Questa pazza pazza pazza pazza corsa ai playoff NWSL
Con un massimo di tre partite per squadra ancora da giocare, adesso possiamo ufficialmente dirlo: la NWSL è arrivata per rubare alla MLS il titolo di lega più imprevedibile e competitiva del pianeta, e se paragonata con le proprie controparti europee, in cui la crescita certamente eccezionale ma allo stesso tempo profondamente diseguale degli investimenti ha creato se possibile ancora più divisioni e separazione rispetto alle leghe maschili, può usare questa imprevedibilità come un punto a proprio favore per raccogliere un maggiore interesse di pubblico. La classifica odierna, in cui solamente le prime tre più le Red Stars, che occupano al momento la sesta e ultima posizione buona per i playoff, hanno giocato venti partite, con le altre ancora ferme a diciannove, ci porta allo sprint finale della stagione – mancano due settimane al Decision Day – con ancora nove squadre su dodici con possibilità di qualificarsi ai playoff e otto, ma più realisticamente cinque, ancora in piena corsa per il NWSL Shield, il titolo assegnato alla squadra con il maggior numero di punti al termine della stagione regolare, oltre che per un turno in meno e il fattore campo nei playoff. Lo so, il quadro che ho appena disegnato potrebbe essere confuso, e nel caso me ne scuso. Facciamo che è più facile mostrarvi direttamente la classifica:
Lo so. C’è molto da digerire. C’è la squadra campionessa in carica che è eliminata dai playoff in una situazione in cui tre quarti della lega sono ancora in corsa. C’è un expansion team californiano, ma forse non è QUELL’expansion team californiano che vi sareste potuti attendere al primo posto visto l’hype con cui sono entrati nella lega. C’è una squadra con una differenza reti negativa in terza posizione, appena davanti ad una franchigia la cui differenza reti invece recita +19 – ok, la squadra sotto ha una partita in meno, ma questo non rende la situazione significativamente meno strana. E soprattutto: nessuna squadra si è ancora ufficialmente qualificata ai playoff. Guardare questa classifica anche avendo seguito l’andamento della stagione deve essere come guardare una tavola parolibera per la prima volta senza sapere cosa sia stato il futurismo. Belinda Carlisle ci diceva che il Paradiso è un posto in terra ma quello che non vi diceva è che se vi sentite spiritualmente affini al Team Chaos allora quel posto è la NWSL. E allora, per prepararsi al meglio al finale di stagione che possiamo già anticipare come il più strambo, sorprendente e ricco di sorprese dell’annata calcistica, e non solo negli Stati Uniti, proviamo a fare i conti in tasca alle varie squadre e provare non dico a capire come andranno a finire le cose, perché quello sarebbe impossibile, ma semmai a effettuare il processo opposto e, in pieno stile del già citato Team Chaos, dare per ciascuna squadra una o più ragioni per cui potrebbero farcela, e una o più ragioni per cui potrebbero non farcela.
Prima di iniziare, un breve sguardo ai tie-breakers che decideranno la classifica in caso di arrivi a pari punti. L’ordine è: 1) differenza reti 2) vittorie 3) gol segnati 4) scontri diretti 5) gol segnati negli scontri diretti 6) conteggio dei cartellini 7) lancio della monetina. Altra cosa da sottolineare è che alcuni dei meccanismi saranno ripresi da un pezzo scritto qualche tempo fa su una Eastern Conference MLS che sembrava cortissima – povero ingenuo che ero – e tra questi ci sarà una versione rinnovata dello Schmetzer-ometro, il meccanismo per capire quanto sarebbe assurda un’eventuale vittoria della franchigia in questione, che stavolta verrà diviso in odierno – quanto sarebbe assurdo se vincessero sapendo quello che sappiamo oggi – e pre-stagionale – quanto sarebbe sembrato assurdo prima dell’inizio della regular season. Tutto il resto dovrebbe spiegarsi abbastanza da solo, quindi direi di partire immediatamente.
1 – San Diego Wave – 10V-4P-6S
Calendario: 25/09 Orlando Pride (A), 30/09 North Carolina Courage (H)
Difficoltà del calendario: 2. Potenzialmente le Wave potrebbero non dover più incontrare una squadra da playoff per il resto della stagione, in base a come andrà la partita che entrambe le squadre devono recuperare sulla sesta posizione e poi in base al risultato nel weekend della squadra che quella posizione le occupa, le Chicago Red Stars. Dopo aver passato una stagione a sorprendere la competizione, non hanno bisogno di farlo per guadagnarsi la post-season, anzi, basta essere quello che sono state fino ad ora.
Quanto male dovrebbero andare le cose perché non si qualifichino: male tipo le strategie dai box della Ferrari
Schmetzer-ometro odierno: 4
Schmetzer-ometro pre-stagionale: 10
Una canzone da cantare alle Exit Interviews: September – Earth, Wind & Fire: Ve la ricordate la notte del 21 settembre? No, probabilmente perché deve ancora arrivare, visto che è il ventuno settembre mentre vi scrivo, e il sole è ancora alto. Ma a San Diego potrebbero ricordarsela bene perché, anche senza che la squadra di Casey Stoney scenda in campo, potrebbe essere ufficiale la qualificazione ai playoff delle Wave, che hanno bisogno di un pareggio o di una sconfitta sia di Angel City che di North Carolina nelle partite della sera. Difficile, ma non impossibile. Non dovesse comunque essere questo il giorno della certificazione, non si dovrà aspettare ottobre, e metricamente “twenty-fifth” combacia perfettamente con “twenty-first”.
2 – Houston Dash – 9V-6P-5S
Calendario: 24/09 OL Reign (H), 01/10 Washington Spirit (A)
Difficoltà del calendario: 4. Quella contro delle Reign con pochissimi margini d’errore è una delle singole partite più difficili nella lotta ai playoff, ma il finale contro Washington potrebbe essere morbido. Certo che se Trinity Rodman, Ashley Sanchez, Ashley Hatch e compagne volessero dimostrare al loro pubblico e al nuovo allenatore ad interim che questa stagione è stata solo un momentaneo intoppo potrebbero offrire l’Inferno a queste Dash.
Quanto male dovrebbero andare le cose perché non si qualifichino: male tipo l’ultima curva della finale dei mille metri maschili dello short track a Salt Lake City 2002
Schmetzer-ometro odierno: 5
Schmetzer-ometro pre-stagionale: 8
Una canzone da cantare alle Exit Interviews: No One Dies From Love – Tove Lo: ok, la stagione delle Dash sta andando benissimo, bene come forse non è mai andata nella storia della franchigia. Ma il 2022 è stato anche l’anno della separazione di Houston dalla calciatrice più rappresentativa della sua storia, con Rachel Daly che, dopo quasi cento presenze in arancio, è tornata in patria per giocare con l’Aston Villa e sfruttare al meglio l’hype creato dalla vittoria degli Europei da parte delle Leonesse di cui Daly continua ad essere un volto importante. E mentre Houston prova ad asciugarsi le lacrime e pensare al futuro, forse a qualcuno viene da chiedere alla calciatrice se “ci ricorderai?” (diciamo, comunque, che la transizione potrebbe essere resa più facile da un altro passaporto britannico)
3 – Kansas City Current – 9V-6P-5S
Calendario: 25/09 Washington Spirit (H), 01/10 Racing Louisville (A)
Difficoltà del calendario: 1. Potessi mettere 0 lo metterei. Sono l’unica squadra a non dover sfidare un’altra candidata ai playoff. La strada per i playoff non è mai stata così spianata.
Quanto male dovrebbero andare le cose perché non si qualifichino: male tipo scoprire che tuo marito vuole chiamare il figlio che porti in grembo con il nome della sua amante.
Schmetzer-ometro odierno: 7
Schmetzer-ometro pre-stagionale: 5
Una canzone da cantare alle Exit Interviews: Team – Lorde: se c’è una cosa che amano gli statunitensi, questa è una storia da underdog. Ed è un topos narrativo talmente abusato che nel corso degli anni credo di aver sentito almeno un allenatore per ciascuna franchigia MLS – tranne forse LAFC, ma perché pure loro hanno una decenza – ripetere la narrativa ormai stanca del “siamo soli contro tutti” e del “nessuno ha mai creduto in noi”. Potreste chiedervi cosa c’entri questo con la NWSL. Beh, c’entra perché se c’è qualcuno che quella narrativa la può usare sono le Kansas City Current. Prima della stagione le speranze erano alte dopo l’arrivo di due stelle anche dello USWNT come Lynn Williams e Sam Mewis. La prima però si è infortunata per tutta la stagione prima ancora di poterla iniziare, mentre la seconda è stata inserita nella lista infortunate ad agosto. Una squadra appena uscita da una difficile stagione d’esordio in NWSL praticamente da sola – e con qualche spintarella di una Adrianna Franch mostruosa tra i pali – è riuscita a rialzarsi fino alla lotta playoff e potenzialmente anche alla lotta per lo Shield. Insomma, la situazione di partenza della stagione di Kansas City “non era molto bella”, ma la squadra ha dimostrato di “sapere sicuramente come si fanno le cose” usando – sempre citando Lorde – della “dinamite fatta in casa” che corrisponde grossomodo ai piedi fantascientifici di Lo’eau LaBonta.
4 – Portland Thorns – 8V-8P-3S
Calendario: 21/09 Racing Louisville (H), 25/09 Chicago Red Stars (H), 01/10 NJ/NY Gotham (A)
Difficoltà del calendario: 2. Quando due delle tre sfide che ti mancano sono contro squadre eliminate e la tua posizione attuale non ti fa dipendere dai risultati altrui anche una partita certamente difficile come quella contro Chicago non può alzare più di tanto lo score.
Quanto male dovrebbero andare le cose perché non si qualifichino: male tipo nascondere che l’allenatore della tua squadra femminile e un giocatore della tua formazione maschile sono violenti e abusivi
Schmetzer-ometro odierno: 3
Schmetzer-ometro pre-stagionale: 1
Una canzone da cantare alle Exit Interviews: I THINK – Tyler, The Creator: qual è il segreto dietro il miglior attacco della NWSL? Facile, è Sophia Smith. La classe 2000 già lo scorso anno si era imposta come una delle giovani attaccanti più forti del campionato, ma quest’anno ha fatto il salto ed è una delle attaccanti-punto-e-basta più forti della NWSL e forse del mondo. È la leader della lega in goals added con 6.35 g+, è autrice di alcuni dei gol più spettacolari del torneo e non sarebbe assurdo se, dalle tribune di Providence Park, qualcun* non incominciasse a cantare “penso di stare per innamorarmi, e mi sa che questa volta è per davvero”.
5 – OL Reign – 8V-7P-4S
Calendario: 21/09 NJ/NY Gotham (A), 24/09 Houston Dash (A), 01/10 Orlando Pride (H)
Difficoltà del calendario: 4. La partita contro Gotham abbassa il coefficiente di difficoltà, quella contro Houston la alza significativamente. Quella contro Orlando è tipo la pinella del burraco: può andare in qualsiasi direzione. Orlando potrebbe essere già fuori dalla lotta ai playoff, oppure potrebbe avere tutto da giocarsi e arrivare all’ultima giornata come la squadra del destino sul punto di realizzare un vero e proprio miracolo. Siccome però il primo scenario è più probabile, ci cauteliamo con un punteggio più basso.
Quanto male dovrebbero andare le cose perché non si qualifichino: male tipo essere uno sport in cui il miglior giocatore del mondo si è ritirato dopo due mosse contro un avversario senza spiegare apertamente la ragione delle sue decisioni
Schmetzer-ometro odierno: 4
Schmetzer-ometro pre-stagionale: 2
Una canzone da cantare alle Exit Interviews: the last great american dynasty – Taylor Swift: Sue Bird si è ritirata dalla pallacanestro dopo l’eliminazione delle sue Seattle Storm dalla contesa in WNBA. Seattle ha perso uno dei suoi monumenti sportivi, il basket una delle sue leggende. Ora, io non voglio dire che anche Megan Rapinoe stia pensando al ritiro, ma penso che a trentasette anni compiuti la stella dello USWNT stia facendo delle riflessioni e che questo 2022 possa essere, se non The Last Dance, quantomeno il penultimo o terzultimo. E il giorno che questo ballo terminerà e scoccherà la mezzanotte allora sì che potremo dire che “così se ne va l’ultima grande dinastia americana”.
6 – Chicago Red Stars – 8V-6P-6S
Calendario: 25/09 Portland Thorns (A), 02/10 Angel City (H)
Difficoltà del calendario: 8. Non vuoi dover affrontare un potenziale spareggio per la qualificazione ai playoff, magari partendo da dietro, dopo aver dovuto sfidare il miglior attacco della NWSL nonché la squadra con meno sconfitte di tutto il campionato quando la vittoria è l’unico risultato che – forse – potrebbe garantirti in anticipo il biglietto per il Prom.
Quanto male dovrebbero andare le cose perché non si qualifichino: male tipo presentarsi all’interrogazione su Leopardi dal professore Salvatore Quasimodo sapendo di aver studiato molto bene e di poter prendere tranquillamente una sufficienza ma con giusto quel minuscolo e infinitesimale dubbio sul se l’incipit “la donzelletta vien da la campagna” sia del Sabato del Villaggio o de La sera al dì di festa.
Schmetzer-ometro odierno: 7
Schmetzer-ometro pre-stagionale: 6
Una canzone da cantare alle Exit Interviews: Bad Day – R.E.M.: Di solito se qualcuno cerca di vendervi una semplice soluzione che possa risolvere tutti i vostri problemi, vi sta truffando, ma nel caso di Chicago questa soluzione in effetti c’è: non mandare tutto quanto all’aria. Le Red Stars sanno di essere al momento in una situazione in cui le loro forze potrebbero bastare per qualificarsi alla post-season, ma sanno anche che, con uno scontro diretto alle porte, il minimo degli errori potrebbe far saltare tutto. In situazioni del genere c’è chi si esalta, ma c’è anche chi soffre la tensione, e magari ritiene che la soluzione migliore per uscirne bene sia rivolgersi alle divinità, chiedere loro di “diffondere su di loro un lieto rumore di tanto in tanto, di tenere conto delle benedizioni” e di “ignorare le paure meno importanti”.
7 – Angel City – 7V-5P-7S
Calendario: 21/09 Washington Spirit (H), 25/09 Racing Louisville (H), 02/10 Chicago Red Stars (A)
Difficoltà del calendario: 4. Le due partite casalinghe contro due squadre già eliminate in un paese come l’Italia farebbero gridare qualche parlamentare al complotto – come se si potessero prevedere le classifiche con così largo anticipo. Se le angeline riuscissero ad evitare una qualche Fatal Verona negli incontri casalinghi però la trasferta a Bridgeview ha il potenziale per essere il finale pazzo perfetto per una stagione pazza: ultima partita di tutta la regular season giocandosi un giorno dopo il resto della giornata, potrebbe presentare due squadre attaccate in classifica e proprio nelle posizioni di confine tra la post-season e l’eliminazione. Praticamente uno spareggio.
Quanto male dovrebbero andare le cose perché non si qualifichino: male tipo che basta che il tuo rigorista segni un rigore su due e sei ai Mondiali
Schmetzer-ometro odierno: 9
Schmetzer-ometro pre-stagionale: 8
Una canzone da cantare alle Exit Interviews: Horses – Maggie Rogers: Nelle vaste praterie della NWSL Angel City vede “cavalli correre liberamente” verso l’esaltante traguardo dei playoff e probabilmente desidera “di potersi sentire come loro per un minuto”. La cattiva notizia è che non dipende solo da loro, e che l’accesso a quelle praterie è regolato da un cancello – “ma da l’altro lato non c’è scritto nulla” direbbe un grande della musica statunitense – ma c’è sempre la possibilità che qualcuno dall’altro lato caschi sopra il telecomando facendo così aprire l’ingresso.
8 – North Carolina Courage – 7V-4P-8S
Calendario: 21/09 Orlando Pride (A), 24/09 NJ/NY Gotham (H), 30/09 San Diego Wave (A)
Difficoltà del calendario: 7. Quello di stanotte sarà probabilmente il singolo incontro con più valore dell’intera regular season, la cosa più vicina ad uno scontro veramente diretto che queste ultime giornate ci possono regalare. Chi vince ha ancora una – flebile, nel caso di Orlando – speranza di qualificarsi. Chi perde saluta il resto della competizione. Se North Carolina riuscisse a vincere, avrebbe poi un turno facile contro la peggior squadra del campionato prima di essere, agli occhi dei trentamila che riempiranno il nuovissimo Snapdragon Stadium, la vittima sacrificale per il trionfo delle beniamine di casa.
Quanto male dovrebbero andare le cose perché non si qualifichino: male tipo accorgerti dieci centesimi di secondo più tardi che sta cadendo una bottiglia di vetro piena d’acqua senza tappo
Schmetzer-ometro odierno: 10
Schmetzer-ometro pre-stagionale: 8
Una canzone da cantare alle Exit Interviews: enough for you – Olivia Rodrigo: “Tutto quello [che una franchigia NWSL] vuole è essere abbastanza per [i playoff]”, ma alla fine dell’anno non tutti possono essere abbastanza, e il rischio che le Courage non riescano ad ottenere questo obiettivo è decisamente consistente. (ndr, sul tema ci è arrivato un consiglio via mail da tale Jaelene D. da Cary, NC, che consigliava la versione originale di Money for Nothing dei Dire Straits. Capirete perché abbiamo deciso di non procedere con il consiglio)
9 – Orlando Pride – 5V-6P-8S
Calendario: 21/09 North Carolina Courage (H), 25/09 San Diego Wave (H), 01/10 OL Reign (A)
Difficoltà del calendario: 9. Ovviamente chi parte più dietro ha il calendario più difficile. Lo avrebbero anche contro squadre di minore importanza, perché in questa situazione non possono permettersi di sbagliare, ma già questa notte la loro stagione potrebbe essere finita nello scontro diretto tra squadre ad oggi escluse, senza contare le sfide contro la migliore squadra fino ad ora e la trasferta in uno degli stadi più caldi del paese. Potrebbero essere più fondamentali per i destini delle stagioni altrui. Ad una squadra come San Diego potrebbe risultare scomodo dover affrontare delle Pride con l’acqua alla gola e la necessità di vincere per tenere ancora la stagione aperta.
Quanto male dovrebbero andare le cose perché non si qualifichino: male tipo accorgerti dieci centesimi di secondo più tardi che sta cadendo una bottiglia di plastica piena d’acqua senza tappo
Schmetzer-ometro odierno: 10
Schmetzer-ometro pre-stagionale: 9
Una canzone da cantare alle Exit Interviews: As It Was – Harry Styles: Per essere una squadra con base nella capitale nazionale dell’esplorazione spaziale e che ha deciso di onorare questa storia con una maglia a tema notte stellata, le Pride sono veramente trattenute a terra dalla forza di gravità, che nel loro caso è data da una classifica che è pronta a salutarle ufficialmente al 2023.
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