L’ultimo spettacolo del MAPFRE Stadium
Ci sono storie che magari non portano standing ovation o valgono uno story telling tanto di moda negli ultimi anni, ma che valgono la pena di essere citate, coccolate, apprezzate. Una di queste nel mondo del Soccer Usa e soprattutto della MLS è quella del MAPFRE Stadium di Columbus, Ohio, il teatro della finale di MLS Cup 2020 che metterà di fronte i suoi Columbus Crew ai plurititolati Seattle Sounders.
DA “SOCCER SPECIFIC STADIUM” HA INDICATO LA VIA
In declino da qualche anno e per alcuni ormai considerato obsoleto, il MAPFRE è stato – e probabilmente ancora per molti lo è – fonte di ispirazione per tutti gli impianti calcistici americani, anche quelli ancora in costruzione. Lo stadio di Columbus infatti è stato il primo riconosciuto ufficialmente “soccer specific” in un Paese dove si sprecano stadi da football americano riadattati e anche per questo negli anni è diventato tappa fissa della Nazionale Usa, soprattutto quando il fattore cabala serviva dalla propria parte, meglio se contro il Messico.
Per chi se lo stesse chiedendo, no non ha fatto parte di quel boom che fu Usa ’94, ma è stato inaugurato nel 1999 dando spazio e un luogo fisico per la prima volta al sempre più scalciante soccer.
Oggi, nel 2020, il suo futuro è segnato. Il club ha pianificato il trasferimento in un nuovo impianto per l’estate 2021 che sarà situato in centro città, e lo stadio attuale sarà trasformato nel centro d’allenamento della franchigia. La MLS Cup 2020 sarà l’ultima grande manifestazione ospitata e la terza finale di MLS dopo quella da location neutrale nel 2001 e quella che nel 2015 vide i Crew perdere in casa 1-2 contro i Portland Timbers di Caleb Porter, attuale coach proprio di Columbus.
Quale modo migliore per andare in pensione se non essere il palcoscenico principale del proprio spettacolo?
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