It’s Called Soccer – s05ep01

Con il ritorno della MLS torna anche, per la sua quinta stagione, It’s Called Soccer, l’unica rubrica che riepiloga tutto quanto di più interessante successo nel mondo del soccer statunitense ogni settimana, con una puntualità di cui vorrei vantarmi ma che non posso esaltare dal momento che – a causa della neve che ha posticipato Portland-Sporting Kansas City – la prima puntata esce di martedì, contrariamente alla classica data da segnarsi sul calendario del lunedì. Passiamo al calcio. È stata una settimana storica. La prima dell’accordo decennale tra MLS e Apple che ha dato origine al Season Pass. Doveva anche essere la settimana del derby di Los Angeles al Rose Bowl ma, come vedremo, non è stato così. Iniziamo subito la nuova stagione.

 

Il prospetto della settimana

 

Oggi nessun nome per questa rubrica, e per le primissime puntate non comparirà. Come abbiamo visto lo scorso anno, questa categoria è dedicata ai migliori giovani nelle squadre di sviluppo della MLS e dunque, fino all’inizio della prossima MLS Next Pro, è impossibile avere qualcosa di cui discutere. Ma era giusto ricordare la sua presenza.

 

Il talento della settimana

 

Theodore Ku-DiPietro

 

Allo scadere il classe ’02 Theodore Ku-DiPietro ha segnato il gol della vittoria per DC United, rivitalizzando un ambiente che sembra tra quelli più pronti a far raccogliere fin da subito molti minuti ai giovani del vivaio – con lui in campo il ’06 Akinmboni e il ’05 Fletcher, autore di un gran tocco su questo gol. E ci ha regalato anche una grande immagine.

 

vibe check

Nuova rubrica, quindi bisogna spiegarla. Il principio è semplice. Sono una sorta di power ranking, solo per chi non ha la pazienza e lo spazio di farlo per tutte le squadre e senza una vera e propria classifica – e quindi, direste voi, non sono power rankings, e avreste… ragione, ma questa rubrica è meglio di un power rankings. Ci sono dunque solo tre entità che stanno attraversando un periodo particolarmente positivo e tre che ne stanno attraversando uno più negativo. A spiegare la situazione delle rispettive entità ci saranno delle gif/citazioni/meme tutte legate da un unico filo conduttore. Nella mia mente questo filo dovrebbe essere la sitcom Community, ma sono scettico sulla mia capacità di reggere il ritmo per trenta o più settimane, quindi mi tengo la facoltà di cambiare tema ogni tanto.

 

immaculate vibes

Philadelphia Union

 

La squadra di Jim Curtin è partita ad una velocità stratosferica. Sono i grandi favoriti di questa MLS 2023, ma forse neanche il più ottimista dei loro tifosi poteva aspettarsi fin da subito queste prestazioni contro una comunque buona Columbus.

 

St. Louis City

 

Avevamo tutti sottovalutato l’expansion team? Sicuramente è presto per dirlo, ma certo è che questa franchigia si è regalata una prima settimana in MLS da sogno, raccogliendo subito il primo scalpo importante della loro storia.

 

Jordan Morris

https://twitter.com/darkestimeline/status/1491912825324945411

 

Due gol e una prestazione degna della sua stagione da candidato MVP. Dopo il secondo infortunio al crociato il nativo di Seattle sembra aver ritrovato quel livello di dominio fisico che ne aveva segnato l’ascesa.

 

vibes off

Colorado Rapids

 

Sicuramente è ancora presto per gridare al disastro e all’ennesima stagione buttata, ma una fanbase storicamente provata dalla non costante eccezionalità della sua squadra non deve aver vissuto esattamente in maniera gioiosa una sconfitta del genere.

 

Toronto

 

Ancora prima della sconfitta – e delle mancanze tattiche che avevano plagiato il primo anno dell’era Bradley – è l’infortunio di Insigne a preoccupare: Toronto ha un primo undici eccezionale, ma ha anche una panchina cortissima e soprattutto un’età media molto alta. Non il tipo di squadra che può permettersi problemi ad una delle proprie stelle.

 

New York City

 

Long story short: Talles Magno non è un numero 9, chiunque gioca sulla fascia al suo posto non è Talles Magno e, insomma, serve necessariamente un giocatore che il centravanti, di qualunque tipo esso possa essere, lo faccia per professione.

 

Gli award della settimana

 

Premio Hakan Calhanoglu per feud con la tua ex tifoseria a Heber

 

Ok volersi ingraziare i nuovi tifosi, e va bene anche che l’addio da NYCFC potrebbe non essere stato dei migliori, ma, insomma, di solito si usa più diplomazia per certe cose.

 

Premio Mike Blowers per predizione fortunata a Blake Price

 

Ok, il telecronista del MLS Season Pass ha inserito meno dettagli nella sua previsione, che quindi è meno esaltante e sorprendente, ma comunque un tempismo del genere è sempre apprezzato.

 

Premio Those Are Balls per gol di bacino a Sergiy Kryvtsov

 

Detto anche il gol del Gioco con la palla Maya, per non usare termini più volgari e paragoni meno altisonanti.

 

Locura Rankings

 

5 – Taylor Twellman ci regala il primo meme della stagione

 

E ad un personaggio così legato alla storia calcistica di Saint Louis questo eccesso di parzialità glielo possiamo pure perdonare

 

4 – Non tutti ad Austin sono felici che piovano birre

 

Quando non hai fatto le dovute ricerche su cosa voglia dire stare in curva

 

3 – Walker Zimmerman ha esultato cantando Johnny Cash

 

Non c’è modo migliore per inaugurare la stagione MLS e la nuova maglia di Nashville dedicata al Man in Black.

 

2 – Il clapback di Andrew Gutman

 

Atleti, per favore, questi tweet fateli più spesso perché sono divertentissimi

 

1 – L’errore di Kipp Keller

 

C’è chi ha voluto dare la colpa dell’errore ad una scorrettezza di Stroud che avrebbe chiamato il pallone. Chi invece sottolinea il fatto che i due erano compagni di squadra e Keller potrebbe semplicemente essersi confuso. Altri, i complottisti, sottolineano che Keller è nato a Saint Louis ed è un prodotto di SLU. Malelingue che però, visto che il ragazzo già sta vivendo un momento difficile, ci sentiamo di smentire.

 

Premio della critica alla partita ubriaca della settimana

 

Austin – St. Louis City

 

Prima vittoria nella storia dell’expansion team in trasferta in uno dei campi più difficili della lega, in controrimonta, con un gol pazzesco e almeno uno da hall of shame. Praticamente questa partita è come il tizio finlandese che vedete al bancone del bar ubriaco già alle dieci di mattina.

 

La playlist della settimana

Anche questa rubrica è una novità, quindi necessita di una spiegazione, ma sarà breve perché lo scopo è auto-evidente: ogni settimana dedicherò cinque/sei canzoni ad un’entità del mondo calcistico statunitense che possano aiutare a supportare emozionalmente il weekend appena terminato.

 

Per i tifosi di Los Angeles senza El Trafico

El Trafico al Rose Bowl doveva essere il grande lancio della MLS 4.0, quella con i $oldi di Apple. Poi però il mondo ha deciso di ricordarci che il modo in cui lo stiamo trattando non gli va bene mica e ha mandato in California la prima allerta tempesta dal 1989. Mentre la pioggia però scende sulle finestre di casa e noi facciamo finta siano di pioggia anche quelle gocce che ci scivolano sulla guancia è il caso di straziarsi il cuore con break-up song e ballate tristi. Olivia Rodrigo ti fa urlare a squarciagola, Zach Bryan e Kate Gregson-McLeod ti lasciano senza fiato, Robyn ti fa ballare ma siccome quando sei triste devi veramente buttarti dentro nella sofferenza non si può non concludere affogandosi nel riverbero di Tananai.

 

La domanda (e forse la risposta) della settimana

 

Come distinguere i capelli di Adalberto Carrasquilla da quelli di Ivan Franco?

 

Adalberto Carrasquilla

Ivan Franco

Il panamense indossa una fascia per i capelli, e quindi i suoi ricci svettano all’insù come elettrificati. Il barbiere, insomma, è lo stesso di Memo Ochoa. I boccoli del paraguayano sono perfetti cilindri che sembrano usciti da una pasticceria siciliana specializzata in cannoli. Quelli di Carrasquilla sono più castani, quelli di Franco neri come la liquirizia.

 

L’MVP della settimana

 

Thiago Almada

 

Nel caso qualcuno avesse bisogno di spiegazioni sul perché il ventunenne di Fuerte Apache sia stato giudicato degno di far parte della nazionale argentina poi laureatasi campione del mondo. Clutch come prime Iso-Joe, per rimanere con un eroe locale, Thiago Almada ha già messo il marchio sulla stagione 2023. Occhio che quest’anno potrebbe vincere l’MVP per manifesta superiorità, oppure non poterlo fare perché ceduto in estate.

 

L’MVP romantico della settimana

 

Gli omaggi nelle sale stampa di tutto il paese per Grant Wahl

 

Un gigante dello sport in quella parte di mondo.

 

La parata della settimana

 

Il Pulpo Gallese ci mette la faccia

 

A volte il segreto di un grande portiere è anche solo la sua capacità di farsi gigantesco davanti agli avversari che colpiscono a botta sicura.

 

Il gol più noioso della settimana

 

Il rigore di Facundo Torres

 

Già il rigore ti toglie un’infinità di punti. Poi è pure su un fallo di mano che, insomma, diciamo che è rivedibile per non dire che ti fa chiedere se non sia il caso di punire i falli di mano in area con una punizione di seconda. Inoltre è anche l’unico gol della partita. YAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAWWWWWWWWWWNNNNNNNNNN. Non credo che sarà battibile in questo 2023.

 

I migliori gol della settimana

 

“Ehi, straniero, stai molto in questa città”

 

Lo sceriffo Driussi da il benvenuto alla nuovissima franchigia MLS.

 

Benvenuto in MLS, Mateusz Klich!

 

Al di là del solito breakdown di Toronto che non sa ruotare con la necessaria rapidità in caso di palle perse, comunque poi arrivati lì decidere di tirare e segnare non è una cosa così semplice.

 

Ne ho dovuto scegliere solo uno di Thiago Almada

 

E, di base, tra una punizione ed un tiro che è praticamente una punizione ma con la pressione aggiunta dell’assenza di distanza minima e di una situazione da fermo prestabilita scelgo quest’ultimo.

 

I migliori assist della settimana

 

Joaquin Torres è il nuovo Ilsinho

 

Con il brasiliano, Philly aveva un dribbly boi da mandare in campo con le difese avversarie stanche per farlo pasteggiare su dei difensori ansimanti, ma magari, all’epoca, ancora non aveva una squadra in grado di competere su tutti i fronti. Poi ha avuto la squadra, ma niente più Ilsinho. Con l’argentino ex Montreal si rinfresca la tradizione di dribbly boi al servizio di Jim Curtin, e così gli Union fanno ancora più paura.

 

L’entry pass di Barreal

 

È quel tipo di giocata che sembra semplice e logica ma che è tutt’altro che banale o priva di complessità.

 

Jefferson Savarino aiuta Damir Kreilach a risvegliarsi

 

Dopo un anno tormentato dagli infortuni il croato torna a segnare grazie ad un gran numero del collega DP venezuelano, che semina il panico tra la difesa di Vancouver facendola collassare abbastanza da permettere a Kreilach di trovare lo spazio per la conclusione.

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