Chicago Fire: le chiavi per la svolta

Quest’anno gli dei del calcio hanno deciso di sorridere alla celebre metropoli di
Chicago. Nella MLS i Chicago Fire, da una vita in affanno, si sono rivelati come una delle
più piacevoli sorprese di questo inizio stagione 2022.

Una squadra rivoluzionata

Una squadra rivoluzionata a partire dal nuovo allenatore Ezra Hendrickson,
cinquantenne con molta esperienza come assistente in MLS, al suo primo incarico come
head coach.

Giovane, con una lunga e vincente carriera da giocatore proprio nel
campionato americano, Hendrickson ha subito portato l’energia giusta che serviva a
rinvigorire la rosa. Senza giri di parole il nuovo manager si è subito messo al lavoro
blindando la difesa strutturata intorno a un portiere adolescente di soli diciassette anni che
sta trascinando la squadra con le sue impressionanti doti feline.

Il talento di Slonina tra i pali

Si tratta di Gaga Slonina, classe 2004 e inserito tra i migliori cinquanta Wonderkids (nati dopo il 2003) d’America. L’americano, di origini polacche, è già richiesto da numerose squadre in Premier League, e sembra aver dato la scossa giusta alla squadra di Chicago concedendo un solo gol nelle
ultime quattro partite. Una sicurezza tra i pali insomma.

Przybylko e Shaqiri per l’attacco

Per quanto riguarda l’attacco, i nuovi acquisti completati durante l’off-season hanno
aggiunto l’esperienza necessaria per costruire azioni e goal. Il gigante polacco Kacper
Przybyłko è la prima punta che serviva ai Fire come riferimento per le fasi offensive.
Przybyłko è un giocatore che conosce la MLS. Non riuscendo a sfondare nel calcio
europeo, ha mostrato a tutti le sue doti da cecchino, militando per quattro stagioni nei
Philadelphia Union. Con la doppietta messa a segno contro lo Sporting
Kansas City, ha dimostrato di essere in grado di segnare con entrambi i piedi, oltre ad avere
doti aeree eccellenti.

L’ultimo giocatore che costituisce il nuovo nucleo di questa squadra in
crescita è un trequartista che conosciamo bene anche in Italia. Il suo nome è Xherdan
Shaqiri e giocò all’Inter durante la stagione 2014-2015. Il periodo a Milano di certo non
riflette la sua carriera da vincente. Shaqiri ha in bacheca tre campionati di Bundesliga con il
Bayern, una Premier League vinta con il Liverpool, e due Champions League ottenute con
entrambe le squadre. Inoltre, Shaqiri, da anni, dirige il centrocampo della nazionale
svizzera, e recentemente è diventato il settimo marcatore nella storia degli elvetici. Come
biglietto d’ingresso non è male.

Uno come Shaqiri dipinge passaggi e accarezza il pallone in modo sublime. Il suo baricentro basso rende quasi impossibile portargli via il pallone. Lo svizzero ha anche dimostrato di essere infallibile sui calci piazzati dopo il rigore realizzato contro Kansas. Insomma Shaqiri è il metronomo e l’artista dei Chicago Fire, e senza dubbio il giocatore chiave nella rosa di Hendrickson.

La miglior partenza dal 2009

L’allenatore di certo deve leccarsi i baffi dopo questo inizio stagione. Infatti, i Fire
hanno avuto la migliore partenza in MLS della loro storia dal 2009. Si parla di tredici anni fa.
Dopo quattro partite sono già terzi nella loro divisione affiancati da squadre del calibro dei
New York Red Bulls e Philadelphia Union. Le aspettative sono a un livello mai visto, e tutte
le premesse per un campionato di successo possono portare questa squadra addirittura a
sperare di qualificarsi ai playoff. Ora è troppo presto per parlare di post-season ma tutti gli
appassionati di calcio dovrebbero seguire la parabola ascendente dei Chicago Fire.

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