Incendi USA: anche la MLS ne paga le conseguenze

Non c’è pace per la MLS (e non solo) in questo 2020.
 
Dopo lo stop per la pandemia di Covid-19 che ha portato perdite ingenti a livello economico alla lega e le manifestazioni di protesta contro un razzismo generalizzato in Usa, c’è un nuovo fattore con cui diverse società devono fare i conti: gli incendi.
 
Dozzine di incendi – dolosi e non – stanno imperversando sulla West Coast, come abbiamo potuto purtroppo notare nell’area intorno a San Francisco. La catastrofe sta assumendo dimensioni pazzesche e i fumi sono arrivati fino all’Europa attraversando l’Atlantico.
 
Una situazione che sta rendendo ancora più difficile lavorare per squadre come Seattle Sounders, Vancouver Whitecaps, San Jose Earthquakes, LA Galaxy e LAFC, ma la situazione più critica al momento è per i Portland Timbers (il Providence Park nella foto).
 
La regione di Portland al momento è considerata “la peggiore sulla Terra come qualità dell’aria” a causa del fumo, della nebbia tossica.
 
Per questo motivo i Timbers ormai da qualche giorno si stanno allenando Indoor costringendo coach Savarese a un lavoro diverso e complicato. Le Thorns (NWSL) invece hanno già rinviato due partite interne.
 

“L’aria è irrespirabile – ha commentato Savarese -. Basta uscire di casa e si sente che è bruciata, c’è un odore intenso di legno bruciato e non è facile respirare. Non c’è modo per cui si possa pensare di allenarsi all’aperto”.


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