Non solo McKennie: talenti made in Usa per l’Europa
La Juventus ha preso il centrocampista statunitense Weston McKennie dallo Schalke o4, una rarità per gli appassionati di soccer italiani perché non sono molti i calciatori statunitensi che vengono a giocare in Italia. I più famosi furono Lalas e Bradley. Quelli meno noti in tanti neanche li conoscono, come per esempio Andrija Novakovich che gioca nel Frosinone. La Reggiana tempo fa fece un periodo di prova a Del Piccolo, il capitano di Louisville ma tornò presto a giocare in patria. Un provino lo fece anni fa alla S.p.a.l., l’ex NYRB Bonomo, troppo giovane e forse provato in un ruolo non suo.
La Serie A non prende molti calciatori USA, cosa che invece succede in altri tornei. La Bundesliga si fida di più degli americani, come il campionato inglese o olandese. Tante big hanno nelle loro giovanili promesse a stelle e strisce che probabilmente vedremo nei mondiali del futuro, nel 2026 sicuro. Nelle leghe USA vi sono giovani importanti che potrebbero far bene in Italia. Chi segue MLSSoccerItalia.com sa bene di cosa parlo. Alcuni nomi meno noti? Eccoli.
In porta colui che ha fatto bene negli ultimi anni è Marcinkowski dei SJ Earthquakes. E’ del 1997. Però se devo dire un nome che avrebbe meritato di più come carriera, è Stefan Cleveland. Messo ai margini dai Chicago Fire, ha fatto un anno in USL ed ora è panchinaro ai Seattle Sounders. A mio avviso dà garanzie assolute tra i pali. Un altro nome interessante è quello di Jefferson “Jeff” Caldwell, portiere dei Revs, abile con i piedi e selezionato alcuni anni fa al draft dai NYCFC.
Per quanto riguarda i difensori, in tanti dicono Cannon di Dallas che ha proposte da Inghilterra e Germania. Personalmente non lo sceglierei. Una maggiore sicurezza l’avrei in USL con Taintor di Sacramento e Greenspan di San Diego. Aaron Herrera dei Real Salt Lake è un nome interessante, come Julian Araujo dei LA Galaxy, un terzino destro niente male.
A centrocampo la qualità non manca. Aaronson dei Philadelphia Union è il nome su tutti, giocatore dalle grandi qualità che meriterebbe la Serie A. Segnatevi il nome. Pomykal di Dallas merita grande attenzione come Danny Leyva dei Sounders. Come da prendere è sicuramente Carleton di Atlanta (attualmente in prestito ad Indianapolis). Grande tecnica la sua. Uno di quelli che o diventa fortissimo o si va perdendo per strada e sarebbe una grande perdita per il calcio USA. Chi ci legge da tempo non ha bisogno di spiegazioni su Busio. Grandi qualità ma dico solo che in campo non è facile trovargli la giusta posizione.
LEGGI L’INTERVISTA CON GIANLUCA BUSIO
George Bello è un terzino sinistro ma lo voglio segnalare nei centrocampisti perché a mio avviso gioca meglio in una posizione più avanzata. Non lo vedo bene come terzino. E’ giusto una mia sensazione. Poco spazio lo ha trovato a Montreal, Amar Sejdic. Per me ha delle qualità. Un anno in una squadra di serie B non gli farebbe male perchè ha potenzialità. Jonathan Lewis di Colorado è un ala sinistra molto veloce. Potrebbe fare bene in Italia ma ha bisogno di giocare con continuità. Molto bravo. Un altro che gioca da ala ma per me è una seconda punta con improvvisi lampi di genio in campo è Corey Baird. Lo vedrei bene in Europa, forse adatto alla Liga spagnola.
Probabilmente gli attaccanti restano ancora il punto dolente del futuro USA. Ovvio trattando solo gente che gioca in USA non dico Sargent, ci mancherebbe! però se togliamo il centravanti del Werder Brema non è che ci siano tanti nomi di qualità. Musovski che fa panchina è un buon centravanti ma a quanto si dice non è costante in campo. Chi rimane? Mueller di Orlando sa inserirsi bene nello spazio. Questa doveva essere la sua stagione ma con la situazione mondiale che ci ritroviamo, rischia di non fare il grande salto. Non so bene se può essere da Europa in futuro ma ha delle qualità. Qualità per me le ha pure White (leggi la nostra intervista) dei NYRB ma ha bisogno di giocare in maniera costante. Quello che invece si sta facendo conoscere è Dike degli Orlando City. Attaccante possente che ricorda molto Altidore. Nome da non dimenticare.
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