all’anno scorso manchi la continuità, la freddezza e in generale la gestione delle partite necessaria per ripetersi costantemente in cima al resto della competizione. Contro Portland è arrivata un’altra partita bruttissima, coronata da una papera di McCarthy sul gol del vantaggio dei Timbers e da un gioiello firmato Claudio Bravo ma arricchito dalla collaborazione di tutto l’attacco dei padroni di casa, da Yimmy Chara a Evander, senza dubbio la rete più bella del weekend.

 

Una cosa strana

Il multitasking al Gillette Stadium

In vista dell’inizio della nuova stagione NFL, i New England Patriots e il loro proprietario Bob Kraft – a capo anche dei Revolution – hanno organizzato una cerimonia per inaugurare le costose ristrutturazioni fatte al loro stadio. Peccato che mentre si svolgeva l’inaugurazione, sul terreno dello stadio la seconda squadra dei New England Revolution giocava la propria partita di campionato. Praticamente, è come se un ragazzo decidesse di organizzare una festa a casa propria e, pur avendo avvertito i genitori per mesi, scoprisse la sera stessa che quelli hanno organizzato una cena con dei colleghi del lavoro.

 

Il giocatore MLS Next Pro della settimana

Sporting Kansas City II – Chicago Fire II 2-3

Quest’anno i Chicago Fire, che pure avrebbero messo su uno dei settori giovanili più floridi delle ultime stagioni, hanno optato di costruire la loro seconda squadra sulla base dell’esperienza, preferendo lo sviluppo di pezzi magari utili come profondità in panchina alla crescita dei nuovi Brian Gutierrez o Gaga Slonina. Pur avendo un vivaio florido, il primo 2006 ad aver esordito in squadra è arrivato solo questo weekend. E Dylan Borso, alla prima presenza in MLS Next Pro, non ha mancato il suo appuntamento, segnando alla prima occasione buona il gol della vittoria in trasferta contro le riserve di Sporting Kansas City.

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