Giovani talenti in Europa: la MLS non è una lega per pensionati
C’era una volta, nemmeno troppo lontana nel tempo, che la MLS veniva etichettata come “Retirement League“, un campionato dove letteralmente i calciatori andavano a guadagnarsi la pensione. David Beckham, anche se quello fu un caso particolare, Thierry Henry ma anche Ricardo Kakà o Pirlo per fare nome più cari al tifoso italiano. Bene, da anni ormai non lo è più, anzi.
Da Miguel Almiron al Newcastle in poi, cifra record per un trasferimento dalla MLS verso l’estero, il campionato nordamericano è diventato sempre più influente nel mercato e, Serie A a parte, i dirigenti dei più grandi club d’Europa lo attenzionano particolarmente.
Non solo affari, ma giovani di talento che attraverso la MLS riescono ad avere quella visibilità globale che nemmeno il Sudamerica garantirebbe e che, confermandosi in campo, portano al grande salto. A questo vanno aggiunti i primi prodotti dei settori giovanili con Philadelphia leader del settore: i fratelli Aaronson ne sono l’esempio lampante.
Mercato gennaio 2023: la MLS vende i propri talenti
Almiron, Barco (andata male), Brenner e molti altri. La Major League Soccer è diventata un campionato appetibile per i più giovani e i numeri, ancora una volta, danno ragione alla gestione della lega.
Nella sola finestra di mercato invernale 2023 sono tantissimi i giocatori che si sono trasferiti in Europa arricchendo le proprie società e la MLS stessa.
- Jhon Duran (a, 19 anni) – da Chicago Fire ad Aston Villa – 18 milioni (dollari)
- Gaga Slonina (p, 18) – da Chicago Fire a Chelsea – 15 milioni
- Ismael Kone (c, 20) – da Montreal a Watford – 8 milioni
- Djordje Mihajlovic (c, 24) – da Montreal ad AZ – 6 milioni
- Paxten Aaronson (c, 19) – da Philadelphia a Eintracht Francoforte – 4 milioni
- Alistair Johnston (d, 24) – da Montreal a Celtic – 3,5 milioni
Chicago Fire e Cf Montreal sugli scudi
La questione particolare del mercato in MLS, specialmente in uscita verso l’Europa, è che il talento è riconosciuto a ogni livello e gli scout delle grandi società di Premier League e Bundesliga in primis, guardano tutte le squadre a prescindere dai risultati.
Non è un caso dunque che una delle peggiore franchigie della stagione 2022, i Chicago Fire, sia quella da cui in Europa hanno attinto di più garantendo affari per 37 milioni di dollari alla MLS. Duran all’Aston Villa e Slonina al Chelsea.
Due teenagers venduti a caro prezzo e che, secondo i modelli di ragionamento italiani, avrebbero dovuto fare carte false per essere ceduti. Non è così, può confermarlo anche CF Montreal che non fa affari col Bologna, se non di basso rango economico e tecnico, preferendo parlare con società più evolute.
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