La prima MLS senza Luis Robles: Ironman si ritira

Tra i pali della MLS: il Ritiro di Luis Robles, l’Ironman della MLS

Esattamente un anno dopo il ritiro di due leggende della MLS come Tim Howard e Nick Rimando, un altro pezzo di storia della Lega appende i guanti al fatidico chiodo. Stiamo parlando di Luis Robles, storico guardiano della porta dei New York Red Bulls e primo portiere titolare dell’Inter Miami CF di David Beckham.

Nato in Arizona da padre Portoricano e madre Coreana, cresce calcisticamente nell’accademia di Tucson, prima di frequentare il college a Portland.

Arriva l’MLS Superdraft del 2007 e Robles viene scelto dal D.C. United. Luis però ha un’idea diversa, attraversa l’Oceano Atlantico e si accasa al Kaiserslautern in Zweite Bundesliga, la seconda serie tedesca. Dopo una prima stagione con la seconda squadra della società tedesca, a ottobre 2008 esordisce in prima squadra contro il Rot Weiss Ahlen e complice l’infortunio del portiere titolare, e battendo la concorrenza di un giovane Kevin Trapp, colleziona 16 presenze nell’arco della stagione.

All’inizio dell’annata successiva perde la preparazione estiva, anche a causa della partecipazione al training camp della Nazionale Usa, con cui esordisce in una partita di Gold Cup contro Haiti (collezionerà poi altre due presenze nel 2016 e nel 2017 in amichevole)  e si ritrova nuovamente nel ruolo di riserva. Anche nella stagione successiva le presenze in campo sono limitate e nonostante la promozione in Bundesliga, Robles decide di accasarsi al Karlsruher SC, sempre in seconda serie. Dopo una prima annata vissuta da titolare, nel 2011-12 scenderà in campo in pochissime occasioni venendo rilasciato a fine stagione.

Tornato negli Stati Uniti, e ormai pronto a lasciare il calcio giocato, viene scelto dai New York Red Bulls nell’Allocation Draft ad Agosto 2012, come riserva del titolare dell’epoca, Ryan Meara. Arriva il 29 Settembre, il giorno in cui Robles inizia a scrivere la sua leggenda di Ironman; complice un infortunio all’anca di Meara, debutta tra i pali della franchigia della Grande Mela, e da quel momento non si volterà più indietro. Saranno ben 183 le partite consecutive che Luis giocherà in MLS, superando il precedente record fissato da Kevin Hartman. La striscia si interrompe il 19 Maggio 2018, contro gli Atlanta United Fc, a seguito di un infortunio occorso la precedente giornata contro i Colorado Rapids. A sostituirlo fu… Ryan Meara il portiere rimpiazzato da Robles quasi 6 anni prima.

Luis ormai diventato capitano, giocatore con più presenze nella storia della franchigia (238) e beniamino dei tifosi (che ricordano il loro portierone mettere la faccia per tranquillizzare l’ambiente dopo il licenziamento inaspettato di coach Mike Petke, sostituito da Jesse Marsch, prima della stagione 2015) vedrà concludersi la sua storia con i Red Bulls al termine della stagione 2019.

Nelle sue sette stagioni in New Jersey, ha conquistato tre Supporters’ Shield (2013, 2015, 2018), il premio di miglior portiere della Lega nel 2015 e il premio di Parata dell’anno nel 2014 (per una strepitosa doppia respinta contro i Seattle Sounders). Purtroppo è mancata la ciliegina sulla torta, rappresentata dalla MLS CUP, solo avvicinata con tre finali della Eastern Conference perse (2014,2015, 2018), e che tutt’ora rimane una chimera per i furono Metrostars.

Nella stagione 2020, è stato scelto come portiere titolare dell’Expansion team Inter Miami, per portare la sua grande esperienza in una franchigia completamente nuova, ma sfortunatamente la sua stagione si è chiusa anticipatamente a causa della frattura di un braccio. A fine anno il suo contratto non è stato rinnovato dalla squadra della Florida e Luis, a quasi 37 anni, ha optato per il ritiro.

La nuova stagione della MLS inizierà senza il suo Ironman.

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