L’inesorabile declino dei NY Cosmos
Pur essendo ai margini del calcio professionistico americano ormai da anni, nonostante Rocco Commisso, i New York Cosmos restano nell’immaginario collettivo come una delle squadre più importanti del Nord America. In giro per il mondo il brand dei Cosmos tira ancora parecchio e non solo per i grandi campioni che nel passato ne ha vestito la maglia, ma perché in tanti – con più o meno ragione – collegano il soccer proprio ai Cosmos. La realtà sul campo però è completamente diversa e parla di un inesorabile declino dei NY Cosmos, imbrigliati tra le difficoltà delle serie minori statunitensi e una battaglia contro la MLS e non solo che non ha portato i frutti sperati, anzi.
Iniziamo con l’aggiornare i più distratti che, anche per ovvi motivi, dopo gli anni con Raul in NASL e i vari titoli vinti e contesi, nonché quello perso da coach Savarese contro San Francisco nell’ultima edizione del campionato, si sono persi via. A oggi i Cosmos fanno parte della NISA, National Independent Soccer Association, la terza serie nella cosiddetta “piramide calcistica” del soccer al pari della USL League One.
Ma è notizia dei primi giorni di gennaio, ancora da confermare ufficialmente da parte del club del Bronx, che anche la partecipazione alla NISA – otto squadre – per il 2021 è in forte dubbio, per usare un eufemismo. Anche se non è ancora stato annunciato dai NY Cosmos, la società del patron della Fiorentina Rocco Commisso sembra intenzionata a prendersi una pausa evitando la partecipazione alla Spring Season per motivi legati alla pandemia di Covid. I giocatori – ma il condizionale è d’obbligo – da quanto filtra dalla Grande Mela sarebbero già stati contattati e avvisati delle intenzioni societarie.
Un ulteriore smacco che mette in luce una crisi senza fine e un declino inesorabile dei NY Cosmos, dei quali rimane solo il brand a ricordare i fasti del passato. Il tentativo di salvataggio di Rocco Commisso e le intenzioni bellicose non hanno portato grandi sterzate nella curva discendente dei Cosmos, con lo stesso italo-americano che – preso dalla Fiorentina – ha via via tralasciato le questioni interne per dedicarsi alla complicata vita da presidente di Serie A.
Insomma, tra progetti campati in aria, stadi disegnati e renderizzati ma mai veramente vicini all’essere concretizzati, cosa ne resterà dei mitici Cosmos è ancora tutto da capire. Ma il futuro, va detto, non sembra promettere chissà quali fuochi d’artificio.
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