Il Texas rischia di diventare una colonia juventina, magari non con il South Dakota con Bonucci, ma sicuramente con del talento alla base. Dopo Weston McKennie, sorpresa di questa Serie A e vero insostituibile al momento nel centrocampo di Pirlo per dinamismo, inserimento e interdizione, la Juventus si appresta ad accogliere in Italia un altro talento statunitense: Bryan Reynolds, professione terzino destro.
Il progetto pensato dai bianconeri e illustrato al giocatore classe 2001 è stato quello di metterlo sotto contratto fino al 2025, appoggiandosi però a un club che potesse tesserarlo come extracomunitario: scelta ricaduta sul Benevento a cui Reynolds sarà girato in prestito fino a fine stagione con opzione per un altro anno in caso di salvezza dei sanniti.
LE CARATTERISTICHE DI REYNOLDS
Reynolds è un terzino moderno, decisamente più bravo a offendere che a difendere per quanto fatto vedere nelle prima stagione da protagonista in MLS con Dallas FC, club in cui è cresciuto partendo dall’Academy sfuggendo alla sorta di prelazione vantata dal Bayern Monaco per la partnership in corso. L’esordio nel massimo campionato nordamericano è arrivato nel maggio 2019, ma la consacrazione agli ordini di Luchi Gonzalez si è compiuta nella MLS 2020 vinta da Columbus Crew. Reynolds – giugno 2001 – è stato il più giovane difensore a fornire almeno 4 assist nelle ultime due stagioni a conferma della tecnica di base sopra la media per il ruolo e un modo di giocare offensivo che per l’Europa andrà affinato con i giusti tempi.
Nonostante la struttura fisica importante con i suoi 185 centimetri di altezza, Reynolds gode di un’ottima velocità e di una potenza muscolare degna di nota, tipica degli atleti statunitensi. Arriva in Italia da MVP di Dallas, ma anche come rivelazione dell’anno e difensore dell’anno del club.
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