L’ex NY Cosmos Andrea Mancini svela indiscrezioni sulla nazionale italiana

La nazionale italiana di calcio ha brillantemente concluso la prima parte di Euro 2020 con tre vittorie in altrettante partite, senza subire goal e segnandone sette. Il figlio del CT azzurro Andrea Mancini, ex calciatore dei NYC ci rivela alcune indiscrezioni su come Roberto Mancini vive la carica di commissario tecnico dell’Italia.

Ora alla Fiorentina, Andrea Mancini non nasconde di dare consigli al CT

Certo se si pronuncia il cognome Mancini nel mondo del calcio la mente fa immediatamente riferimento all’attuale commissario tecnico della nazionale, che sta portando ai fasti che merita la selezione azzurra, che viene vista da esperti, tecnici e quote del sito di scommesse Europei Betway come fra le possibili vincitrici al 22 giugno, a quota 7,00. Ma da poco tempo a Firenze echeggia il nome di un altro Mancini, quello di Andrea, ex calciatore fra Spagna, Inghilterra e Stati Uniti, e ora dirigente alla Fiorentina di Rocco Commisso, presidente che aveva già conosciuto nella sua parentesi calcistica negli USA.

Il giovane Mancini è infatti il nuovo collaboratore di mercato che affianca Daniele Pradè nel duro compito di rifondare una squadra che negli ultimi due anni ha dato più dolori che gioie ai tifosi, a parte la vittoria dell’anno scorso contro gli acerrimi rivali sportivi della Juventus. L’ex centrocampista o attaccante dei NYC conosce bene il calcio, ne ha vissuto indirettamente tramite il padre gioie e sofferenze. Andrea è inoltre nato sotto una “stella vincente” a Genova poco dopo che il padre si cuciva sul petto lo storico scudetto con la Sampdoria dei “miracoli” con Boskov. Di quella squadra fantastica Gianluca Vialli, Attilio Lombardo e Giulio Nuciari fanno ora parte dello staff della nazionale italiana proprio a supporto di CT Mancini.

Il figlio d’arte non ha nascosto di dare spesso dei consigli al padre in termini di gestione del gruppo, lui che è coetaneo di tanti atleti che stanno facendo benissimo con la maglia Puma dell’Italia nel “primo” triennio targato Roberto Mancini.

Andrea Mancini conferma che in nazionale c’è serenità e divertimento

Se Roberto Mancini ha voluto con sé persone che, oltre ad essere ex compagni di battaglie in campo, sono anche grandi amici del tecnico un motivo c’è. La ragione è semplice ed è la ricerca della serenità. Può sembrare il titolo di un film ma è invece solo una “formula”: l’allenatore nato a Jesi sa benissimo che sono diverse le componenti che concorrono a un successo nello sport, e oltre a quelle atletiche e tecniche, vi sono elementi umani fondamentali per compattare un gruppo.

Il figlio del CT conferma ai microfoni di calcio news24 che nello spogliatoio azzurro si respira un clima disteso, dove le relazioni umane fra giocatori e staff sono serene e mature. Ciò accade nonostante il CT tenga comunque tutti sulla corda, come conferma l’eterna staffetta fra Belotti e Immobile, due centravanti che si giocano il posto da titolare in nazionale, ma che al contempo sono grandi amici nella vita privata condividendo vacanze e momenti liberi.

Il segreto di Roberto Mancini, come sottolinea il figlio Andrea, è essersi circondato di persone competenti ma soprattutto di amici, con cui tramite il divertimento e il duro lavoro l’ex calciatore di Lazio e Sampdoria sta raggiungendo dei grandi successi. Non perde l’occasione per esprimere parole di stima per il padre il 28enne Andrea Mancini, che riconosce a Mancio il merito di aver portato spensieratezza nel gruppo azzurro. In particolare Andrea Mancini ha detto di aver incontrato il padre in maniera fugace dopo la prima sfida contro la Turchia, ma era palese l’entusiasmo non solo negli occhi del CT, ma di tutti i componenti di rosa e staff.

Per il giovane Mancini comincia una nuova avventura alla Fiorentina dopo aver appeso le scarpette al chiodo. Ricomincia da manager e portando dietro quel cognome che è ora più che mai sempre più legato alla storia e alla tradizione del calcio italiano, visto che Roberto Mancini ha raggiunto lo strepitoso record di Pozzo di 30 risultati consecutivi senza conoscere sconfitta, e chissà se il merito di questa serenità del Mancio non derivi anche dai suoi tre figli, sempre al suo fianco e sempre estremamente affettuosi.

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