Prospect Pool Rankings MLS 2023 – dalla 20° alla 11° posizione

Dopo il primo episodio, di cui inseriamo il link anche perché presenta una serie di considerazioni sul metodo utilizzato per stilare questa classifica, ripartiamo con la classifica. Oggi si arriva fino ai margini della top 10.

 

20 – Sporting Kansas City

A tutti i livelli della filiera Sporting Kansas City ha dimostrato di saper lavorare. Quello che potenzialmente manca è la capacità di integrare i giovani in prima squadra tenendo acceso il motore, forse per un’eccessiva dimostrazione di affetto e rispetto da parte di Peter Vermes verso alcuni dei veterani che hanno segnato la storia della franchigia.

 

Miglior Talento – Nati Clarke

Il paragone che gli rovinerà la carriera: Una valanga

Cosa attendersi dal suo 2023: Una presenza più consistente in seconda squadra

 

Sarà forse per questo che a Kansas City, nel corso degli anni, lo hanno trasformato da ala dribblomane a terzino a propulsione offensiva: come una valanga più parte da lontano, più tempo e spazio ha di carburare e raccogliere detriti sulla sua strada, più danni fa. Nati Clarke insegue il pallone con l’ansia di un labrador costretto a vivere in un monolocale che viene portato al parco una volta al mese ad inseguire bastoncini. Dribblatore tecnico di alto livello, che ama tenere molto il pallone tra i piedi, Clarke è discusso tra i migliori prospetti del paese fin da quando non era neanche un liceale. La pressione potrebbe aver rallentato un po’ la sua crescita, così come il cambio di posizione, ma la qualità generale del giocatore è ancora indiscutibile.

 

In crescita – John Pulskamp

Il paragone che gli rovinerà la carriera: Minkah Fitzpatrick

Cosa attendersi dal suo 2023: Che sfili definitivamente a Tim Melia il posto da titolare

 

Portiere dalle doti fisiche spaventose, il nuovo titolare di Peter Vermes – pare infatti che la previsione si sia già avverata: ad oggi il classe 2001 ha giocato tutti i minuti di SKC – è grosso, ma grosso per davvero, eppure incredibilmente agile e anche sorprendentemente veloce nella corsa in avanti e all’indietro. Con lui si può giocare tranquillamente con la linea altissima perché worst case scenario lui può arrivare come una free safety NFL e fare un po’ di casino mettendo il pallone fuori gioco. Nel video di cui sopra questo demone con i guantoni va tranquillamente più veloce di un giocatore che in campo aperto ci ha costruito una carriera come Yimmi Chara per poi riuscire a battere in velocità, partendo da terra, il pallone.

 

Sleeper – Kayden Pierre

Il paragone che gli rovinerà la carriera: Athing Mu

Cosa attendersi dal suo 2023: Che ponga fine al regno ultradecennale di Graham Zusi sulla fascia destra

 

Come la quasi coetanea campionessa olimpica degli ottocento metri, le gambe di Kayden Pierre sembrano non finire mai, il suo moto è continuo, simile a quello di un vecchio treno a vapore, mai frenetico eppure inevitabile. Offensivamente molto presente e attivo, basta che in questo momento della carriera non gli chiediate di difendere e dovreste essere soddisfatti. L’unico problema, per lui, è che invece per Peter Vermes quel piccolo dettaglio del suo gioco su cui il sottoscritto si appella al quinto emendamento è tipo il 90% di ciò che cerca in un terzino. Potreste chiedervi allora perché continui a far giocare Graham Zusi, ma questo non mi sembra il luogo giusto per affrontare un tema su cui si potrebbe scrivere una dissertazione.

 

19 – Colorado Rapids

I Colorado Rapids lavorano bene, e che questa sia la loro posizione in classifica è solo la testimonianza di quanto il livello in MLS si stia alzando per quel che riguarda il player development. Dovendo lavorare con poco – esattamente come i colleghi della prima squadra – il settore giovanile dei Rapids produce con costanza giocatori interessanti. Il loro primo grande export in Europa, Cole Bassett, non ha avuto molta fortuna nei Paesi Bassi, ma torna quest’anno in MLS per fare la differenza e magari riconquistarsi una seconda chance nel Vecchio Continente.

 

Miglior Talento – Darren Yapi

Il paragone che gli rovinerà la carriera: Ricardo Pepi

Cosa attendersi dal suo 2023: Che sia il vice Diego Rubio in attacco

 

Come il centravanti ex FC Dallas, Yapi è quel tipo di attaccante la cui lunghezza delle gambe lo fa sembrare un sette piedi ma che in realtà, una volta misurato, non è neanche 1,90 – anzi, risultano entrambi alti 1,85. Partito titolare in questo inizio di stagione visto l’infortunio del centravanti cileno, Yapi ci ha messo un minuto e diciannove secondi per far chiedere a tutto il pubblico del Lumen Field di Seattle se non si fossero trovati ad assistere allo Statement Game del futuro #9 della nazionale statunitense, quando un suo tiro si è stampato sull’incrocio dei pali – ma come fa a muoversi in spazi così stretti quando ha due pale eoliche al posto delle gambe? Da lì in poi le sue prestazioni si sono normalizzate, e anche se il primo gol in MLS ancora non è arrivato, il plus minus dei suoi interventi sul campo di gioco risulta alla fine come positivo. Sorprendentemente tecnico, Yapi ha già tanti begli istinti, e deve solo imparare a trovare la continuità.

 

In crescita – Dantouma Touré

Il paragone che gli rovinerà la carriera: Perlomeno non il giocatore da cui ha preso il soprannome

Cosa attendersi dal suo 2023: Metà stagione di lungodegenza per una rottura del crociato e una fase finale di recupero magari con qualche cameo dalla panchina

 

Ho zero idee sul perché qualcuno abbia ritenuto una buona idea soprannominare “Yaya” l’ex settore giovanile dei New York Red Bulls, ma certo è che la sua presenza in una squadra di proprietà di Stan Kroenke gli ha attirato le attenzioni, come nel video sopra, dei tifosi dell’Arsenal. Il nativo di Conakry è un agent of chaos dal dribbling al fulmicotone, elegante nei movimenti senza perdere lo slancio della propria azione, quello che Federico Buffa chiamava culone mancino alla Harden/Ginobili, dotato dell’equilibrio di un ballerino del Bolshoj.

 

Sleeper – Daniel Chacon

Il paragone che gli rovinerà la carriera: Manuel Ugarte

Cosa attendersi dal suo 2023: Che domini la MLS Next Pro e ottenga la promozione in prima squadra

 

Lo so, anche per me è un po’ strano continuare a comparare atleti che sono praticamente coetanei, ma date la colpa a Football Manager, è probabile che questo non sia l’ultimo. Primo giocatore tecnicamente sotto contratto con una squadra di MLS Next Pro ad essere convocato e a scendere in campo al mondiale – sia pure per degli scampoli di partita – Chacon è uno dei prospetti più interessanti di un calcio costaricense in disperato bisogno di rinnovamento. Il mediano, occasionalmente adattato anche a difensore centrale grazie a notevoli doti da interditore e ad una combo di motore e aggressività che lo fa sembrare grosso dieci centimetri in più di quanto non sia, possiede buone doti in conduzione del pallone, è un giocatore ordinato e che ha già avuto modo di dominare il centrocampo dello USMNT nell’ultima partita del ciclo di qualificazioni mondiali.

 

18 – FC Cincinnati

C’è voluto del tempo, ma alla fine affidarsi al modello Philadelphia Union sia in panchina che in dirigenza ha risvegliato – per la verità, vista la loro storia MLS, toglierei il “ri” – Cincinnati, che si prepara a fare passi da gigante in questa classifica. Miglioramenti evidentissimi ad ogni livello della franchigia, con anche quella propensione a usare il SuperDraft e il mercato interno a cui invece Ernst Tanner è, e sembra continuare ad essere, refrattario.

 

Miglior Talento – Roman Celentano

Il paragone che gli rovinerà la carriera: Manuel Neuer

Cosa attendersi dal suo 2023: Che continui a fare il mostro

 

Prima o poi il paragone assurdo sarebbe dovuto arrivare, e personalmente sono felice di essere andato a spenderlo su questo giocatore. Perché fisicamente il prodotto di Indiana University è quello che più si avvicina al cocktail di elasticità estrema e imponenza fisica che ha reso unico e rivoluzionario il portiere del Bayern Monaco, e perché la tecnica da portiere è forse la più pulita ed elegante che si possa vedere in MLS. Ovviamente non siamo minimamente a livelli comparabili per quel che riguarda l’impostazione e le doti di sweeper keeping, ma d’altronde se fosse anche completo non mi prendereste per pazzo per un paragone del genere.

 

In crescita – Arquimides Ordonez

Il paragone che gli rovinerà la carriera: Carlos El Pescadito Ruiz

Cosa attendersi dal suo 2023: Minuti. Magari dalla panchina, magari in US Open Cup, in Leagues Cup o nei turni infrasettimanali, ma spazio e crescita

 

Il paragone è diventato necessario nel momento in cui il classe 2003 ha deciso di rappresentare, almeno a livello giovanile, il Guatemala, e nonostante almeno in quella parte di mondo sia difficile immaginare ad un’eredità più pesante – El Pescadito, che oggi lavora come commentatore del MLS Season Pass in lingua spagnola, è il miglior giocatore nella storia del calcio guatemalteco – al ragazzo non deve essere pesato molto quando, lo scorso anno, ha guidato la sua nazionale alla prima storica qualificazione al mondiale Under 20. Le sue movenze fisiche da pesciolino e il suo fisico asciutto lo fanno sembrare molto più basso del metro e ottantotto che gli viene accreditato, ma lo rendono anche un giocatore bellissimo da vedere, eccellente in conduzione, che può venire fuori dal nulla dalla schiena di un difensore come una colomba dal cappello di un prestigiatore.

 

Sleeper – Isaiah Foster

Il paragone che gli rovinerà la carriera: Herb Jones

Cosa attendersi dal suo 2023: Una stagione di rodaggio. Il salto da USL a MLS è grande, e lui deve adattarsi per la prima volta ad essere l’unico occupante fisso della fascia sinistra

 

Se mai il classe 2003 del Maryland dovesse scrivere la sua autobiografia, probabilmente il titolo suonerebbe grossomodo a “Come ti entro sottopelle in cinque semplici mosse”. Nel calcio, come in molti altri sport di squadra, la difesa è ancora, ad un livello estremamente elementare, una questione di quanto un giocatore possa rompere il cazzo all’avversario semplicemente non lasciandogli un secondo per respirare. E Isaiah Foster – il nome è quasi quello di un celebre rompicazzo, c’è giusto una a in più – in questa materia è laureato con lode.

 

17 – Atlanta United

C’erano aspettative gigantesche sul settore giovanile di Atlanta United. Logico dire, dunque, che qualcosa sia andato storto – e lo so che sembra strano, ma tangenzialmente la spiegazione riguarda anche il tentativo di colpo di stato del 6 gennaio. Nonostante il suono dei vetri rotti delle aspettative sia assordante, non è il caso di prendere il campanaccio e gridare alla fine del mondo modello Homer Simpson. Atlanta United lavora bene, ha prodotto giovani potenzialmente d’interesse nazionale e non è neanche disastrosa nell’integrarli in prima squadra. È che a volte il rumore di fondo è troppo forte perché non ci possa distrarre.

 

Miglior Talento – Caleb Wiley

Il paragone che gli rovinerà la carriera: Tyreek Hill

Cosa attendersi dal suo 2023: Fare il botto e potenzialmente, l’inverno prossimo, essere pronto per l’Europa

 

Potreste notare che alcune di queste previsioni sono state scritte prima che iniziasse la stagione MLS fondamentalmente perché ce ne sono certe che sembrano già invecchiate male. Prima fra tutti quella sul classe 2004 del vivaio di Atlanta che, dovendo iniziare la stagione da ala sinistra un po’ per il ritardo di condizione di Derrick Etienne Jr. e un po’ perché dietro di lui Andrew Gutman gli ha rosicchiato minuti importanti già nel 2022, ha iniziato la nuova stagione in modalità Supernova. Che lo si possa mettere in una posizione più offensiva rispetto a quella a cui è abituato e grazie a cui è entrato tra i professionisti, facendo un percorso inverso a quello che si vede spesso, è testamento delle sue enormi potenzialità con il pallone tra i piedi, della sua tecnica e della sua tenacia, della capacità di punire i sovraccarichi sulla fascia opposta come un wide receiver lasciato in uno contro uno pronto a volare in campo aperto.

 

In crescita – Justin Garces

Il paragone che gli rovinerà la carriera: Tim Melia

Cosa attendersi dal suo 2023: Trovare minuti necessari per la sua crescita, se non in MLS allora, potenzialmente, in prestito in USL

 

Ultimo sopravvissuto della prima ondata di prospetti del settore giovanile di Atlanta United, Justin Garces ha ormai dimostrato abbastanza in USL Championship da meritarsi la sua grande chance. Personalmente fatico a comprendere come un portiere del genere non sia mai stato neanche testato lo scorso anno nella girandola di portieri susseguita all’infortunio di Brad Guzan e come mai non si stia già pensando di fargli sostituire l’ex Aston Villa e Middlesbrough. Garces è l’ennesima evoluzione del portiere che tanto successo ha avuto in MLS fin dalla fondazione della lega, non molto alto ma incredibilmente scattante, con i riflessi di un portiere da hockey e la stessa filosofia da “bella o brutta [la parata], purché non entri [il pallone]” dei colleghi del ghiaccio.

 

Sleeper – Raimar

Il paragone che gli rovinerà la carriera: Andrew Gutman

Cosa attendersi dal suo 2023: Mettere a ferro e fuoco la MLS Next Pro

 

La situazione del 2002 brasiliano è, purtroppo per lui, complessa. Ad Atlanta sembra semplicemente bloccato nella titolarità dal ragazzo più giovane di lui e dallo sviluppo molto più avanzato di cui sopra e, soprattutto, visto che un talento come Wiley probabilmente gli lascerà presto il posto libero volando in Europa, un servizievole e utilissimo terzino sinistro agli albori del suo prime come Andrew Gutman, di cui è praticamente una versione con giusto quel tocco di ginga e divertimento in più. Nel frattempo, mentre decide cosa vuole fare da grande, Raimar si può divertire facendo i buchi nella lega di sviluppo.

 

16 – Seattle Sounders

C’erano legittimi dubbi che si potevano presentare sul piano di sviluppo dei Seattle Sounders. Tanti nomi affacciatisi anche giovani in prima squadra, ma raramente capaci di tenere il posto sul lungo periodo. Poi nella finale di CONCACAF Champions League un sedicenne dall’Alaska ha dominato la partita e ha zittito, almeno temporaneamente, alcuni di quei dubbi. Molto più consistenti invece le domande sullo scouting internazionale: l’unico tentativo fatto fino ad ora di sfruttare la U22 Initiative, ovvero il brasiliano Leo Chu, ha attraversato una prima stagione e mezza fatta di alti e bassi.

 

Miglior Talento – Obed Vargas

Il paragone che gli rovinerà la carriera: Ichiro Suzuki

Cosa attendersi dal suo 2023: Tornare dall’infortunio decisivo come nella CONCACAF Champions League

 

Quando è entrato in campo nella finale di ritorno della CONCACAF Champions League, il nativo alaskano è sembrato uno che gioca professionista a centrocampo da quindici anni, e non uno il cui esordio era arrivato neanche due mesi prima. Proprio come per la leggenda dei Mariners, il suo inizio di carriera a Seattle è stato uno scoppio delle dimensioni di un’eruzione vulcanica, è sembrato l’atterraggio di una nave aliena venuta a salvarci dai nostri stessi peccati. Troppo bello per essere vero? Forse, e infatti la seconda parte di stagione ha presentato il conto a Vargas sotto forma di un infortunio. Ma nel 2023 il classe 2005 ritorna per fare dimenticare quella che, sicuramente, è stata la stagione più strana nella storia della franchigia.

 

In crescita – Sota Kitahara

Il paragone che gli rovinerà la carriera: Cristian Roldan

Cosa attendersi dal suo 2023: Trovare spazio in quell’ingorgo che è il centrocampo dei Sounders

 

Il classe 2003 di origine giapponese, che ha esordito in MLS nella vittoria in trasferta dei Sounders in casa di Sporting Kansas City, ha una parentesi particolare nella sua carriera, un prestito in Austria al Pinzgau Saafelden, squadra di terza divisione dalla proprietà americana che ha aperto un programma di azionariato popolare orientato soprattutto agli Stati Uniti e che negli anni ha visto in prestito una serie di giocatori MLS soprattutto da Real Salt Lake, tra cui i più famosi sono Pablo Ruiz e Andrew Brody. Kitahara è l’ultimo homegrown in casa Sounders, un centrocampista con buoni tempi d’inserimento, grande versatilità, completo senza mai essere eccezionale, un giocatore intelligente di quelli che vengono spesso apprezzati da un tecnico camaleontico come Brian Schmetzer.

 

Sleeper – Stuart Hawkins

Il paragone che gli rovinerà la carriera: Alessandro Bastoni

Cosa attendersi dal suo 2023: La titolarità con Tacoma Defiance

 

Lo scorso anno i Seattle Sounders Under 17 hanno vinto la Generation Adidas Cup battendo in finale il Tigres. MVP del torneo non è stato un attaccante o un giocatore creativo, bensì un difensore centrale smilzo ma dominante come Stuart Hawkins. Già alto come un corazziere, dominante nel gioco aereo, Hawkins è un buonissimo passatore con ottime capacità di letture degli spazi, prevenzione degli attacchi avversari e posizionamento.

 

15 – Houston Dynamo

Nel 2018, l’assunzione di Paul Holocher aveva avviato una rivoluzione all’interno dell’academy più deludente del paese. Houston, in un territorio fertile per il calcio giovanile, non riusciva neanche ad avvicinarsi ai rivali di Dallas. Sotto l’ex direttore dell’academy degli Earthquakes i cambiamenti sono stati enormi, e fino a poco tempo fa era legittimo chiedersi se non ci fosse un sorpasso in atto in Texas. Poi pochi mesi fa Holocher ha abbandonato il suo ruolo e con lui è iniziata una fuga di alcuni dei più promettenti prodotti del vivaio Dynamo.

 

Miglior Talento – Brooklyn Raines

Il paragone che gli rovinerà la carriera: Marco Verratti

Cosa attendersi dal suo 2023: Prima riserva a centrocampo

 

È un testamento alla fiducia che Houston ha in questo ragazzo del 2005 prelevato dalla Barça Residency Academy dopo un periodo in prova con El Paso Locomotive che dopo un anno nell’organizzazione, anno per di più speso senza poter giocare in MLS perché da troppo poco tempo in squadra per qualificarsi come Homegrown, il ragazzo sia stato immediatamente promosso in prima squadra per giocarsi un posto da titolare dietro un ottimo giocatore MLS come Adalberto Carrasquilla. Il nativo di Monrovia, Liberia cresciuto a Chicago è un giocatore con una personalità spaventosa, sempre calmo e composto sul pallone nonostante pratichi un calcio ad altissimo tasso di rischio scippo, tecnico, elegante, tenace nella progressione del pallone e nella resistenza al pressing, dotato di grande equilibrio e resistenza ai tackle. Nella partita contro NYCFC è diventato il primo teenager a partire titolare nella storia di Houston, il che non è necessariamente un gran segnale per la franchigia ma certo una dimostrazione di quanto la squadra creda in questo talento.

 

In crescita – Juan Castilla

Il paragone che gli rovinerà la carriera: Riqui Puig venti metri di campo più indietro

Cosa attendersi dal suo 2023: Essere uno dei primi nomi a beneficiare del turnover

 

A differenza di Raines, Castilla è un prodotto della filiera Houston Dynamo dall’inizio alla fine del suo sviluppo, il primo segnale di crescita di un settore giovanile che si è ripreso dopo anni di irrilevanza. Il classe 2004 conta già un buon numero di presenze nella nazionale Under 20 della Colombia, con cui ha giocato l’ultimo Sudamericano U20 e con cui si è qualificato al prossimo mondiale. Metronomo di centrocampo, Castilla è costantemente alla ricerca di fazzoletti di terreno in cui operare, costantemente in movimento e attivo nel processo di scanning del lato cieco. Maestro nell’avanzare la manovra, nel guadagnare fosse anche qualche metro di campo e nel restringere lo spazio da difendere per gli avversari, Castilla è anche lui un giocatore atteso a molti minuti in prima squadra e, potenzialmente, al botto da qui ad un paio d’anni.

 

Sleeper – Isaiah LeFlore

Il paragone che gli rovinerà la carriera: DeJuan Jones

Cosa attendersi dal suo 2023: Fare sua la fascia sinistra in MLS Next Pro, esordire in prima squadra

 

L’anno scorso il nativo di Minnesota con un passato nei settori giovanili del Braga e di Sporting Kansas City ha esordito in MLS Next Pro con due gol nelle prime tre presenze, un bottino certo non disastroso per un terzino. LeFlore è un giocatore estremamente rapido, con grandi doti di resistenza, immenso spirito di sacrificio, che per fare veramente suo il paragone di cui sopra ha bisogno di migliorare sensibilmente in fase offensiva, soprattutto nella tecnica di cross e nella puntualità delle sovrapposizioni.

 

14 – FC Dallas

Sì, avete letto bene. Quella che è stata storicamente la franchigia più attiva dal punto di vista del player development in MLS sembra aver perso qualche colpo. Nulla di cui preoccuparsi, comunque. Produrre giovani e venderli al ritmo che Dallas ha avuto negli ultimi anni sarebbe probabilmente insostenibile anche per alcuni dei migliori vivai del pianeta, e se in questa lista inserissi anche gli Young DP sarebbero comodamente in Top 10. Però è legittimo notare come dalla promozione di Luchi Gonzalez da responsabile del settore giovanile ad allenatore della prima squadra qualcosa si sia rotto. E se la famiglia Hunt è seria nella sua ambizione di mantenere la miglior academy del paese, sarà pure il caso di fare qualcosa.

 

Miglior Talento – Antonio Carrera

Il paragone che gli rovinerà la carriera: Guillermo Ochoa

Cosa attendersi dal suo 2023: Terzo portiere in prima squadra, possibilmente titolare fisso con North Texas

 

La generazione dei portieri statunitensi nati nel 2004 potrebbe essere forse la singola classe più profonda che gli Stati Uniti abbiano mai saputo tirare fuori. Antonio Carrera è un habitué della nazionale Under 20 statunitense, ma questo solo perché Gaga Slonina è già nel giro della nazionale maggiore e Chris Brady titolare a livello di club. Carrera è, tra i tre, sicuramente quello più bravo e preparato nel gioco con i piedi, è più esplosivo che tecnico, molto più sudamericano nell’impostazione. Con quei capelli e quel passaporto messicano, poi, riuscire ad evitare quel paragone è praticamente impossibile.

 

In crescita – Bernard Kamungo

Il paragone che gli rovinerà la carriera: Alberth Elis

Cosa attendersi dal suo 2023: Vice Arriola sulla fascia destra, tanto spazio dalla panchina

 

Bernard Kamungo aveva probabilmente già abbandonato il sogno di giocare a calcio da professionista, se mai lo avesse avuto. Arrivato a quattordici anni ad Abilene, Texas, stella della squadra liceale, il giovane Kamungo sembrava contento così. Poi il fratello, insistendo, lo ha iscritto a sua insaputa ad un provino di North Texas SC, la seconda squadra di Dallas. Kamungo ha vinto il provino, firmato da professionista, e dopo aver dominato in MLS Next Pro è passato al livello superiore con un contratto da prima squadra. Il classe 2002 tanzaniano ha dei piedi velocissimi e un footwork da ricevitore NFL, è un dotato di un buon dribbling soprattutto quando servito in maniera dinamica e una tecnica di tiro impeccabile.

 

Sleeper – Tomas Pondeca

Il paragone che gli rovinerà la carriera: Tab Ramos

Cosa attendersi dal suo 2023: Tanto divertimento in MLS Next Pro

 

L’anno scorso Bernard Kamungo è stata la storia da film della MLS Next Pro. Quest’anno, per quella categoria, non dobbiamo uscire da North Texas. Anche Tomas Pondeca, come l’esterno tanzaniano, è stato firmato dopo aver vinto gli open tryouts che la squadra organizza ogni anno, ma quello che rende unico Pondeca è che possiede già una grande esperienza internazionale, solo non nel calcio. Proprio come Tab Ramos – e come molti altri giocatori dello USMNT nell’era pre-professionistica degli anni ’80 – Pondeca viene dal calcetto e lo scorso anno è stato eletto miglior giovane del torneo CONCACAF di futsal che ha qualificato gli Stati Uniti al mondiale di categoria. Avete veramente bisogno di altre ragioni per essere gasati?

 

13 – Charlotte FC

Se dopo solo una stagione in MLS Charlotte già può prendersi un posto in top 15 è perché per ora il loro lavoro è stato eccezionale su tutti i fronti, mettendo le basi per una franchigia potenzialmente da podio in questa speciale classifica ma che più in alto non può stare perché dopo i lampi bisogna dimostrare di saper lavorare sul lungo periodo. Il settore giovanile ha già due prospetti nel giro delle nazionali giovanili, lo scouting dopo qualche balbettio sembra aver trovato il suo primo grande colpo, la fiducia nel SuperDraft come produttore di talento è quella dei tempi migliori – prima scelta assoluta negli ultimi due Draft, la seconda volta ottenendola via scambio – e investendo pesantemente su quella che sembra una potenziale corazzata della MLS Next Pro.

 

Miglior Talento – Nimfasha Berchimas

Il paragone che gli rovinerà la carriera: Isaiah Thomas

Cosa attendersi dal suo 2023: Affacciarsi al professionismo, raccogliere qualche minuto in seconda squadra

 

Il paragone è per la sfacciataggine di essere praticamente sempre il più piccolo in campo e molto spesso pure il più giovane e comunque avere la tendenza da diavoletto di venirti sempre addosso, di puntare te e l’area di rigore, la faccia tosta di chi sa che potrebbe venire fisicamente spolpato da uno scontro ma che comunque quella cosa la fa e la prova una, dieci, venti volte a partita solo per dimostrare la sua superiorità nei tuoi confronti, nonostante tutto lo svantaggio che si porta dietro. Ti senti fisicamente male per lui quando esagera, ma non puoi non gasarti vedendolo giocare.

 

In crescita – Adilson Malanda

Il paragone che gli rovinerà la carriera: Una giraffa agilissima e con sorprendenti qualità tecniche

Cosa attendersi dal suo 2023: Continuare ad essere il perno difensivo che ha cambiato Charlotte nella seconda parte della scorsa stagione

 

L’impatto che ha avuto lo scorso anno Adilson Malanda sulla difesa di Charlotte è stato ai limiti dell’inspiegabile – esattamente come è inspiegabile il fatto che in Francia continuino a tirare fuori questi armadi a quattro ante che trattano il pallone come fosse la loro prima fidanzatina – e, in verità, ai confini dell’irripetibile. Naturale, dunque, che con l’arrivo della nuova stagione Malanda sia tornato un po’ sulla terra, forse anche troppo, con alcuni errori gravi di distrazione. Il sample size è minuscolo ma l’impressione è quella di trovarsi davanti ad un potenziale All-Star, sempre che l’Europa non si (ri)accorga di lui prima.

 

Sleeper – Nikola Petkovic

Il paragone che gli rovinerà la carriera: Diego Chara

Cosa attendersi dal suo 2023: Dimostrare tempo mezza stagione di essere troppo forte per la MLS Next Pro

 

Nel camp di gennaio dello USMNT, durante l’amichevole contro la Serbia, Nikola Petkovic ha mandato a scuola i rivali statunitensi con una prestazione maiuscola. Un mese dopo Crown Legacy, la seconda squadra di Charlotte, lo ha acquistato dal Cucaricki per tre milioni di dollari. Mediano versatile – in nazionale gioca anche terzino, dove lo abbiamo visto contro gli azzurrini Under 21 a marzo, e a livello di club ha fatto anche il centrale di difesa – Petkovic è tecnicamente solido, fisicamente ben strutturato e ha una mente calcistica molto attiva e brillante. L’impressione è che acquisti del genere li si faccia per inserirli in prima squadra il prima possibile e che se vanno con le riserve è solo per sfruttare – diciamolo in silenzio, non sia mai che la lega lo consideri illegale – il fatto che in MLS Next Pro non esiste un salary cap, e che alla prima occasione buona verrà spedito da mister Lattanzio – o, forse, colui che prenderà il suo posto.

 

12 – DC United

Al Derby County – sia pure con le mani legate da una situazione finanziaria disastrosa – Wayne Rooney ha dato una chance in prima squadra a praticamente qualsiasi prospetto potenzialmente decente nel settore giovanile del club. Allievo di Sir Alex Ferguson e anche lui ex bambino prodigio, certo Wazza ha familiarità con l’importanza di avere un settore giovanile capace di rifornire la prima squadra, e i primi segnali riguardo la sua fiducia nell’academy di DCU sono incoraggianti. Chi sarà il prossimo Kevin Paredes?

 

Miglior Talento – Matai Akinmboni

Il paragone che gli rovinerà la carriera: Walker Zimmerman con le qualità in impostazione di Cameron Carter-Vickers

Cosa attendersi dal suo 2023: Minuti – contenuti – in prima squadra

 

Non esiste in giro per gli Stati Uniti un prospetto di difensore centrale come il classe 2006 di DC United. Personalità da leader, stile di gioco aggressivo, disrespectful dunk index alle stelle, ma nel suo caso è per le giocate difensive con cui posterizza gli avversari in aria o per terra. Come il difensore di Nashville può essere a volte troppo istintivo, ma giocare contro di lui è l’esperienza che più ti avvicina a sentirti spossato come dopo una sessione di allenamento pre-stagionale con i gradoni di Zeman. A differenza del terzo fratello Hemsworth ad honorem, però, Akinmboni possiede un’abilità in impostazione non banale, una grande rapidità nelle letture dello spazio e una facilità nel passaggio a lunga e corta gittata. Wayne Rooney già si fida di lui per guidare, ogni tanto, una difesa reduce da anni difficili.

 

In crescita – Kristian Fletcher

Il paragone che gli rovinerà la carriera: La versione speculare di Arjen Robben

Cosa attendersi dal suo 2023: Tanto spazio per cambiare le partite dalla panchina e potenzialmente una promozione anche in un ruolo più importante

 

A qualsiasi livello lo vediate giocare, Kristian Fletcher in campo fa sempre una e una cosa sola. Punta l’avversario, rientra sul destro e conclude sul secondo palo. Sempre. Comunque. Inesorabilmente. A livello giovanile era un solista d’eccezione cresciuto col principio che Paganini non ripete, un dribblomane mai uguale a se stesso che scherzava con gli avversari fondamentalmente solo perché se lo poteva permettere. Tra i professionisti, prima in USL e poi in MLS, Fletcher sta imparando a regolare alcuni aspetti più estremi del suo gioco non perché costretto all’omologazione ma più che altro perché contro persone che non sono adolescenti ad oggi non se le può permettere. Si diceva dovesse andare al Borussia Dortmund quando era ancora un ragazzino che dominava nelle competizioni liceali del Maryland. DC United è stata più rapida e abile nel convincerlo a firmare per loro.

 

Sleeper – Abdellatif Aboukoura

Il paragone che gli rovinerà la carriera: Marek Hamsik

Cosa attendersi dal suo 2023: L’esordio in prima squadra, e potenzialmente non solo quello

 

Rispetto ad altre nazionali africane l’Egitto ha negli anni ricorso meno alla diaspora per rinforzare la propria formazione, probabilmente perché il campionato egiziano è il migliore d’Africa e le squadre del suo paese le più ricche e potenti del continente, e perché in generale la tradizione di campioni e leggende del calcio locale che si sono costruiti una carriera senza abbandonare le sponde del Nilo è consistente anche in epoca moderna. Eccezione di questa nuova generazione potrebbe essere proprio Aboukoura, recentemente convocato nella selezione Under 20 degli africani. Trequartista tecnico con un grande occhio per gli inserimenti, il classe 2004 ha più un occhio per il gol che per l’assist, ed è dotato di colpi veramente spettacolari che sembrano renderlo perfetto per una nazionale che ha sempre avuto un occhio di riguardo e ammirazione per giocatori tecnici, stilosi ed eleganti.

 

11 – Austin FC

Nonostante l’addio dell’architetto di questa franchigia, quel Claudio Reyna che non deve aver vissuto un mondiale molto tranquillo, l’impalcatura su cui è stata costruita Austin continua a sembrare più solida con il passare del tempo – si potrebbe quasi dire, ma non sarò io a farlo, che stanno diventando il miglior settore giovanile del Texas. Il grosso difetto per ora dei texani è l’aver sbagliato praticamente qualsiasi acquisto proveniente dall’estero tranne uno – per fortuna, il più grosso e più importante, ovvero Sebastian Driussi. Interessante anche la costruzione della seconda squadra, in cui con l’arrivo dell’ex PSV Cheick Touré prende forma la partnership con i giganti neerlandesi.

 

Miglior Talento – Daniel Pereira

Il paragone che gli rovinerà la carriera: Darlington Nagbe

Cosa attendersi dal suo 2023: Un altro anno da borderline Best XI

 

Già con le stimmate da sottovalutato MLS – giocatore di tutt’altro livello che per la posizione in cui gioca non riesce a competere per i grandi premi individuali e che viene scarsamente cercato da campionati europei in cui pure potrebbe dominare alla stessa maniera – sulla scia del suo paragone e di Keaton Parks, il venezuelano è un giocatore contro cui è praticamente impossibile giocare, un centrocampista con grandi doti di passaggio, fenomenale nelle progressive runs e nella resistenza al pressing, un leader del reparto che da solo può essere la chiave di volta di contender per la MLS Cup. Un giocatore unico nel suo genere.

 

In crescita – Owen Wolff

Il paragone che gli rovinerà la carriera: Stanislav Lobotka

Cosa attendersi dal suo 2023: La titolarità fin dall’inizio della stagione regolare

 

Chi invece non dovrebbe avere problemi a trovare la via dell’Europa è il figlio d’arte, e già c’è chi dice che la partnership lanciata dalla franchigia texana con il PSV sia nata proprio per il desiderio della squadra di Eindhoven di portarsi a casa il figlio – e sottoposto – di Josh Wolff. Proprio le scelte tecniche del padre hanno messo il giovane Teen Wolff sotto la lente d’ingrandimento in questo inizio di stagione, visto che nell’undici di Austin il classe 2004 ha preso direttamente il posto che era dell’ex capitano Alex Ring per scelta tecnica dopo aver speso il suo 2022 sulla fascia. Jolly di grande intelligenza e versatilità, è un giocatore dalla mente e dagli istinti molto associativi, bravo nella protezione del pallone e nella lettura degli spazi, con un grandissimo motore che gli permette di essere ancora, calcisticamente, una tela bianca su cui è possibile lavorare in molte maniere diverse.

 

Sleeper – CJ Fodrey

Il paragone che gli rovinerà la carriera: Cocaine Bear

Cosa attendersi dal suo 2023: Tanta panchina, magari qualche passaggio in seconda squadra per cominciare, ma un buon gruzzolo di minuti per una squadra impegnata su più fronti

 

Qualche presenza in USL lo scorso anno con San Diego Loyal ma soprattutto, per questo ragazzo classe 2004, una grande stagione da freshman a San Diego State che rimarrà l’unica in maglia Aztecs. Capace di giocare lungo tutto il fronte d’attacco, dotato di gran velocità e eccellente struttura fisica, risultando imponente quanto e forse anche leggermente più del suo conterraneo Cade Cowell, la tredicesima scelta assoluta all’ultimo SuperDraft è un giocatore interessante, forse ancora né carne né pesce, ma che si è andato a stabilire, per sua fortuna, in un ambiente che sembra apprezzare molto i giocatori modellabili come argilla, con qualità innegabili e assolutamente esaltanti ma che ancora non sanno esattamente cosa fare da grandi.

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