Promossi e bocciati in Eastern Conference
La Major League Soccer ha superato il primo terzo della stagione, è quindi giunto il momento di fare il punto sulle due Conference per valutare l’andamento delle varie Franchigie dopo un buon numero di partite.
Il punto sulla Eastern Conference MLS
Partiamo dalla Eastern Conference, che vede in testa i campioni in carica di New York City FC.
New York City FC sempre davanti
Dopo un inizio titubante, i Light Blue hanno risalito la classifica e sono ora in vetta con 26 punti in 13 partite giocate. Il City ha inizialmente pagato le fatiche della Champions League, che li ha visti uscire in semifinale contro i futuri campioni Seattle Sounders.
Alle loro spalle troviamo un’altra certezza degli ultimi anni, ossia i Philadelphia Union (25 punti in 14 Match). La squadra di Jim Curtin è solida e si conferma una delle migliori realtà del Soccer.
La sorpresa è Montreal
Al terzo e quarto posto, appaiate con 23 punti in 14 partite troviamo una Montreal CF e i New York Red Bulls. I canadesi sono una delle più belle sorprese di questo primo scorcio di stagione e nonostante una delle peggiori difese della Mls, stanno facendo una grande annata trascinati da uno scatenato Djordje Mihailovic, che sta cercando in ogni modo di impressionare Gregg Berhalter, coach dello USMNT, per ottenere un posto sull’aereo che condurrà la nazionale in Qatar a Novembre. I Newyorkesi stanno invece dando continuità al bel finale della scorsa stagione, mantenendosi nelle zone alte della classifica.
Al quinto posto attualmente troviamo Orlando City (21 punti in 14 partite), che sta facendo una stagione tra alti e bassi, tipica degli ultimi anni della franchigia. Sempre sopra la linea di galleggiamento dei playoff, ma priva di quel qualcosa per puntare più in alto.
Cincinnati e Inter Miami all’improvviso
Appena sotto abbiamo due sorprese: Cincinnati FC e Inter Miami (rispettivamente 19 e 18 punti in 14 partite). Queste due franchigie erano indicate tra le peggiori della lega ad inizio stagione e invece finora si stanno rivelando molto competitive. Partendo dagli Orange-Blue dell’Ohio, va dato grande credito a coach Pat Noonan, voluto dal General Manager Chris Albright. Entrambi provenienti da Philadelphia, hanno portato stabilità ed idee chiare in un team che nei primi anni di esistenza era assolutamente disfunzionale.
Passando ai “rosa” della Florida, dopo un inizio imbarazzante sono risaliti fino al settimo posto, assolutamente imprevedibile finora, viste anche le vicissitudini in offseason e tutti i tagli effettuati a roster. Possiamo fare solo un applauso al capolavoro manageriale di Chris Henderson, che con tutti i limiti regolamentari imposti dalla lega è riuscito a dare a coach Phil Neville un roster dignitoso ad una squadra che sembrava allo sbando.
L’esordiente Charlotte
Appena sotto la linea dei Playoff troviamo la Rookie di quest’anno, ossia Charlotte FC (16 punti in 14 partite), che sta facendo un’ottima prima stagione e se continua di questo passo potrà dire la sua per un posto ai playoff, cosa difficilmente pronosticabile ad inizio anno.
Le delusioni
Arriviamo ora alle squadre che per un motivo o per l’altro hanno finora deluso. Le prime tre sono Columbus Crew, Atlanta United e New England Revolution, tutte con gli stessi punti (16) e partite giocate di Charlotte (13). Dai Giallo-neri, campioni nel 2020 e sorprendentemente assenti dai playoff nel 2021, ci si aspettava una stagione che li avrebbe riportati nelle zone alte della classifica, ma finora sono più le delusioni che le gioie.
Per Atlanta e New England si potrebbe fare un discorso simile, in quanto entrambe le squadre sono state massacrate dagli infortuni di giocatori importanti. Atlanta ha perso per la stagione due dei suoi pilastri difensivi, il portiere e capitano Brad Guzan e soprattutto Miles Robinson, difensore della Nazionale, che molto probabilmente dovrà rinunciare al mondiale in Qatar. Per entrambi rottura del tendine d’Achille. Anche in attacco, Josef Martinez continua ad avere qualche acciacco che non lo sta facendo giocare con continuità.
Passando ai Bostoniani, vincitori della scorsa regular Season, hanno dovuto iniziare la stagione senza Matt Turner tra i pali, rientrato solo nelle ultime giornate, oltre agli infortuni di Henry Kessler in difesa e soprattutto all’assenza di due dei tre designated player: Adam Buksa, rientrato da qualche settimana e in gran forma, e Gustavo Bou, appena rientrato. Per i Revs tanti punti buttati negli ultimi minuti delle partite, ma da una vecchia volpe come Bruce Arena ci si attende un cambio di rotta abbastanza rapido.
Toronto in attesa di Insigne
Un punto dietro a questo quartetto, ma con una partita in più troviamo Toronto, che è al momento difficilmente giudicabile, in quanto il loro campionato “inizierà” a Luglio quando arriverà in rosa il loro acquisto più caro, Lorenzo Insigne del Napoli. I canadesi contano molto sull’arrivo della loro star, da capire se riuscirà ad incidere ripercorrendo le orme del connazionale Giovinco.
Arriviamo infine ai due fanalini di coda della Eastern Conference. Dc United, 14 punti in 13 partite, e Chicago Fire con soli 11 punti in 14 partite. I capitolini erano una delle squadre più attese ai nastri di partenze, ma finora hanno deluso qualunque aspettativa. Chicago invece ha evidentemente un grosso problema in fase realizzativa. Nelle prime giornate ha mantenuto spesso la rete inviolata, anche grazie al baby Gaga Slonina, ma ha pareggiato 5 partite, con quattro 0-0, risultato non comunissimo in MLS.
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