NWSL Prospect Pool Rankings
Nella breve storia – quest’anno siamo arrivati a quota tre – di questa mia personale iniziativa, non avevo mai coperto la NWSL. In parte perché non ritenevo di avere abbastanza conoscenze per fare qualcosa di anche solo presentabile, ma forse ancora di più perché l’assenza di settori giovanili connessi a prime squadre, o di squadre B nelle minors e in generale la strategia della lega non orientata verso il player trading come la sua compare a livello maschile porta le franchigie ad avere considerevolmente meno calciatrici giovani, anche dal momento che l’unico metodo di ingresso per giocatrici statunitensi è il Draft, con una struttura collegiale ancora abbastanza forte da trattenere la maggior parte delle atlete ben oltre il loro primo anno di eleggibilità. Ma quest’anno, anche per la presenza di alcuni nomi decisamente eccezionali, è quello buono per dare inizio a questa tradizione anche al femminile. Il limite, come per la MLS, è piazzato a ventitré anni, dal momento che quella è l’età massima per la più alta categoria giovanile del calcio per nazionali, ma come andremo a vedere le eccezioni saranno ben più di quelle che abbiamo avuto tra gli uomini. Poiché le problematiche evidenziate sopra sono ancora assolutamente presenti, infatti, qui verranno raccolte solo cinque giocatrici anziché i dieci per la MLS, ma soprattutto per completare i posti saranno tenute in considerazione anche atlete meno giovani, dal momento che solamente cinque franchigie in tutta la lega hanno a roster almeno cinque calciatrici Under 23. Una franchigia, addirittura, e la vedremo come ultima in questa classifica anche se sarebbe più corretto definirla come non classificata, non ha in questo momento in rosa calciatrici Under 23, neanche contando le scelte all’ultimo Draft. Partiamo dunque scoprendo il nome di questa franchigia, non prima di aver ricordato che rispetto all’edizione maschile mancherà anche una colonnina nella tabella di presentazione, quella legata alla tipologia di contratto. La NWSL infatti non si avvicina neanche alle complesse e spesso astruse regole salariali della MLS, e dunque non ci sono tipologie diverse di contratto tra le varie calciatrici, riconosciute tutte con l’equivalente del contratto Senior in vigore in MLS.
12 – Chicago Red Stars
Avessi iniziato a stilare questa classifica anche solo un anno fa Chicago avrebbe probabilmente avuto un posto in top 3, anzi, avrebbe probabilmente ambito al primo posto in classifica. In fin dei conti, quale squadra può dire di avere in rosa due campionesse del mondo così giovani? Tierna Davidson e Mal Pugh sono non solo due grandi nomi già adesso, ma ambiscono ad essere, in posizioni diverse, punti focali dello USWNT per almeno altri due cicli mondiali. In fin dei conti, stiamo parlando di stelle di prima grandezza nella NWSL contemporanea, per cui il titolo di “prospetti” sta decisamente stretto, due colonne titolari della squadra finalista nell’edizione 2021 dei playoff. Alta e con lunghe leve, Davidson possiede grandi doti d’anticipo e può arpionare il pallone su qualsiasi tentativo di dribbling, ma è anche eccellente in impostazione grazie ad un piede destro preciso soprattutto sulla distribuzione a lunga gittata. Mal Pugh invece ha ritrovato a Chicago una forma che si era un po’ persa negli anni precedenti e che ne aveva rallentato l’ascesa a potenziale diretta erede delle varie Morgan e Rapinoe. Giocatrice di stazza ridotta, rapidissima, tecnica e dribblomane, Pugh può essere impiegata su tutto il fronte d’attacco anche grazie alla varietà del suo arsenale offensivo fatto di tagli, inserimenti, finte e buone letture nei passaggi. Nella finale poi persa ai supplementari contro Washington è partita titolare anche Tatumn Milazzo, terzino destro di grande corsa e resistente, dotata di un tempismo eccezionale nei tackle e difensivamente solida. Il prodotto da South Carolina, nata e cresciuta proprio nei dintorni della Windy City, sa anche proporsi con successo in fase offensiva. Zoe Morse proviene invece da un altro hotbed calcistico come quello di East Lansing – stessa zona del paese e high school di DeJuan Jones dei New England Revolution – ed è una giocatrice estremamente versatile. Fisicamente una statua ma dotata anche di una notevole velocità di punta, l’ex Virginia può essere impiegata come difensore centrale – e la sua difesa uno contro uno è da cagnaccio di primissimo livello – come mezzala o anche sulla fascia, dove può sfruttare la sua corsa e i suoi istinti offensivi. Ella Stevens non ha più dietro di se l’hype di quando era la miglior giocatrice del paese a livello liceale – Gatorade Player Of The Year nel 2016 – ma è ancora un’eccellente contributrice al piano più alto. Centrocampista di grande tecnica e ottima visione di gioco, Stevens è una regista mobile completa fisicamente ed estremamente rapida nel muovere il pallone con costrutto.
11 – Orlando Pride
Orlando potrebbe trovarsi molto più alto in questa classifica, ma pagano soprattutto la loro incapacità – che per la verità è solo parzialmente nelle loro mani, ma che dipende principalmente da un monte stipendi della NWSL ancora troppo basso e facilmente superabile da squadre di tutto il mondo – di mantenere sotto il loro controllo Mia Fishel, una delle primissime scelte dell’ultimo Draft, che ha invece preferito accettare la più consistente offerta del Tigres per diventare uno dei volti principali di un campionato in crescita come la Liga MX femminile. La posizione in classifica non è dunque necessariamente una punizione nei loro confronti, dal momento che il cap ti lega le mani in certe situazioni, quanto piuttosto una constatazione basata sul materiale a loro disposizione, che comunque, come è ovvio visto il livello di cui parliamo, è tutt’altro che di secondo piano. Mikayla Colohan ha fatto parte dell’ultimo camp degli Stati Uniti Under 23, proprio insieme alla sua quasi compagna Fishel. La centrocampista da Brigham Young è un costante pericolo nel tiro dalla distanza, anche grazie alla sua capacità di calciare quasi indistintamente con entrambi i piedi, ha grandi capacità di posizionamento all’interno delle sacche di spazio tra le linee avversarie e sa come mettere il giusto spin e la giusta forza nella rifinizione dell’ultimo passaggio. Altra calciatrice con un grande tiro dalla distanza è Caitlin Cosme, difensore centrale versatile e mobile in uscita da Duke. Dotata di ottimo senso nell’anticipo e di buone capacità di impostazione, Cosme non brilla eccessivamente nel gioco aereo ma sembra mostrare ampi margini di miglioramento. Julie Doyle è una rookie in arrivo direttamente dalle campionesse nazionali di Santa Clara. Giocatrice offensiva, punta o ala, l’ex Bronco è in possesso di grandissima velocità, lunghe leve e la capacità di portare il pallone a spasso per il campo. In fase di finalizzazione mantiene sempre calma ed eleganza, oltre che mettere in mostra una più che discreta potenza di tiro. Giocatrice fisicamente meno impressionante e con molta meno potenza a disposizione, ma non per questo lenta, anzi in possesso di ottima accelerazione, Abi Kim è una delle due over di Orlando in questa lista. Il prodotto da Cal è stata una presenza fissa con lo USWNT giovanile, ed in giornata sa essere diabolica, una spina nel fianco dotata di un piede per i cross eccezionale, siano essi tesi, diretti o più arcuati, oltre che dei discreti tempi d’inserimento che le hanno permesso di giocare anche più centrale in NCAA. L’altra over, classe 1997 è Carrie Lawrence, terzino destro spiccatamente offensivo dotata di grande dribbling e ottima tecnica. L’ex UCF ha uno stile di gioco arrembante e ama sovrapporsi, con un ottimo piede per i cross e per le conclusioni.
10 – Angel City FC
Per un expansion team può sempre essere difficile costruire una squadra giovane, soprattutto se come Angel City ha optato per soprassedere sui primissimi giri del Draft cedendo le proprie scelte in cambio di altri tipi di giocatrici. Ma nonostante queste scelte Angel City, anche grazie ad un reparto di scouting attivo anche a livello internazionale, può contare su un core interessante. Il primo colpo in questo senso è uno dei più intriganti della nuova stagione NWSL. Jun Endo è una delle stelle della nuova generazione della Nadeshiko Japan, e arriva in NWSL dopo tredici gol nelle sue otto partite con la maglia del Tokyo Verdy Beleza. Già a quota venti presenze in nazionale maggiore, la classe 2000 è in possesso di una tecnica speciale, di un tocco elegante che le permette di controllare il pallone anche alle velocità altissime raggiungibili dal suo corpo, con ottime doti di finalizzazione e una freddezza fuori dal comune da attaccante navigata. L’ex Fighting Illini Hope Breslin è invece un numero dieci classico, con un portamento regale e la capacità di lanciare palloni che cantano, ballano e sanno far di conto, dotata di grande creatività ma anche di un fisico che le potrebbe permettere di riciclarsi anche in posizioni più arretrate di campo e a mettere più spazio tra lei e la porta. Lily Nabet è una calciatrice versatile che al liceo giocava addirittura come attaccante. Giocatrice che ama agire nel mezzo spazio di destra, Nabet è eccellente nelle progressive runs e sa far avanzare la manovra in zone di campo pericolose. Ha bisogno di una maggiore precisione sotto porta per supportare il suo gioco e non renderla prevedibile nel lungo periodo. Miri Taylor viene invece da Hofstra, un programma non sempre di primissimo piano ma che all’ultimo Draft è stato tra i pochi a portare due calciatrici al piano superiore. Giocatrice internazionale, nativa di Gillingham, Inghilterra, Taylor è una giocatrice pericolosa in taglio dall’esterno, una eccezionale finalizzatrice che ama giocare a piede invertito. Altra giocatrice internazionale comunque cresciuta a livello NCAA è l’unica over in questa lista, Stephanie Ferrer Van Ginkel. Centrocampista/trequartista da West Virginia, Ferrer Van Ginkel è un prospetto brasiliano che di fatto agisce come da attaccante aggiunta, con una tecnica di tiro di una pulizia immacolata e un grande primo controllo che le permette spesso di prendere sul tempo la difesa avversaria. Per una giocatrice così tecnica, la creatività e la rifinitura devono ancora essere migliorate.
9 – NJ/NY Gotham FC
Gotham arriva alla nuova stagione avendo completato il proprio rebuilding ed essendosi trasformata in una squadra con ambizioni d’alto livello, che però non rinuncia ad avere un gruppo giovane abbastanza interessante, che magari potrebbe ambire a sostituire l’influenza di Carli Lloyd in campo, nella prima stagione in seguito al ritiro della stella ex USWNT. Tra questi nomi c’è quello di Delanie Sheehan, pick al Draft 2021 e dunque alla sua seconda stagione da professionista. Il prodotto da UCLA è un interditrice con grande classe e tempismo nell’anticipo, dotata di una buona tecnica in progressione e di un buon tiro dalla distanza. Hensley Hancuff è un portiere da Clemson tipico prototipo della scuola americana. Estremamente agile e con riflessi eccezionali, Hancuff non ha necessariamente uno stile impeccabile ma è praticamente insuperabile dentro la propria porta. Raley Loughman è una centrocampista da Michigan dotata di buona tecnica, tempi di inserimento e doti da box to box. Prima over in casa Gotham è l’ex rookie dell’anno Imani Dorsey, classe 1996, esterno talmente versatile da essere stata spesso impiegata al livello più alto come terzino, transizione che comunque non ha mai completato del tutto. Piede destro naturale ma estremamente competente anche con il sinistro, spesso schierata a piede invertito anche come terzino, Dorsey è in possesso di un workrate eccezionale ed è una macchina recupera palloni in pressing, sia in zone molto alte di campo che a difesa schierata. Kelly Ann Livingstone è invece un difensore centrale dominante nel gioco aereo anche grazie ad una stazza veramente imponente. L’ex capitano di Georgetown è anche ottima in distribuzione, con un più che competente piede sinistro nei lanci lunghi.
8 – Kansas City Current
In quella che è la prima stagione sotto il nuovo branding, Kansas City si presenta alla partenza già avendo dato un contributo importante alle nazionali giovanili statunitensi, e in particolare all’ultimo camp in ordine temporale della nazionale Under 23. Tra le partecipanti al camp c’era Alex Loera, prodotto da Santa Clara University e difensore centrale che, almeno in questa pre-season, si è stabilizzata come una delle potenziali titolari al centro della difesa di una franchigia che dopo un ritorno quantomeno complesso nella città lasciata due stagioni prima in direzione Utah vuole finalmente mostrare anche in campo le proprie ambizioni. Chardonnay Curran è invece una delle ultimissime arrivate in casa Current, essendo arrivata con la pick #17 dell’ultimo Draft. Centrocampista da Oregon, Curran è una mezzala con grandi tempi d’inserimento in area e con ottimi movimenti lontano dalla palla, una giocatrice costante e sempre molto presente, che non ama prendersi pause o momenti morti in cui perde di lucidità. Questo video definisce Addie McCain come la miglior passatrice nel college soccer, e se ci si potrebbe permettere qualche dubbio dal momento che l’autore è con ogni probabilità suo padre, o comunque un parente, le qualità sotto questo fondamentale del prodotto da Texas A&M sono evidenti. Non c’è un difetto nel suo gioco di passaggi. Il peso e l’effetto che sa dare alla palla sono sempre ben calibrati, può colpire con ogni parte del piede e più che decentemente con entrambi i piedi, sa tagliare le linee avversarie e sembra come telecomandare le sue traiettorie. Kate Del Fava, prima over di Kansas City, è un difensore centrale con ottima tecnica che le permette anche di schierarsi come centrocampista, preferibilmente con compiti d’interdizione. Eccellente negli anticipi e negli uno contro uno, Del Fava ha anche buone capacità in impostazione. Hailie Mace è stata protagonista di una delle principali trade del 2021, quando nel mese di giugno è arrivata a Kansas City da North Carolina in cambio di Amy Rodriguez. Mace è una giocatrice di incredibile versatilità: al college giocava punta, in NWSL si è riprogrammata come difensore o centrocampista. Fisicamente impressionante per resistenza e completezza, Mace è dai tempi del college un nome d’interesse, essendo stata l’unica atleta NCAA a partecipare al torneo di qualificazione mondiale per la CONCACAF nel 2018 con lo USWNT.
7 – Houston Dash
Uno degli acquisti più intriganti della off-season NWSL è arrivato per mano di Houston, che ha prelevato uno dei principali talenti del calcio sudamericano e di una nazionale che, in questi anni, ha dimostrato grande crescita a livello femminile. Ad appena diciotto anni Paulina Gramaglia ha infatti dominato il campionato argentino, segnando più di un gol a partita con la maglia dell’Urquiza, club di Buenos Aires che l’ha prelevata dalla sua Cordoba e più precisamente dal Talleres. Attaccante ben strutturata fisicamente, veloce e tecnica, Gramaglia viene da un contesto in cui le veniva chiesto di fare praticamente qualsiasi cosa, di controllare il gioco, di salire a prendersi il pallone intorno al centrocampo, di partire dalla fascia, di sacrificarsi in pressing e di andare fondamentalmente due volte più veloce di qualunque altra avversaria. Come si adatterà al nuovo contesto è tutto da vedere, ma stiamo parlando di una delle giovani più interessanti dell’intero nuovo continente. Makamae Gamera-Stevens è una centrocampista box to box proveniente da Washington State. La nativa delle Hawaii è una mezzala di grande velocità e sempre pronta a lanciarsi in proiezione offensiva, con buone doti di finalizzazione e interessanti, sia pure migliorabili, capacità in rifinitura. Ryan Gareis è invece un attaccante o esterno sinistro a piede invertito proveniente da Carolina. Dotata di lunghe leve e di un buon dribbling, Gareis possiede anche un catalogo molto folto di movimenti in area a smarcarsi dalle difese avversarie. Joelle Anderson è una calciatrice versatile, ala o centrocampista, proveniente da Pepperdine University, sul cui campo d’allenamento si sono momentaneamente stabilite quelle di Angel City. Giocatrice di grande creatività e fantasia, Anderson è una dribblomane con un gusto per il taunting che la rendono estremamente divertente da giocare e non necessariamente portata per la scelta più semplice e banale. Una simile attenzione per lo spettacolare e la tendenza all’umiliazione delle difese avversarie la ha anche l’unica over di Houston, ovvero Michelle Alozie. La classe 1997 è un’attaccante con ottime doti da passatrice, ottimo dribbling, ricerca del golazo e una grande intelligenza – e non solo perché esce da un’università della Ivy League come Yale.
6 – OL Reign
La franchigia ritornata ufficialmente a Seattle in questo 2022 col trasferimento al Lumen Field è la prima in questa classifica a riempire i propri cinque slot utilizzando esclusivamente giocatrici che rientrano sotto il limite arbitrario di Under 23 stabilito in fase di preparazione. Le Reign sono anche l’unica squadra NWSL ad aver portato due giocatrici all’ultimo camp degli Stati Uniti Under 23 svoltosi ad inizio anno. I nomi in questione ad aver partecipato al camp sono quelli di Claudia Dickey e Alyssa Malonson. Dickey è una moderna sweeper keeper eccellente nelle uscite, sia alte che basse, capace di controllare qualsiasi cross troppo nelle sue vicinanze e con ottime qualità tecniche, sia nel passaggio che nel controllo palla. Alyssa Malonson è invece un difensore centrale proveniente da Auburn con grandi qualità fisiche e imponente nell’uno contro uno, dove spesso riesce ad anticipare le avversarie sporcando palloni difficili anche da credere raggiungibili. Angelina è invece una dual national, nativa di Jersey City ma che ha scelto di rappresentare il Brasile, nazione in cui è cresciuta anche calcisticamente, avendo giocato sia con il Santos che con il Palmeiras prima del passaggio – e ritorno – negli Stati Uniti. Giocatrice che ama partire dietro per poi farsi strada con la sua tecnica e i suoi passaggi, Angelina è un mediano che eccelle anche nel recuperare palloni e con un destro per i lanci lunghi di quelli che non si vedono tutti i giorni. La traiettoria di carriera di Jimena Lopez, ventottesima scelta del Draft 2021 da Texas A&M, non è delle più consuete. La calciatrice messicana infatti, anziché accettare subito l’offerta delle Reign, ha provato l’avventura europea all’Eibar, ma è tornata dopo pochi mesi trovando comunque un contratto con la franchigia che l’aveva selezionata, ed è un terzino sinistri di spiccate doti offensive con un grande piede per i cross. Ryanne Brown infine, è un’eccellente centrocampista d’interdizione molto forte nell’uno contro uno e capace di coprire ampie zone di campo.
5 – San Diego Wave FC
Come uno dei due nuovi expansion team in arrivo nella NWSL 2022, a San Diego è toccato l’onore di inaugurare l’ultimo Draft con la prima pick assoluta, pick che la franchigia ha deciso di spendere su Naomi Girma. La classe 2000 è uno dei prospetti più interessanti usciti dal college soccer in tempi recenti, ha vinto il premio come Defensive Player Of The Year della Pac-12 nel 2019 e nella Southern California avrà modo di imparare i segreti del mestiere da un mentore come Abby Dahlkemper. Capitana di una squadra tra le più forti nella storia recente della Division I come Stanford – è da lì che è uscita Catarina Macario – Girma è uno dei prospetti più interessanti di questa nuova stagione. E se la prima pick assoluta nella storia della franchigia è stata spesa su una campionessa NCAA, anche la seconda è andata in quella direzione, rimanendo nella stessa conference di Stanford optando però per una campionessa in carica. Kelsey Turnbow è infatti una delle due ex Santa Clara Broncos ad essere stata scelta in questo Draft. Centrocampista con grandi tempi d’inserimento e fisicamente completa, Turnbow ha la stazza, la velocità e la resistenza per adattarsi subito ad uno dei contesti più duri e esigenti fisicamente del pianeta. Rimaniamo nella Pac-12 per il terzo prospetto della franchigia, ma voliamo idealmente in Germania, terra d’origine di Marleen Schimmer, ala capace di giostrare su entrambe le fasce che in questi anni ha indossato la maglia di Arizona State. Con i Sun Devils Schimmer ha mostrato doti eccezionali nel dribbling, un ottimo piede destro nelle conclusioni o nei cross e in generale quel tipo di velocità che ti permette di lanciarti il pallone in avanti e di farti inseguire da tre/quattro avversarie senza troppe speranze. Sydney Pulver è invece una centrocampista box to box da Washington State dotata di ottime capacità d’interdizione e di una notevole accelerazione sul corto che le permettono di anticipare le avversarie e far ripartire l’azione quasi con un unico movimento estremamente fluido. Unico prospetto di San Diego di origine non Pac-12 è Kayla Bruster, difensore centrale che è stata una parte cruciale in questi anni della forte difesa di Georgia. Alta e ben strutturata, con lunghe leve che le permettono di arpionare molti palloni, Bruster eccelle in impostazione soprattutto nel gioco lungo.
4 – Racing Louisville
C’è solo una franchigia nella mia personale top 5 a presentare almeno una over, e a dir la verità può contare su ben due calciatrici nate prima del 1999. Se dunque Louisville è riuscita a farsi strada in una classifica che per sua stessa ammissione tende a penalizzare chi non ha in rosa un numero sufficiente di giocatrici Under 23 è perché quelle poche calciatrici che raggiungono quel target hanno un potenziale veramente speciale. E questo è evidente nel momento in cui in rosa puoi contare su una top 3 pick all’ultimo Draft già nel giro dello USWNT e quando la tua giocatrice più rappresentativa – e investimento più consistente in fase di mercato – è una classe 2001 con già molti anni alle spalle tra i professionisti prelevata da uno dei campionati più competitivi del pianeta. Jaelin Howell è un talento veramente speciale e appartiene alla categoria di calciatrici che sanno scomparire all’interno di manovre offensive di cui sono il principale motore creativo. Il prodotto da Florida State ama giocare bassa e anche in situazioni di difesa avversaria arroccata in difesa della propria area non si fa ingolosire dallo spazio lasciatogli, preferendo invece una paziente ma continua ricerca degli spazi, uno stile di passaggi semplice, una grossa attività vocale e gestuale nell’indicare alle proprie compagne la direzione in cui attaccare. Jaelin Howell è il motore attraverso cui si costruisce una manovra e sembra già pronta a trasformare il volto di una squadra che in off-season ha cambiato molto, allenatore incluso. Ebony Salmon ci ha messo solo un minuto per dimostrare alla NWSL di essere una giocatrice in grado di fare la differenza. L’attaccante arrivata l’anno scorso dal Bristol City – dove era l’unica luce nel mezzo di una stagione complessa in FAWSL – si infila perfettamente nello stampino di questa nuova generazione di calciatori e calciatrici inglesi iper tecnici, velocissimi, che giocano con uno stile ed un’eleganza quasi futuristica e che sembrano divertirsi enormemente con ognuna delle loro scelte. Emina Ekic arriva invece al suo secondo anno in NWSL e lo fa con la squadra della città in cui è nata che, in una coincidenza abbastanza particolare del destino, ha esordito proprio nella stagione in cui la classe 1999 è uscita dal college e proprio dai locali Louisville Cardinals, rendendola già una sorta di idolo locale. Attaccante o esterno molto veloce e tecnico, Ekic è stata una calciatrice molto ricercata dalla franchigia, che dopo aver speso la sua prima scelta assoluta ha deciso di fare trade up per assicurarsi il prospetto più interessante a livello statale. Quella prima scelta assoluta era intanto stata spesa su Emily Fox, uno dei due over della franchigia. Anche lei parte del nuovo ciclo dello USWNT, la classe 1998 è un terzino sinistro che interpreta il gioco con lo spirito di sacrificio di un mezzofondista, un pericolo costante che ama partire in posizione avanzata e scattare su e giù per il campo, riuscendo più di una volta a interpretare nella stessa azione il ruolo della recupera palloni e della crossatrice. Quarta scelta assoluta dell’ultimo Draft ma comunque over vista la sua nascita nel 1998 è Savannah DeMelo, una delle passatrici più creative e presenti offensivamente del college soccer, una maestra dell’ultimo passaggio che cerca sempre la giocata decisiva e l’assist.
3 – North Carolina Courage
In Brianna Pinto, terza scelta assoluta nel Draft 2021, North Carolina ha trovato non solo uno dei migliori prospetti per il futuro dello USWNT, ma anche una figura carismatica di quelle che negli Stati Uniti definiscono la cultura di uno spogliatoio impattandola anche oltre la loro presenza nella franchigia. Pinto, nata in Connecticut ma cresciuta fin dai nove anni a Durham e poi passata al college con i Tar Heels, è non solo una centrocampista estremamente completa e versatile, ottima nelle progressive runs, imprendibile quando stoppa la palla spalle alla porta e con lo stesso tocco si gira per lanciare l’azione offensiva ed un’efficiente passatrice sia nella giocata decisiva sia come parte di una manovra più lunga, ma è anche una personalità notevole, che nel 2020 ha deciso, insieme ad alcuni suoi coetanei tra cui il portiere dei Philadelphia Union Matt Freese, di candidarsi e di entrare in blocco nell’Athletes Council della USSF, un organo che, in base alle ultime legislazioni a livello federale, controlla la quota più consistente dei voti per l’elezione dei vertici del calcio statunitense. Come Brianna Pinto, Emily Gray è stata la terza scelta assoluta di un Draft, ma nel suo caso di quello del 2022. Il prospetto da Virginia Tech – scelta più alta nella storia del programma – è una centrocampista molto tecnica e spettacolare, con un grosso range dinamico nelle proprie scelte, capace di giocare a ritmi diversi, di essere un ingranaggio fondamentale ma invisibile di una manovra o di far esplodere la partita con uno dei suoi ankle-breaker. Una forza offensiva – leader della ACC per punti tra le centrocampiste – Gray ama giocare con il pallone tra i piedi e essere cercata dalle proprie compagne. Diana Ordonez è il prototipo dell’attaccante contemporanea. Alta, strutturata fisicamente ed eccellente nel gioco aereo come una cara vecchia e tradizionale target forward, aggiunge a questa corazza di primissimo livello un’ottima tecnica di tiro e tutto un arsenale di piccole mosse, finte di corpo e giocate di grande intelligenza che le permettono di non dover dipendere dal proprio fisico per obliterare le opposizioni avversarie. Per essere una calciatrice così giovane invece Kerolin ha già raccolto molte esperienze, collezionando una giravolta di squadre in Brasile e provando già l’esperienza europea con il Madrid nella Liga spagnola. Proprio dalla capitale iberica arriva in NWSL in questa off-season questa attaccante tecnicamente dotata con grande dribbling e corsa che già nei ritmi bassissimi del Brasileirao aveva mostrato una propensione ad un gioco più intenso e frenetico come quello statunitense. Kiki Pickett è arrivata in North Carolina come parte della blockbuster trade che ha mandato Sam Mewis a Kansas City, ed è indicativa delle aspettative che la franchigia ripone su di lei il fatto che in quella trade la campionessa NCAA con Stanford fosse l’asset principale arrivato in cambio della centrocampista dello USWNT.
2 – Portland Thorns
Il futuro di Portland passa da due paia di piedi, uno dei quali è già adesso, nel presente, fondamentale per i destini della franchigia e l’altro, pure essendo molto più discusso anche sui media mainstream, ancora con qualche anno di maturazione davanti. Partiamo da quello che già adesso può impattare pesantemente una delle squadre più forti della storia recente della lega, ovvero Sophia Smith. L’attaccante uscita da Stanford è uno dei volti principali del nuovo ciclo dello USWNT e nella Rose City ha come iniziato un dottorato in attaccantologia trovandosi davanti – e spesso anche a collaborare – con un gigante come Christine Sinclair, la miglior marcatrice nella storia del calcio per nazionali, maschile o femminile. E questo fatto dovrebbe spaventare i rivali delle Thorns perché già da sola il prodotto da Stanford è un talento trasformativo, capace di andare in gol al suo debutto tra le professioniste e con le qualità tecniche, fisiche e la determinazione necessarie per segnare gol del genere. Non è chiaro quando la campionessa canadese abbia intenzione di appendere gli scarpini al chiodo, quello che è certo è che se vorrà farlo in maglia Thorns non dovrà assolutamente preoccuparsi di cosa verrà dopo. Anche perché intanto nella zona di campo immediatamente arretrata rispetto a quella di Sophia Smith sta maturando, e fa già salivare l’ipotesi di un futuro in cui ci sarà lei alle spalle dell’ex Stanford a servirle assist, Olivia Moultrie. La sua storia incredibile, già passata per aule di tribunale, contratti milionari e una promessa – poi strappata per passare al professionismo – di giocare a livello collegiale per North Carolina fatta ad undici anni, era stata raccontata prima del suo ultimo capitolo qui. I suoi video a livello giovanile danno quell’impressione di bambina prodigio che è stata tramandata nell’era di YouTube e dei genitori con accesso ad un software di editing da ormai una generazione intera di ragazzini e ragazzine cresciuti con aspettative troppo elevate per l’età, ma il suo acclimatamento tra le professioniste e le sue prime esperienze con nazionali giovanili in cui comunque gareggia come sotto-età lascia impressioni di una giocatrice già pronta fisicamente per un livello superiore, su cui certo non saranno poste pressioni di essere già adesso una stella, ma che può crescere con calma in un’organizzazione vincente. Hannah Betfort è invece un difensore centrale che arriva a toccare in altezza la ragguardevole vetta del metro e ottanta, che la rende automaticamente una forza nel gioco aereo. L’ex Demon Deacons in quel di Wake Forest ha completato una transizione di quelle che a volte prendono un’intera carriera. Arrivata come attaccante dal liceo, dalla stagione di sophomore in poi ha arretrato sempre più il suo raggio d’azione, venendo adattata prima come terzino e poi, diventando anche capitana della squadra, difensore centrale. Come è logico immaginare, dunque, ha ancora enormi margini di miglioramento a causa di un livello di scolarizzazione in difesa ancora molto contenuto. Yazmeen Ryan è stata la sesta pick assoluta del Draft 2021. Il prodotto da Texas Christian è una centrocampista centrale che ama giocare come regista, ottima passatrice e tendente a prendersi un gran numero di responsabilità, come ad esempio il ruolo di tiratrice dei calci di rigore per la sua università. Gabby Provenzano è anche lei una centrocampista, ma arrivata a Portland durante l’ultimo Draft. L’ex Rutgers è una centrocampista box to box, con un grande motore, ottimo work rate, buoni tempi d’inserimento e un tiro interessante dalla distanza.
1 – Washington Spirit
La posizione in cui si trovano le Washington Spirit è una rarità quasi inconcepibile nella storia di classifiche come queste. Per come funziona lo sport americano, semplicemente non dovrebbe essere possibile essere le campionesse in carica e avere allo stesso tempo la miglior batteria di prospetti, ma la situazione delle Spirit è a tutti gli effetti una rarità, perché i talenti generazionali capitano, per definizione stessa, una volta ogni tanto. E Trinity Rodman è non solo un talento generazionale, una calciatrice che segnerà un’epoca, ma è anche la terza atleta più giovane tra tutte quelle presenti in questa classifica, e viene da dei playoff in cui è stata la miglior giocatrice di movimento nella finale per il titolo. Basterebbe avere solamente Rodman in squadra, solamente i suoi dribbling, la sua tecnica, la sua creatività, la sua coordinazione e la sua velocità, per rendere una squadra subito degna della top 3. In fin dei conti, stiamo parlando di un tesoro talmente grande che il primo compito della nuova dirigenza è stato quello di coprirla di denaro nel contratto più lucrativo nella storia della NWSL, il primo che per guadagni totali supererà il milione di dollari. Ma Trinity Rodman non è l’unica giocatrice Under 23 presente in squadra. Anzi, a dir la verità non è l’unica stella della squadra campione NWSL ad essere nata dopo il 1998. Ashley Sanchez è una giocatrice incredibilmente divertente da vedere, capace di strappi fenomenali, con una tecnica e una creatività di primissimo livello, ed è già un elemento decisivo di una squadra tra le migliori al mondo. In questo senso, impossibile non sottolineare la giocata più importante della sua carriera fino ad ora, che manda un segnale ben preciso sul tipo di giocatrice che è l’ex UCLA. Parliamo della rete con cui ha eliminato le OL Reign spedendo Washington in finale negli ultimi playoff, uno scavetto geniale completamente improvvisato nel giro di pochi decimi di secondo con velocità di pensiero simile a quella della luce. Da UCLA viene anche Karina Rodriguez, dual national nativa di Torrance che ha scelto di rappresentare il Messico a livello internazionale. Rodriguez è una calciatrice scolpita nella roccia, fenomenale nei contrasti in piedi o in scivolata e con un grande motore, oltre che una buona tecnica. La versatilità di Anna Heilferty è evidente già nell’apertura di questo video. Attaccante a livello di college, terzino nei camp giovanili dello USWNT, centrocampista nel proprio settore giovanile, ruolo in cui si è trovata più spesso impiegata anche in NWSL. Atleta completa sotto ogni punto di vista, Heilferty ha una predilezione per correre con il pallone ed è una giocatrice molto presente nello sviluppo offensivo della sua squadra, indipendentemente dalla posizione. Tara McKeown è un’attaccante, che in una squadra che ha già Trinity Rodman e la capocannoniera 2021 Ashley Hatch rende il suo sviluppo quantomeno più accidentato rispetto ad altri, ma è una calciatrice abile nell’attaccare l’area, forte nel gioco aereo, capace di concludere anche in situazioni di difficile equilibrio e molto intelligente nei suoi movimenti.
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