It’s Called Soccer – s05 ep21

Dopo un mese di pausa a causa dello svolgimento della Leagues Cup e della pausa NWSL per la presenza dei mondiali, ritorniamo con un nuovo episodio di It’s Called Soccer. Impariamo a conoscere dei nuovi protagonisti mentre ricordiamo i vecchi eroi. Partiamo.

 

Il prospetto della settimana

 

Santiago Morales

Mentre il padre fa da assistente al primo titolo nella storia di Inter Miami, il figlio continua ad impressionare, e adesso dalle giovanili passa a farlo tra i professionisti, sia pure in seconda squadra.

 

Il talento della settimana

 

Melanie Barcenas

Primo assist in NWSL per la quindicenne. Questa nuova generazione degli Stati Uniti non può non far ben sperare il movimento dopo il difficile mondiale Down Under.

 

vibe check

immaculate vibes

 

Ashley Sanchez

Zero minuti in campo ai mondiali. Torna a Washington, entra e dopo un minuto segna. Anche qui, per il prossimo ciclo citofonare a casa sua.

 

Jan Gregus

Torna a Minnesota e segna alla prima occasione, sia pure con una deviazione. È un gol vittoria.

 

Drake Callender

Dopo Lionel Messi, senza dubbio il migliore di Inter Miami nella cavalcata per la Leagues Cup. Un torneo straordinario coronato da una lotteria dei rigori in cui segna il rigore decisivo con una botta spaventosa e para quello del collega Panicco. Ice in his veins.

 

vibes off

 

Georgios Koutsias

Ci sono modi e modi di gettare via un gol semplicissimo, ma pochi di questi coinvolgono il segnare effettivamente una rete. Su un lungo contropiede di Chicago, Koutsias non fa mai un mezzo gesto per mettersi dietro la linea della palla e rendere regolare il gol più facile della sua carriera. Il VAR lo punirà.

 

Aimé Mabika

Più che l’autorete, di cui parleremo dopo, il modo in cui si fa uccellare clamorosamente da Opoku, facendosi mandare in un codice postale diverso.

 

Portland Timbers

Una prestazione imbarazzante, scialba e annoiata. Cinque gol subiti da Houston. Stagione che appare francamente già finita. Non è così che si dovrebbe sfruttare la pausa per la Leagues Cup.

 

Gli award della settimana

 

Brujo Martinez Award per shithousery a Giannis Antetokounmpo

Esultare alla Ronaldo quando la stella degli avversari nella prima finale della squadra di cui sei co-proprietario è Lionel Messi. Una scelta.

 

Bruce Springsteen Award per Jersey Energy a John Tolkin

Segnare il gol decisivo nella vittoria al centesimo incontro della rivalità più lunga della MLS. Jersey don’t quit.

 

Stanislav Petrov Award per unsung hero a Jules-Anthony Vilsaint

Due contributi fondamentali nei gol di Montreal, ma nessuno di questi arriva sul tabellino, perché entrambi sono tiri che vengono respinti o deviati nella loro via al gol. Comunque un contributo importante alla prima da titolare.

 

Locura Rankings

 

5 – Il centro islamico di Nashville

Hanno provato a portare anche le divinità dal lato di Hany Mukhtar. Ma si può poco contro questo Messi e questo Callender.

 

4 – La rimonta di Orlando

Come vincerla in praticamente due minuti.

 

3 – Il fuoco a Hell Is Real

Il derby dell’Ohio è il derby dell’Inferno. O forse l’Inferno è l’Ohio, non lo so. Intanto questo non aiuta a dirimere l’incertezza.

 

2 – La maglietta dei Whitecaps

Perché Vancouver ha giocato con la stessa maglietta dell’Earth Day che di solito viene usata una volta all’anno e da entrambe le squadre?

 

1 – Il garbage time tra St. Louis e Austin

Non è la partita più pazza della settimana perché non è mai stata realmente combattuta. Dal 3-0 in poi la partita è uscita dai gangheri, ma a quel punto già più non c’erano dubbi sul risultato, e nulla dopo ha fatto in modo di cambiare l’impressione.

 

Premio della critica alla partita ubriaca della settimana

 

Portland Thorns – North Carolina Courage

Mai una squadra NWSL aveva vinto dopo essere andata in dieci e sotto di un gol. Poi è arrivato il ritorno dal mondiale di Sophia Smith.

 

La playlist della settimana

 

Per Sam Staab

Iron woman. Nessuno come lei in NWSL.

 

La domanda (e forse la risposta) della settimana

 

È peggio l’errore di Fernandez o quello di Bassi?

Entrambi a porta vuota, ma quello del neo acquisto argentino almeno ha la complicazione di doversi coordinare. Certo non si copre di gloria, ma quello di Bassi è forse peggio.

 

L’MVP della settimana

 

Messiah Bright

Doppietta in una prestazione dominante per Orlando.

 

L’MVP romantico della settimana

 

Il derby Heck Is Plausible

Se il derby tra Columbus e Cincinnati è Hell Is Real, allora il derby tra le seconde squadre si meritava anch’esso un nome. I tifosi hanno deciso di giocare sul cartellone che da origine al nome della rivalità per dare il titolo anche alla gara tra le riserve.

 

La parata della settimana

 

Shae Yanez

Un volo per una giocatrice che parte come riserva ed è in campo solo perché Sheridan è appena tornata dal mondiale.

 

Il gol più noioso della settimana

 

Georgios Giakoumakis

Un colpo di testa, specialità della casa, per completare la doppietta e regalare la vittoria a Garth Lagerwey contro la sua ex squadra.

 

I migliori gol della settimana

 

La prima di tante volte in cui vedremo qui Lionel Messi

Questo ragazzo sembra promettente, seguiamolo.

 

Federico Bernardeschi

Se per Messi è la prima, questa per Bernardeschi potrebbe essere l’ultima apparizione?

 

Sam Adeniran

È rinato dopo il ritorno dal prestito. Altra doppietta e questa è aperta da questa bellissima discesa con tocco d’esterno.

 

L’assist ad honorem della settimana

 

Bryce Duke

Il filtrante sul rilancio di Toronto è volontario. Un gesto istintivo, eppure, di una tecnica spaventosa.

 

I migliori assist della settimana

 

Jaedyn Shaw

Quanto potrà ancora stare lo USWNT senza di lei?

 

Il tacco di Carrasquilla

E quanto riusciranno i Dynamo a trattenerlo in Europa?

 

Marta

Per lei invece, le domande non servono più, bisogna solo ringraziare per la grandezza.

 

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