It’s Called Soccer – s03 ep23

Ormai sapete qual è l’antifona, tanto che quella che state leggendo è un’intro che si ripete uguale identica in tutte le puntate: ogni settimana nel mondo del calcio americano succedono cose particolari, strane, incredibili, divisive, divertenti, curiose, inspiegabili, folli e chissà quanti altri aggettivi. E questa rubrica, come sempre ormai da qualche stagione, arriva il lunedì per aggiornarvi su quanto successo e per mettervi in ordine una quantità confusionaria e numerosa di dati e eventi. Ormai, forse, avete capito anche come si chiama. Nel caso contrario ve lo ricordo almeno per un’altra volta, dandovi il benvenuto al nuovo episodio di It’s Called Soccer.

#talentwatch

La breakout season di Jacob Shaffelburg

Se la disgraziata stagione di Toronto poteva servire come occasione per far giocare alcuni dei ragazzi del vivaio, allora Shaffelburg l’ha sfruttata alla perfezione, diventando un ingranaggio cruciale – al momento direi addirittura il più fondamentale – per i destini della squadra. Contro Cincinnati domina l’incontro con due assist e un gol. Non so come altro definire questa stagione se non, appunto, come breakout season.

La striscia positiva di Omir Fernandez

Con la rete di mercoledì, l’homegrown ha segnato tre gol nelle ultime quattro partite dei Red Bulls. Una delle più belle sorprese di questa stagione, per di più in un centrocampo che non lo avrebbe dovuto vedere protagonista.

Dovrebbero essere esaltatati a…

Columbus?

Beh… lo so che è dura da dire dopo la brutta sconfitta arrivata nel weekend, ma certo c’è spazio per un po’ di positività. E non solo perché è arrivato un trofeo – al di là del valore che ognuno di noi assegna alla Campeones Cup, si tratta comunque di battere quella che è tecnicamente la migliore formazione del calcio messicano, che per la MLS è un traguardo tutt’altro che scontato – ma anche perché in generale la squadra sembra più viva di prima ed è reduce da una serie sicuramente positiva. I playoff non sono stati abbandonati definitivamente.

Locura Rankings

5 – L’amico di Ruidiaz a bordo campo

Perché Raul Ruidiaz si ferma per salutare nello specifico quel particolare fotografo? Perché lo indica, perché cambia direzione verso di lui? Perché lo saluta come si salutano i cugini più piccoli ma comunque già adolescenti? Chi è esattamente quell’uomo? Cosa lo distingue da tutti i milioni di fotografi senza volto che abitano dietro la riga di fondo?

4 – Dike segna allo scadere

L’Exploria Stadium esplode molto facilmente, ma se poi lo tratti così e lo costringi a questi sbalzi d’umore impazzisce proprio.

3 – Il quasi gol di Barco

Sarebbe crollato lo stadio in caso di gol? Certamente.

2 – I baffi di Joe Willis

Risulta abbastanza incredibile pensare come il baffone sia stato un’icona dello stile da uomo per certamente un secolo e mezzo forse anche di più, e poi semplicemente è uscito di moda da un giorno all’altro, lasciando l’impressione che qualunque baffo senza un’impronta di brizzolato sia in realtà appartenente ad un hipster che vorrebbe tornare indietro nel tempo al 1910. Nulla di particolare contro Joe Willis, volevo solo far uscire da qualche parte questo pensiero che avevo nella testa.

1 – Il rosso ad Esteves

Questo non è un fallo da cartellino rosso. Forse non è neanche un fallo e basta. Non sono il tipo che richiede l’intervento dell’ufficio inchieste. Non mi interessa. Si tratta solo di una cosa strana, e quindi questo è il posto per sottolinearne la stranezza. Nessuna polemica.

Premio della critica alla Partita Ubriaca della settimana

Toronto vs Chicago Fire

Chicago passa in vantaggio, il teenager Slonina para il primo rigore affrontato in carriera tra i professionisti al DP Soteldo, poi comunque Toronto trova la via di rimontare e i Fire gettano così via, almeno potenzialmente, le residue chance di playoff.

Considerazioni non richieste

Se come organizzazione non ti sei mai occupato della NWSL, non dovresti farlo solo quando le cose vanno male

Per fare in modo che cose orrende come quelle che il silenzio ha permesso a Paul Riley, Richie Burke ed altri di perpetrare sulle proprie atlete, è anche necessario che quanti più media possibili si occupino della NWSL, che più voci siano disponibili a raccontare queste storie. Il processo di eradicazione passa necessariamente da una maggiore attenzione dei media. E parlare di una lega più quando non si gioca che quando si gioca non aiuta affatto.

Il feud della settimana

Josuel vs Weavid

Ok, tecnicamente non è MLS, ma siccome ho nostalgia dei tempi in cui Josef e Miggy dominavano la MLS, questa esultanza di Jonathan David e TImothy Weah mi ha reso nostalgico, e volevo dire che bella per carità, poi loro due giocatori fantastici, ma come gli originali non c’è nessuno.

IL VIDEO DELLA SETTIMANA

Mentre raccoglievo tutto ciò che vedete inserito in questa rubrica, e dopo aver letto della sospensione di tutte le partite della NWSL in questo weekend, mi sono chiesto spesso se fosse giusto continuare con l’episodio, se non fosse meglio prendersi una pausa come ha fatto la NWSL stessa. Sono stato in bilico tutta la settimana, fino a questa mattina, quando ho visto questo video. Si tratta di John Strong, commentatore di FOX in coppia con Stuart Holden, che tratta approfonditamente la materia che ha riempito anche questo articolo, durante l’incontro tra Timbers – il club fratello delle Thorns, con cui condivide la proprietà e la dirigenza che ha contribuito a proteggere Paul Riley dalle accuse di Shim e Farrelly – e Inter Miami, il tutto mentre il banner della Timbers Army in supporto delle atlete veniva inquadrato a lungo. Credere in quello che Shim, Farrelly e tutte le altre vittime hanno raccontato, supportarle e sostenerle non vuol dire necessariamente stare in silenzio riguardo a tutto il resto. Quella è la storia principale, quella che tutti dovrebbero trattare, ma non è l’unica. Ed ecco perché anche oggi siamo qua. Senza dimenticare o far finta di niente, ovviamente.

Cosa succederà?

Julien Gressel ha, come spesso accade, il pallone sulla fascia in posizione avanzata. Cosa farà con la sfera?

A) Tirerà in tribuna
B) Crosserà e servirà un bell’assist
C) Tirerà e segnerà

La risposta corretta è: B…. anzi no, scusate, è C. Ma come C. No dai, non è possibile, deve esserci un errore. Julian Gressel è il miglior crossatore della MLS, non vorrà certo sprecare una posizione del genere. Questo deve essere stato anche il pensiero del Pulpo Gallese, che lascia scoperto il primo palo lanciandosi già nell’attesa del cross. Venendo però ingannato.

Fun Fact

E siamo a cento gol per Josef Martinez in maglia Atlanta

E come per Landon Donovan, prima o poi questa cavolo di statua dovrà arrivare. Mai nessuno così veloce a Quota 100 – non quella lì – nella storia della MLS.

La domanda (e forse risposta) della settimana

Orlando ha trovato un rigorista in Daryl Dike?

Prima delle sue due trasformazioni dal dischetto, tre errori su cinque calci di rigore per la franchigia della Florida. Nani non ha funzionato, altri tentativi neanche. Perché non lasciare provare alla gallina dalle uova d’oro dei Lions?

MVP della settimana

Brian White

Prima tripletta MLS per l’attaccante, che si sta silenziosamente trasformando in uno dei migliori utility man offensivi in giro per la lega.

MVP romantico della settimana

La statua di Donovan

Ma sopratutto, tutti gli incredibili scultori in marmo che hanno riempito la storia dell’arte, perché più vengono rese pubbliche statue brutte in ferro di grandi calciatori e più ci si rende conto di quanto sia in realtà semi-impossibile il lavoro di uno scultore che ambisse al realismo più completo.

Best Save della settimana

David Ochoa tiene viva RSL

Che comunque alla fine perderà, non riuscendo a rimontare entrambi i gol di Austin FC. Ma senza il portiere messicano sarebbe finita tanto a poco. Vero MVP della partita pure nella sconfitta

I migliori gol della settimana

La botta di Salloi

Se non possiamo chiamarla “MVP Campaign” perché tanto immaginare un non DP con quel titolo è semi-impossibile, possiamo quantomeno chiamarla “Ehi-Europa-Guardatemi-Sono-Qui Campaign”? Perché Salloi continua a segnare come se non ci fosse un domani.

Anderson Julio la vince così

Vorrei dire Cascoignesco, ma Cascoigne non ha deciso un incontro al novantacinquesimo minuto. Quindi semmai è Cascoigne che è retroattivamente Andersonjuliesco.

Joao Paulo si mette in proprio

https://twitter.com/stuholden/status/1444861874466557956

Ok, ok, Joao, va bene, ti stiamo seguendo. Sei te il miglior centrocampista nella lega. Non c’era bisogno di urlare così. Ci saremmo accorti di te eventualmente.

I migliori assist della settimana

Medran infila per Beric

SCHEMAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

Rubin serve Kreilach

Anche se breve, un tocco così rapido e veloce non è da sottovalutare e fa tutta la differenza del mondo tra una rete e una bandierina alzata per fuorigioco.

Il filtrante di Casseres

Tra tutte le opzioni a disposizione del venezuelano, il terzino ex della gara è la più lontana. Certo, è anche quella che arriva con più momentum, ma è possibilmente la più difficile da trovare solo per tutti i potenziali interventi che potrebbero mandare il pallone da un’altra parte. Ma l’audacia è premiata.

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