Prospect Pool Rankings MLS 2023 – dalla 29° alla 21° posizione

La valorizzazione dei giovani calciatori è al centro della crescita che ha visto protagonista la MLS negli ultimi anni. Che sia attraverso l’eccellente lavoro fatto sui settori giovanili – e la nascita nel 2020 della MLS Next, l’organizzazione di calcio giovanile che raccoglie più di trecento società in giro per il paese – o grazie a nuove iniziative a livello di roster per incoraggiare l’investimento in giovani talenti – gli Young Designated Player o la U22 Initiative – la lega nordamericana ha ormai da un decennio compreso come la sua capacità di produrre e vendere in Europa calciatori sia uno step necessario per le proprie ambizioni. Per queste ragioni mi è sempre sembrato molto strano come, al contrario di quanto accade nelle altre leghe professionistiche statunitensi, non esista un’iniziativa volta a classificare le varie franchigie sotto il punto di vista del player development e a elencare quali tratti distintivi separano la costruzione di una squadra da un’altra.

 

Nonostante non manchino iniziative interessanti sul tema del player development sia a livello di organizzazioni giornalistiche che da parte della lega stessa, tutti questi lodevoli articoli si concentrano sull’aspetto individuale. Da questa situazione nasce dunque la mia necessità di aggiungere uno sguardo al cosiddetto bigger picture, e da questo nascono i Prospect Pool Rankings, giunti quest’anno alla loro quarta edizione. A differenza dell’unica iniziativa simile che ho visto sulla MLS, e che nasce dall’utente twitter @ProspectsUSMNT, che come è evidente dal nome guarda alla lega attraverso gli occhi di un tifoso della nazionale statunitense, questi Prospect Pool Rankings non si concentrano solo sul settore giovanile delle varie franchigie, ma cercano di analizzare tutto l’apparato della franchigia, dallo scouting internazionale a quello del college o delle minors statunitensi, dal lavoro fatto in MLS Next Pro a quello fatto con i propri homegrown. E proprio per questa ragione, a differenza degli altri anni, in questa quarta edizione i calciatori non vengono presentati tutti insieme, ammassati indistintamente dall’origine del loro rapporto con la franchigia che rappresentano, ma divisi in categorie, rispettivamente 1) i giocatori con un contratto da homegrown – indistintamente se siano cresciuti nel vivaio di quella o di un’altra franchigia, e in quest’ultimo caso li troverete segnati da un asterisco – poi 2) tutti i giocatori sotto contratto in prima squadra che rientrano nella fascia d’età presa in considerazione, 3) i migliori prospetti della franchigia in MLS Next Pro e 4) i migliori calciatori ancora nel settore giovanile.

 

I criteri utilizzati per restringere il campo dei giocatori presi in analisi sono fondamentalmente due, uno più rigido e che serve ovviamente a definire cosa sia un “giovane” in termini calcistici e l’altro completamente arbitrario. Per entrare a far parte di queste classifiche, infatti, ciascun giocatore non può essere nato prima del 1 gennaio 2000 e non deve essere sotto contratto come Young Designated Player. Ho deciso, come negli anni precedenti, di escludere i DP dall’analisi per il tipo di giocatori che dovrebbero rappresentare coloro designati con questa pesante etichetta: i Designated Player sono già i migliori giocatori di una squadra, sono coloro chiamati a fare la differenza, e metterli nella stessa categoria con rookies in uscita dal college o con adolescenti che ancora devono firmare contratti da professionista non sembra particolarmente corretto. Siccome però la loro presenza rappresenta un segnale del lavoro fatto da una franchigia dal punto di vista della valorizzazione dei giovani, segue questo preambolo una lista dei Designated Player che sarebbero eleggibili per questa classifica: Thiago Almada (Atlanta United), Jairo Torres (Chicago Fire), Brenner (FC Cincinnati), Jesus Ferreira (FC Dallas), Alan Velasco (FC Dallas), Santiago Rodriguez (NYCFC), Talles Magno (NYCFC), Facundo Torres (Orlando City), Julian Carranza (Philadelphia Union).

 

Prima di cominciare, è necessaria anche una piccola legenda per decifrare ciò che vedrete sul vostro schermo. Se il giocatore ha, accanto al suo nome, l’etichetta “(GA)” vuol dire che fa parte della Generation Adidas, il programma della MLS per i migliori giovani in uscita dal college, mentre se ha l’etichetta “(U22)” vuol dire allora che è uno dei massimo tre giocatori della franchigia parte della cosiddetta Under 22 Initiative, una regola introdotta nel 2021 dalla MLS che permette alle ventinove franchigie di acquistare giovani calciatori dall’estero per un prezzo del cartellino più alto senza che questo li costringa ad utilizzare uno slot da Designated Player, oppure di premiare lo sviluppo di alcuni homegrown meritevoli con un contratto più ricco ma tenendo basso il loro impatto sul salary cap. Un giocatore può rimanere parte della U22 Initiative fino alla stagione in cui compie venticinque anni, e sono eleggibili per questa designazione i giocatori provenienti dall’estero al loro primo contratto MLS, gli homegrown al loro primo o secondo contratto, o i giocatori provenienti dal SuperDraft al loro secondo contratto. Inoltre, in aggiunta al quadro generale, ogni squadra presenta un focus su tre giocatori specifici: il miglior talento della squadra, il giocatore che rispetto allo scorso anno è cresciuto maggiormente e uno sleeper, ovvero un nome interessante che magari rischia di passare sotto traccia e che si merita una maggiore attenzione.

 

Altri due dettagli importanti da tenere in considerazione sono il pentagono delle valutazioni e le tier dei calciatori. Il primo si spiega semplicemente: alle varie squadre viene assegnato un punteggio da 0 a 10 per ciascuna delle cinque categorie in cui si può suddividere il loro lavoro nel player development: gli homegrown (H) con un contratto in prima squadra, il reparto di scouting (S), la capacità di tirare fuori talento dal SuperDraft (C), la costruzione del loro roster in MLS Next Pro (NP) e il lavoro del loro settore giovanile (A). La particolarità che necessita di una spiegazione è che c’è una piccola differenza tra le categorie analizzate nel pentagono e le quattro in cui sono suddivisi i calciatori. La situazione si spiega con il fatto che ho suddiviso la “prima squadra” in “scouting” e “college” così da poter valutare separatamente due lati diversi di un’organizzazione, perché non tutte le squadre brave nello scouting conoscono bene il soccer NCAA e viceversa, e dare un unico voto ad entrambe rischiava di non dare un quadro completo del loro lavoro.

 

Per quel che riguarda le tier, semplicemente sono i diversi colori con cui sono segnati nell’elenco i calciatori. Le tier sono basate su quello che io credo essere il loro potenziale – e quindi prendetele con il proverbiale grain of salt – e si dividono in: colore rosso, Tyler Adams Tier (il livello più alto, giocatori con il potenziale per occupare un posto da titolare in squadre con ambizioni in uno dei campionati top 5), colore blu, Walker Zimmerman Tier (stelle della MLS, con aspirazioni per un contratto da DP oppure per un trasferimento in Europa, anche in una medio-alta classifica di una lega top 5), colore viola per la Dax McCarty Tier (veterani MLS con almeno quindici anni di carriera come elementi importanti di franchigie che ambiscono a vincere titoli), e infine la CJ Sapong Tier, di colore verde (giocatori con potenziale per una buona carriera in MLS, mai perni fissi di una squadra, girando il continente da franchigia e franchigia sempre comunque con un buon minutaggio). Completata l’introduzione, iniziamo con il countdown. La serie sarà divisa in tre episodi, il primo contenente le nove franchigie dalla 29° posizione alla 21°, e poi rispettivamente le squadre dalla 20° alla 11° nel secondo episodio e la top 10 nel terzo.

 

29 – Nashville SC

È normale che un expansion team ci metta un po’ a costruire un proprio settore giovanile, ma ci poteva stare attendersi qualcosa di diverso arrivati a questo punto dal vivaio di Nashville, che pure è sfortunata nell’occupare una zona del paese senza molta tradizione calcistica. Lo scouting in questi anni è stato semi-disastroso, e il SuperDraft potrebbe dare solo in questa stagione i primi frutti, con il classe ’99 Maher atteso al salto tra i titolari. Curiosa la scelta di creare un brand a parte per l’esordio in MLS Next Pro, con la seconda squadra di base a Huntsville, Alabama.

 

Miglior Talento – Tyler Freeman

Il paragone che gli rovinerà la carriera: Filip Forsberg

Cosa attendersi dal suo 2023: Un primo periodo di adattamento al nuovo livello, condito possibilmente da minuti dalla panchina e tanto spazio in Next Pro

 

Il classe 2003 cresciuto nel vivaio di Sporting Kansas City è, nonostante la giovane età, già un nomade del soccer, e quella in Tennessee è la sua terza fermata dopo il settore giovanile e la crescita in USL a Loudoun United. Autore di otto reti nello USL Championship 2022, Freeman è una prima punta mobile e sgusciante, dotata di buoni istinti in finalizzazione e di una tecnica di base sopra la media.

 

In crescita – Adem Sipic

Il paragone che gli rovinerà la carriera: Benjamin Sesko

Cosa attendersi dal suo 2023: Crescita con pazienza nel settore giovanile, alcuni primi scampoli con Huntsville

 

Come confermato anche dall’allenatore della prima squadra Gary Smith, se c’è qualcuno che può mettere il settore giovanile di Nashville sulla mappa, quello è Sipic. Centravanti di grande fisico, abile di testa ed eccellente nelle sponde, Sipic non è ancora passato professionista ma la sua firma sul contratto da homegrown sembra solo una questione di tempo.

 

Sleeper – Joey Skinner

Il paragone che gli rovinerà la carriera: Thomas Meunier

Cosa attendersi dal suo 2023: Tanta panchina, dare profondità alla squadra, imparare a stare tra i pro. La dura vita della pick al SuperDraft

 

L’undicesima pick da Clemson dell’ultimo SuperDraft è un terzino sinistro estremamente abile nel gioco aereo, dotato di buona stazza fisica e dalle notevoli propensioni offensive.

 

28 – Minnesota United

Nel giugno 2020, Minnesota United ha essenzialmente eliminato il proprio settore giovanile, cercando di mascherare i tagli dietro una facciata di un approccio innovativo che non aveva realmente una strategia di sviluppo alle spalle. Da quel momento, la franchigia si è ritrovata a dover rimettere in piedi la baracca pezzo per pezzo, fronteggiando inoltre l’addio di alcuni dei giovani più promettenti nella sua pipeline. Più interessante è stato, per forza di cose, l’utilizzo del draft, ma titolari importanti come Dayne St. Clair e Hassani Dotson sono troppo poco giovani per poter rientrare nella nostra analisi.

 

Miglior Talento – Bongokuhle Hlongwane

Il paragone che gli rovinerà la carriera: Kaoru Mitoma

Cosa attendersi dal suo 2023: Continuare a crescere e diventare irrinunciabile per Adrian Heath

 

Tutti amano Bongi, come viene ormai soprannominato, in Minnesota. L’esterno sudafricano ci ha messo un po’ ad imporsi, ma poi si è preso la scena grazie alla sua tecnica, il suo dribbling e la sua ricerca continua della giocata killer. Con la situazione di Emanuel Reynoso tutt’altro che decifrata, Hlongwane ha la possibilità di prendersi ancora più responsabilità creative in una squadra il cui sistema offensivo eliocentrico ha appena perso il suo sole.

 

In crescita – Prince Massaquoi

Il paragone che gli rovinerà la carriera: Mousa Dembelé

Cosa attendersi dal suo 2023: Ancora tanta tanta academy

 

Il disclaimer, che tornerà ancora più avanti, è che ovviamente stiamo parlando in casi come questo di poco più che bambini il cui prodotto finale è ancora, per certi versi, inimmaginabile. Per capirci, è probabile che il miglior terzino coetaneo di Massaquoi stia ancora giocando come ala. Non sappiamo dunque che giocatore possa diventare il prospetto di scuola Minnesota, ma è evidente che parliamo di un ragazzo che non ha particolari competitor nella sua fascia d’età. Tecnico e intelligente nonostante un fisico già da sophomore in high school, Massaquoi è eccellente nella progressione del pallone, creativo nella ricerca dell’ultimo passaggio, insomma, un atleta che è molto di più quello che la sua carrozzeria e gli stereotipi ad essa associata potrebbero far pensare.

 

Sleeper – Ryen Jiba

Il paragone che gli rovinerà la carriera: John Tolkin

Cosa attendersi dal suo 2023: Inizialmente molta panchina e prestiti in MLS Next Pro, con l’avanzare della stagione non è da escludere dimostri di poter passare al prossimo livello

 

Se non puoi batterli, allora comprali. Deve essere stato questo il ragionamento di Minnesota United quando hanno selezionato alla pick #19 il sud-sudanese Jiba, che è sì la pick più alta mai uscita da un Junior College – Salt Lake Community College – ma è anche e soprattutto il terzino sinistro che ha eliminato Minnesota dalla US Open Cup con Union Omaha. Proprio in Nebraska il classe 2001 ha iniziato la sua transizione in esterno di difesa, per sfruttarne il piede sinistro in costruzione e la sua capacità di passaggio sul gioco lungo.

 

27 – Portland Timbers

Quello dei Timbers è il peggior settore giovanile del paese e non sembra esserci alcun interesse da parte della proprietà nel migliorarlo. I Timbers hanno costruito le loro fortune su una conoscenza approfondita del mercato internazionale – quasi sempre comunque per giocatori esperti in grado di contribuire fin da subito – e una maestria nel navigare i cunicoli del salary cap.

 

Miglior Talento – Santiago Moreno

Il paragone che gli rovinerà la carriera: Una zanzara antropomorfa alla guida di una vespa

Cosa attendersi dal suo 2023: L’esplosione

 

Giocare contro Santiago Moreno è come schiaffeggiarsi appena si vede una parte di pelle un po’ più rossa in estate. È una rottura di cazzo spaventosa. Moreno pasteggia sulle palle 50-50 e la sua capacità di trasformarle nel giro di pochi millesimi in palle 100-0 – scusate il neologismo – è forse la cosa che lo distacca in maniera più significativa da qualsiasi altro prospetto offensivo in MLS. Anche situazioni di natura più ordinate gli si confanno, e la sua tecnica di tiro/passaggio è tanto limpida che ci si potrebbe specchiare.

 

In crescita – Selmir Miscic

Il paragone che gli rovinerà la carriera: Mike Magee

Cosa attendersi dal suo 2023: Migliorare i tre gol e sette assist in ventitré presenze con la seconda squadra

 

Una vittima di un settore giovanile come quello di Philadelphia che per qualche anno ha prodotto troppi professionisti rispetto a quelli che poteva realisticamente firmare per la prima squadra, Miscic ha da lì in poi iniziato un girovagare che lo ha portato prima in North Carolina e poi a Portland. Trequartista più come media di tutte le posizioni che occupa in campo, ancora non troppo carne né pesce, Miscic ha un buon senso del gol, possiede una tecnica interessante, e pure se nella peggiore squadra della scorsa MLS Next Pro ha raggiunto la doppia cifra di gol+assist per la prima volta nella sua giovane carriera, sfruttando al meglio quella che sembrava un po’ la chance della vita per rientrare nella traiettoria da futuro veterano MLS.

 

Sleeper – Maximo Nystrom

Il paragone che gli rovinerà la carriera: Pau Torres

Cosa attendersi dal suo 2023: Crescere nel settore giovanile, magari rivincere la Generation Adidas Cup, stavolta tra gli Under 17

 

Nystrom è la dimostrazione che anche i settori giovanili che lavorano meno bene e operano in zone non ricche di talento possono tirare fuori giocatori interessanti. Il classe 2007 è un punto fisso delle nazionali Under 15 statunitensi – e si prepara a svolgere lo stesso ruolo per l’Under 17 – e appartiene alla rara specie sempre a rischio estinzione dei difensori centrali di piede mancino. Proprio le sue capacità con i piedi rappresentano la principale attrattiva di questo insetto stecco della difesa, il Peter Crouch della linea a 4, eccellente in costruzione, capace di dettare i tempi, difensivamente aggressivo e sempre alla ricerca dell’anticipo.

 

26 – Vancouver Whitecaps

Alphonso Davies non fu vera gloria, almeno per quel che riguarda il lavoro fatto dalla franchigia canadese. Il picco del terzino sinistro del Bayern non è stato avvicinato né sembra essere avvicinabile in tempi brevi. C’è però un dettaglio che rischia di passare sotto silenzio: come uno dei settori giovanili più longevi della lega – esiste da ben prima dello sbarco in MLS – Vancouver ha prodotto – anche nel femminile – tanta quantità. Il livello dei talenti non è quasi mai esaltante, ma la storia ci insegna che gli Whitecaps sono in grado di far uscire uno o due veterani da quindici anni di MLS come dodicesimo uomo praticamente ad ogni generazione.

 

Miglior Talento – Pedro Vite

Il paragone che gli rovinerà la carriera: Azzedine Ounahi

Cosa attendersi dal suo 2023: Più continuità

 

Come apparentemente tre quarti della popolazione ecuadoriana arrivata alla maggiore età nel corso degli ultimi dieci anni, Pedro Vite è cresciuto nel vivaio dell’Independiente del Valle. E come molti prodotti del vivaio del club di Sangolqui, Vite è un giocatore con una grande comprensione del gioco, estremamente tecnico e preciso nei suoi passaggi, abbastanza strafottente da piantarti in faccia un colpo di tacco un po’ perché gli va di fare il bullo e un po’ perché in effetti è la giocata migliore da fare.

 

In crescita – Lowell Wright

Il paragone che gli rovinerà la carriera: Daryl Dike

Cosa attendersi dal suo 2023: Gol a manetta con la seconda squadra

 

Nel 2021, a diciotto anni, Lowell Wright si è imposto come uno dei nomi da seguire del calcio canadese con una stagione da sei reti in Canadian Premier League. Nel 2022 il nativo di Brampton si è guadagnato il trasferimento all’interno di un ambiente MLS, ma non in quella Toronto nel cui settore giovanile pure è cresciuto. Elite nella protezione del pallone e nel gioco spalle alla porta, specializzato nel gira-e-tira, Wright non è necessariamente altissimo ma ha degli ottimi movimenti in area che gli permettono di concludere anche nel gioco aereo.

 

Sleeper – Kamron Habibullah

Il paragone che gli rovinerà la carriera: Hatem Ben Arfa

Cosa attendersi dal suo 2023: Ottime cose in MLS Next Pro

 

Al contrario di quanto lasci immaginare il nome, il nativo di Tashkent non è un cantante R&B degli anni duemila, ma la risposta alla domanda “cosa potrebbe succedere se prendessimo il tipico stronzo da campetto che fa imbestialire chi gli gioca contro e allo stesso tempo i suoi tifosi e quelli avversari, quello arrogante anche solo nel modo in cui indossa i calzini ma per cui è estremamente facile prendersi una cotta leggendaria e gli dessimo il passaporto della nazione il cui stereotipo è l’estrema gentilezza e la cortesia quasi intollerabile dei suoi abitanti?”. Dopo tante promesse, la carriera di Habibullah ha incontrato un po’ di difficoltà quando il suo prestito in Canadian Premier League dello scorso anno non ha avuto particolare successo. Visto anche il salvagente offertogli dalla MLS Next Pro, ha di fronte a se una bella chance per rimettere in piedi la sua crescita.

 

25 – CF Montreal

Nelle immortali parole di Tobias Funke, quest’anno Montreal ha avuto una fire sale. La squadra si ritrova dunque a partire un po’ da zero e con tante eredità pesantissime da sostituire. Come vedrete, questa situazione coinvolge direttamente alcuni dei suoi giovani più promettenti.

 

Miglior Talento – George Campbell

Il paragone che gli rovinerà la carriera: Miles Robinson

Cosa attendersi dal suo 2023: Una stagione da borderline Best XI

 

Il prodotto del vivaio di Atlanta è forse l’acquisizione principale della off-season di Montreal. Dopo aver speso anni a fare prima da understudy di Miles Robinson, poi a diventarne compagno di reparto e poi a doverlo sostituire in seguito all’infortunio che ha tolto a quest’ultimo la possibilità di andare al mondiale da protagonista, Campbell arriva in una squadra in cui è considerato la stella di un reparto, il giocatore più importante per i destini della sua formazione. Difensore abile in impostazione ma anche estremamente fisico nei duelli individuali, il classe 2002 è forse il nome più indicato a continuare il flusso di prospetti di passaggio da Montreal verso l’Europa.

 

In crescita – Matko Miljevic

Il paragone che gli rovinerà la carriera: Djordje Mihailovic

Cosa attendersi dal suo 2023: Prendersi il ruolo e le responsabilità che lo scorso anno erano di Djordje Mihailovic

 

Wilfried Nancy ha cambiato completamente la traiettoria del nuovo giocatore dell’AZ Alkmaar spostandolo più vicino alla porta e con responsabilità da finalizzatore. Miljevic come quel tipo di giocatore ci è nato, e porta ad un nuovo allenatore con pure idee molto diverse dal tecnico dei Columbus Crew un grilletto facile per il tiro, giocate da rifinitore e una predilezione per la giocata rischiosa che sembra fatta apposta per un allenatore come Hernan Losada.

 

Sleeper – Rida Zouhir

Il paragone che gli rovinerà la carriera: Ismael Koné

Cosa attendersi dal suo 2023: Una presenza fissa nelle rotazioni di Hernan Losada

 

Il paragone con il nuovo acquisto del Watford non è dovuto solamente al tipo di giocatore che è il classe 2003. Rida Zouhir sarebbe dovuto già essere l’Ismael Koné di Montreal lo scorso anno, e proprio le sue difficoltà ad imporsi nel sistema di Wilfried Nancy hanno lanciato la carriera del calciatore di origini ivoriane, che in pochi mesi è passato dal non aver mai giocato professionista ai mondiali con il Canada. Giocatore estremamente attivo nei dintorni del pallone, Zouhir ha una grande capacità di posizionarsi e di offrire linee di passaggio ai compagni, eccelle nell’arte dello scanning ed è una forza calmante all’interno del sistema. Non è necessariamente il giocatore da ultimo passaggio, ma può essere un ingranaggio fondamentale nella risalita del pallone.

 

24 – Columbus Crew

I Columbus Crew 2 si sono laureati campioni inaugurali della MLS Next Pro nel momento giusto. Il cambio in panchina con l’arrivo di Wilfried Nancy ha dato a tutti i giocatori a roster la possibilità di ripartire da zero, senza una reputazione alle spalle. Questo può essere d’aiuto per alcuni dei pilastri della seconda squadra che possono, sull’onda di una stagione eccezionale, prendersi la titolarità di una squadra con grandi ambizioni – chiedere al classe 1999 Mo Farsi, che non è più Under 23 ma che si è preso la fascia destra dei Crew.

 

Miglior Talento – Owen Presthus

Il paragone che gli rovinerà la carriera: Harry Houdini durante uno dei suoi numeri di escapologia

Cosa attendersi dal suo 2023: Un passaggio in pianta stabile in MLS Next Pro

 

Difendere su Owen Presthus deve essere come trovarsi in mezzo alla scena del gioco delle tre carte in Febbre da cavallo: un eterno rimbalzo tra il “ah-ah! Ti ho fregato!” e il “cazzo mi ha fregato lui”. Presthus ha gambe velocissime e il suo passaggio dalla stasi del dribbling alla dinamicità dello sprint è simile a quello di una pallina di gomma. Se questa fosse una classifica di giocatori divertenti da vedere, è fuori di dubbio che staremmo parlando di uno dei primissimi della lista. Resta da capire quando – mi rifiuto di credere che a questo punto ci sia un “se” – arriverà l’offerta per il contratto da homegrown. Il ragazzo sembra pronto e, incidentalmente, particolarmente adatto per farsi strada sotto Wilfried Nancy.

 

In crescita – Jacen Russell-Rowe

Il paragone che gli rovinerà la carriera: Anastasios Douvikas

Cosa attendersi dal suo 2023: Il posto dietro a Cucho Hernandez nelle rotazioni in attacco

 

La prima grande storia di successo della MLS Next Pro è quella di questo prodotto del vivaio di Toronto FC che dopo un periodo all’università di Maryland ha messo a ferro e fuoco le difese della minor league MLS guadagnandosi un contratto con la prima squadra sulla scorta di ventuno gol in diciannove partite. Al suo esordio, proprio contro la squadra dal cui settore giovanile è uscito, Russell-Rowe ha firmato i suoi primi due assist al piano di sopra. Il classe 2002 è un finalizzatore crudele, rapido nel trovare la via del tiro e nel coordinarsi, agile e slanciato, fisicamente completo senza mai risultare straordinario, un giocatore le cui linee di forza tendono sempre e inesorabilmente verso la porta avversaria.

 

Sleeper – Zion Scarlett

Il paragone che gli rovinerà la carriera: Victor Gyokeres, ma mancino

Cosa attendersi dal suo 2023: La trasformazione nel nuovo Jacen Russell-Rowe

 

Con quasi un metro e novanta d’altezza potreste essere scusati, come per il centravanti del Coventry, se nella vostra mente girassero solamente immagini di centravanti boa utili solo per fare la sponda e infilzare bordate di testa. Ma, come nel caso di Gyokeres, Scarlett è un giocatore ben più mobile, dotato di una buona tecnica con entrambi i piedi, che sa ricevere il pallone in zona arretrata e possiede sia buone doti nei passaggi che un gran tiro dalla distanza. Si direbbe che è un centravanti moderno, se non fosse che la parola acquisisce sempre meno senso con ogni nuovo utilizzo che se ne fa. Scarlett può operare su tutto il fronte d’attacco e dialogare con una seconda punta, più o meno con gli stessi movimenti che in prima squadra Nancy ha portato nel repertorio di Cucho Hernandez così da permettergli di duettare con Lucas Zelarayan.

 

23 – Toronto FC

Nei pressi della metropoli canadese siede la capitale calcistica canadese, quella Brampton che ha prodotto gran parte della nuova generazione del calcio canadese, da Kadeisha Buchanan a Jonathan Osorio a Cyle Larin. Se Toronto è solo qui in classifica è perché lo hanno scelto loro, andando all-in su una squadra che possa, nelle loro idee, competere per la MLS Cup, alzando sensibilmente l’età media e liberandosi con forse troppa fretta di alcuni dei suoi maggiori talenti – le cessioni di Nelson, Shaffelburg e Priso gridano vendetta.

 

Miglior Talento – Jahkeele Marshall-Rutty

Il paragone che gli rovinerà la carriera: Alphonso Davies

Cosa attendersi dal suo 2023: Minuti, minuti, minuti. E possibilmente quel po’ di produzione che ci distolga dal fatto che lo scorso anno, causa infortuni, la sua crescita si è arenata

 

Il paragone – molto pigro, per la verità – non lo faccio io, ma è già quello con cui Toronto si sta approcciando alla sua crescita, iniziando la sua trasformazione in terzino per aumentarne il mercato in Europa. Parlando sinceramente, non so se questo tipo di transizione sia corretto per lui. È vero che parliamo di un ragazzo che oltre alle classiche caratteristiche da ala possiede anche ottimi istinti nei ripiegamenti difensivi, ma è anche vero che quando c’è stata una storia molto di successo come quella dell’ex Vancouver il rischio di ritenere la formula che ha funzionato per lui quella corretta per lo sviluppo di tutto un certo tipo di prospetti è molto alto. La buona notizia per lui, però, nonostante la squadra abbia abbandonato il progetto delle due timeline, è che pur non partendo titolare è la prima riserva in entrambi i ruoli sulla fascia destra nello scacchiere di Bob Bradley.

 

In crescita – Hugo Mbongue

Il paragone che gli rovinerà la carriera: Brandon Vazquez

Cosa attendersi dal suo 2023: Minuti dalla panchina e spazio nelle giornate di turnover

 

Il fratello minore di Ralph Priso è il classico caro vecchio bomber, che eccelle per movimenti in area di rigore e per la capacità di farsi trovare sempre in posizioni eccellenti per segnare. Anche per quel che riguarda il giocare senza mirare alla porta, comunque, Mbongue non è un pezzo di legno, e anzi lo scorso anno ha raccolto più assist che gol – sei a quattro – in MLS Next Pro. Con TFC sottile in ogni reparto ma particolarmente in attacco – Diomande ha una storia di grossa fragilità fisica e la franchigia ha iniziato a rimpiangere l’aumento di stipendio che ha dato ad Akinola il giorno stesso in cui glielo ha offerto, perché altrimenti non starebbe cercando disperatamente un partner per una trade – è possibile che già quest’anno si apra una finestra per vedere la crescita del classe 2004.

 

Sleeper – Adam Pearlman

Il paragone che gli rovinerà la carriera: Tim Ream

Cosa attendersi dal suo 2023: I primi scampoli di partita in MLS

 

Credo che sia possibile affermare, incrociando il livello delle prestazioni e l’anno scritto sulla carta d’identità – che in un campionato giovanile è comunque un fattore – che Adam Pearlman sia stato il miglior difensore centrale della scorsa MLS Next Pro. Il prodotto del vivaio di Toronto ha messo in piedi prestazioni da leader difensivo di una delle migliori squadre della lega, arrivata ad un tempo supplementare contro i futuri campioni dalla finale per il titolo. Giocatore freddo come un tiratore scelto, Pearlman gioca sempre a testa alta, possiede una buona tecnica e non disdegna una o due sortite offensive ogni tanto. Se Bob Bradley volesse facilitarne l’integrazione in prima squadra, certo avrebbe vita facile con un leader esperto come Matt Hedges a fare da chioccia.

 

22 – Los Angeles Galaxy

I Los Angeles Galaxy avrebbero la materia prima necessaria per costruire uno dei settori giovanili migliori non solo degli Stati Uniti, ma del mondo, ovvero un bacino d’utenza ricco di migliaia di adolescenti invasati per il pallone. Eppure, negli anni la disfunzionalità ad ogni livello della franchigia – la stessa contro cui stanno protestando i tifosi – ha portato molti prodotti del vivaio a scegliere altri lidi per l’esordio tra i pro, e allo stesso tempo non ha aiutato quelli rimasti ad imporsi in prima squadra. Quello che non manca però sono i prospetti interessanti, ma più che altro perché il già citato bacino da cui i Galaxy è a loro disposizione quasi esclusiva – con la sola concorrenza dei rivali cittadini.

 

Miglior Talento – Lucas Calegari

Il paragone che gli rovinerà la carriera: Dani Alves

Cosa attendersi dal suo 2023: Essere uno dei migliori terzini della MLS

 

Chiamato a sostituire quello che ormai era diventato uno dei veterani del reparto come il quasi coetaneo Julian Araujo, Calegari è un terzino rapido, creativo, molto aggressivo e adatto a recuperare il pallone in zone avanzate del campo grazie al suo pressing, che ama le lunghe corse palla al piede sulla fascia e che mostra buona tecnica nei cross. Al Fluminense il classe 2002 ha spesso giocato anche in posizioni più centrali o anche direttamente sulla fascia opposta, dimostrando una grande versatilità e un alto livello tecnico.

 

In crescita – Jalen Neal

Il paragone che gli rovinerà la carriera: Andreas Christensen

Cosa attendersi dal suo 2023: Confermare i buoni segnali fatti intravedere in seguito al suo esordio

 

Che questo fosse l’anno giusto per vedere Jalen Neal con costanza in prima squadra era ormai scontato. Il centrale classe 2003 ha esordito in nazionale maggiore prima ancora di esordire da professionista in MLS. Che sia dalla nazionale o dal suo allenatore a livello di club, le recensioni positive non si contano per questo difensore centrale dotato di grandi capacità di leadership, sempre molto vocale nel guidare la linea, calmo e controllato nel modo in cui gestisce il pallone, lo tocca, lo utilizza per far avanzare la manovra. In questo primo scorcio di MLS i segnali sono stati incredibilmente positivi. Che sia l’inizio di una grande stagione che lo porterà in Europa?

 

Sleeper – Alex Alcala

Il paragone che gli rovinerà la carriera: Xavi Simons

Cosa attendersi dal suo 2023: Far capire ai Galaxy che in seconda squadra è un uomo tra i ragazzini

 

Come il giocatore del PSV, i suoi video da ragazzino lo avevano reso virale in tutto il mondo. Addirittura qualche anno fa è uscito un video comparativo dei due. A differenza di Simons, però, Alcala deve ancora esordire in prima squadra, e, oltre alla leggera differenza d’età in favore dell’attuale capocannoniere dell’Eredivisie, è facile capire perché. Per quanto divertente ed esaltante sia vederlo giocare in campo e per quanto alcuni estremisti ritengano che la tecnica nel calcio sia in grado di superare qualsiasi ostacolo fisico, infatti, una cosa è far sembrare scemi adolescenti, per quanto grandi e grossi possano essere, nelle categorie giovanili, e una cosa è provare a fare la stessa cosa contro atleti professionisti esperti che sono veloci e agili quanto te o comunque poco meno di te, ma che al contrario potrebbero fisicamente sembrare i tuoi genitori. I lampi sono abbacinanti, ma a maggior ragione se il tuo stile di gioco è particolarmente ambizioso e arrogante, bisogna essere in grado di saperne portare il peso sulle spalle, ed è solo questo che, al momento, limita il suo spazio tra i pro.

 

21 – St. Louis City SC

La storia del calcio locale ce lo insegna: Saint Louis è uno degli hotbed calcistici degli Stati Uniti. E la dirigenza, pure composta da elementi con grandi esperienze fuori dagli Stati Uniti, non ha mancato di rimarcare e apprezzare questa tradizione. Durante gli anni che hanno preceduto l’esordio della franchigia, il direttore sportivo Lutz Pfannenstiel in persona ha girato la città di liceo in liceo per guardare i migliori talenti locali in un ambiente come quello del calcio scolastico troppo poco frequentato e spesso dimenticato dalle moderne academy. Non dovrebbe dunque sorprendere sapere che la nuova arrivata in MLS può già godere di uno dei settori giovanili più profondi a livello di talento grazie allo sviluppo di alto livello offerto dai vari club cittadini da cui provengono i ragazzi nella pipeline della franchigia. Per tutto il resto che potrebbe portarli più in alto in classifica, dall’integrazione in prima squadra allo scouting del college e internazionale, è ancora presto per parlare, visto che parliamo di un expansion team.

 

Miglior Talento – Caden Glover

Il paragone che gli rovinerà la carriera: Erling Haaland

Cosa attendersi dal suo 2023: Tanti passaggi in seconda squadra

 

Sì, lo so, il paragone è pesante. Ma d’altronde è specificato fin dalla definizione che alcuni di questi paragoni potrebbero risultare eccessivi, è un po’ la ragione stessa per la loro esistenza. Semmai, dovrebbero essere degni di reprimenda i paragoni più “normali”, perché non rientrano nello spirito dell’iniziativa. Comunque, dicevamo? Ah sì, Caden Glover: il primo homegrown nella storia di St. Louis City SCè un attaccante con un appetito famelico per la porta, in possesso di un controllo orientato da far paura che, come una bussola, sembra sempre puntare alla porta, il cui fisico imponente non ne danneggia la coordinazione in spazi stretti.

 

In crescita – Anthony Faupel

Il paragone che gli rovinerà la carriera: Un personaggio di Holly e Benji che calcia il pallone molto forte in avanti e va a riprenderlo dopo aver superato l’avversario

Cosa attendersi dal suo 2023: Un contratto da homegrown, o altrimenti una stagione o due di maturazione a livello NCAA

 

Fino ad ora, nel calcio giovanile, la velocità di Anthony Faupel è stata un cheat code. È dunque legittimo aspettarsi qualche difficoltà d’adattamento a livelli più alti, ma è difficile pensare che si stia parlando di un giocatore che, a qualsiasi livello possa arrivare, potrebbe non avere la velocità come uno dei suoi punti di forza. La sua velocità supersonica lo rende anche utile in fase difensiva, dove ha una grinta e uno spirito di sacrificio che gli permettono di fare ripiegamenti e di tranciare gli avversari con contrasti durissimi ma corretti ed uscirne con il pallone tra i piedi, caratteristica che si vede poche volte tra i giocatori che potrebbero benissimo sopravvivere solo del loro attacco – a me viene in mente solo Kvaratskhelia, anche se ovviamente questa non è la caratteristica più visibile del georgiano. Sembra nato per giocare l’Energy Drink Soccer che, pure se in maniera calmierata, viene applicato dall’ex Red Bull Bradley Carnell con la prima squadra.

 

Sleeper – Isak Jensen

Il paragone che gli rovinerà la carriera: Gustav Isaksen

Cosa attendersi dal suo 2023: L’esordio in prima squadra e magari un minutaggio più consistente in MLS Next Pro

 

Quando parliamo del danese classe 2003 cresciuto nel vivaio del SondersjyskE stiamo parlando di un progetto a lungo termine della franchigia guidata da Lutz Pfannenstiel. Un esterno tecnico, elegante nonostante l’altezza, con una grande tecnica di tiro e un buon dribbling che però ha visto molto poco il campo la scorsa stagione in MLS Next Pro. La maturazione sarà lunga e perseguita con calma, ma il potenziale è forse il più intrigante a disposizione della franchigia.

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