Tra i pali della MLS Cup 2022

Anche quest’anno siamo arrivati al gran Finale della stagione MLS, in anticipo rispetto al solito per lasciar spazio ai Mondiali che si disputeranno tra poche settimane in Qatar.

I playoff hanno decretato le due contendenti, con risultati che hanno rispettato i pronostici derivanti dalla regular season; infatti si sono qualificate alla finalissima le due squadre con il miglior seed delle due conference: Los Angeles FC, vincitrice del Supporters’ Shield (e della Western Conference) e i Philadelphia Union, vincitori della Eastern Conference e ormai stabilmente tra le migliori squadre Mls. Le due franchigie hanno compiuto percorsi diversi, basti pensare che LAFC lo scorso anno non si è qualificata per i playoff, mentre Philadelphia, nel 2021, è arrivata alle porte della finale, battuta dai futuri campioni di New York City FC e dal Covid-19 (la partita è stata condizionata dal focolaio che ha colpito la squadra della Pennsylvania, costretta a schierare moltissime riserve.

Philadelphia Union: Andre Blake

Anche i due portieri hanno storie diverse all’interno delle rispettive squadre. Partiamo da Andre Blake, estremo difensore degli Union, Il giamaicano è stato selezionato alla prima scelta assoluta del Super Draft 2014 dagli stessi Union, a seguito di una trade con DC United, con una mossa abbastanza a sorpresa non tanto per il talento di Blake, ma in quanto solo tre anni prima era stato selezionato, sempre al primo giro del Draft, Zack MacMath, giovane di prospettiva che dopo una stagione alle spalle di Faryd Mondragon, era diventato il portiere titolare degli Union. Per complicare ulteriormente la situazione, Philadelphia decide di acquistare Rhais M’Bolhi, portiere dell’Algeria al mondiale 2014, addirittura come Designated Player.

Anche la stagione 2015 inizia male per Blake, che dopo la partenza di MacMath è il vice M’Bolhi, ma in pre-season si infortuna a un ginocchio aprendo la strada a una valzer tra i pali che vede alternarsi il portiere algerino, rilasciato dopo una serie di prestazioni deludenti, il “ragazzo di casa” John McCarthy e il portiere proveniente dalla Nasl Brian Sylvestre. In estate arriva la svolta, con Andre ristabilito e finalmente pronto a prendersi i gradi da titolare per non lasciarli più.

Già nel 2016 arriva la prima affermazione nel premio Goalkeeper of the Year, secondo giamaicano, dopo i due successi di Donovan Ricketts (2010 ai Los Angeles Galaxy e 2013 ai Portland Timbers) a vincere il premio, seguito dai successi del 2020 e 2022, primo portiere nella storia della MLS ad aggiudicarsi tre volte l’ambito riconoscimento.

Con l’avvento di Blake tra i pali sono inoltre migliorati i risultati degli Union come squadra, in quanto ad esclusione del 2017, la squadra di Philadelphia si è sempre qualificata ai playoff, vincendo inoltre il  Supporters’ Shield nel 2020 e arrivandoci vicino anche quest’anno.

In questi Playoff il portiere giamaicano ha dato il suo importante contributo, in particolare nella finale di conference, dove con una parata strepitosa ha impedito il raddoppio di NYCFC dando il via alla rimonta della squadra di coach Jim Curtin.

In campo internazionale Blake è il portiere titolare della Giamaica, con la quale è arrivato alla finale della Gold Cup 2017, persa contro gli USA, torneo in cui è stato eletto miglior portiere. Nel 2019 invece il percorso dei Raggae Boyz si è interrotto alle semifinali, sempre contro gli Americani. Purtroppo per lui, la sua nazionale non si è qualificata per i Mondiali 2022.

Los Angeles FC: Maxime Crepeau

Dall’altra parte del campo troveremo invece Maxime Crépeau, portiere canadese, arrivato quest’anno a difendere i pali di LAFC. Lui al mondiale probabilmente ci sarà, come uno dei backup  di Milan Borjan, del quale è stato la principale riserva in questi anni, sostituendo anche il titolare durante la Gold Cup 2021, avventura terminata in semifinale contro il Messico.

Cresciuto nelle giovanili di Montreal (all’epoca Impact), si affaccia alle porte della prima squadra nel 2015, ma passa quella e la stagione successiva nella squadra B in USL. Rientrato alla base passa la stagione 2017 alle spalle di Evan Bush, raccogliendo solo le briciole.

Per trovare una maggior continuità, nel 2018 Crépeau scende nuovamente in USL, questa volta agli Ottawa Fury. La stagione si rivela un successo e Maxime viene nominato miglior portiere della USL. Il successo personale apre la porta al ritorno in MLS, questa volta a Vancouver, dove disputa tre stagioni da titolare, se si esclude la seconda parte della stagione 2020, saltata per infortunio. Da segnalare che in entrambe le stagioni disputate interamente (2019 e 2021) Crépeau è stato nominato miglior giocatore dei Whitecaps.

Ad inizio 2022 con una mossa che non ha esentato il GM dei canadesi dalle critiche, Crépeau è volato in California agli ordini di coach Steve Cherundolo, con lo scopo di dare stabilità alla porta Losangelina che, dopo la partenza di Tyler Miller, ha visto numerosi portieri alternarsi tra i pali: solo nel 2021 hanno giocato partite da titolare Pablo Sisniega, Tomas Romero e Jamal Blackman (oltre a Kenneth Vermeer, titolare nel 2020, rilasciato poco prima di inizio stagione). La scelta ha dato i suoi frutti e la seconda squadra della città degli angeli (non me ne vogliano i tifosi Black & Gold, ma per storia e palmarès i Galaxy sono davanti) è tornata ad esprimersi ad alti livelli anche grazie alla sicurezza profusa dal suo estremo difensore, ottenendo il miglior record in regular season,  arrivando a disputare la finalissima di sabato 5 Novembre.

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