MLS is Back: trionfo Portland Timbers
La prima – e per certi versi speriamo unica – edizione del torneo MLS is Back è stato vinto dai Portland Timbers. I ragazzi di coach Savarese, un vero mago delle finali e delle sfide a eliminazione diretta già dai tempi dei NY Cosmos in NASL, hanno battuto 2-1 Orlando City nella finalissima, sfruttando le reti di due difensori: Mabiala e Zuparic, che hanno reso vano il gol del momentaneo pareggio di Pereyra per i Lions. Man of the match della finale Diego Valeri, al 25° assist da palla inattiva dal suo arrivo in MLS nel 2013; Scarpa d’oro del torneo, Diego Rossi di LAFC.
Calato il sipario sul complesso sportivo di Espn in Florida, è giunto il momento di tirare le somme di questo torneo. “MLS is Back Tournament” è stato battezzato a corredo di una situazione tragicamente anomala e complicata da affrontare. Sulla parte organizzativa però sono arrivate solo conferme: il Soccer è avanti e di molto sul vecchio calcio europeo. Decisioni rapide, corrette praticamente al 100% e soprattutto condivise, in un modo o nell’altro. E quindi? Bilancio positivo, considerate anche le premesse – e lo scetticismo, tra cui quello di chi vi scrive – iniziali.
Un torneo nato da una pandemia, senza precedenti, impossibile da prevedere dentro e fuori dal campo. Sicuramente non quello che ci saremmo aspettati dal 2020 della MLS, la stagione del 25° anno, ma a conti fatti un buon compromesso in un momento decisamente difficile per tutti. 51 partite condensate in un mese di calcio e in un unico posto: pazzesco, anche dall’altra parte dell’Atlantico. Nel bene e nel male, il torneo MLS is Back sarà ricordato per sempre e raccontato ai posteri, speriamo come unicità di un calcio in crescita.
Spiace per Dallas e Nashville, le grandi escluse della vigilia a causa dei tanti casi accertati di Covid-19 nelle proprie delegazioni, ma anche sotto questo punto di vista l’organizzazione del torneo è stata pressoché impeccabile per garantire la sicurezza di tutti in uno scenario, come quello della Florida, devastato dai numeri e dai contagi. Stadi vuoti, squadre blindate nella “bolla” di Orlando e migliaia di test (negativi) hanno permesso il regolare svolgimento del torneo, con qualche forfait di lusso prima, durante e dopo che però non ha tolto alcunché alla imprevedibilità delle partite, anzi.
Complimenti dunque ai Portland Timbers per un successo che dai tifosi delle altre squadre verrà probabilmente snobbato, ma che in realtà spedisce i falegnami dell’Oregon direttamente alla prossima CONCACAF Champions League con un trofeo in più in bacheca. E godiamoci questo momento di soccer perché ora riprende il campionato normale, ma non si sa ancora in quali condizioni di sicurezza e con quanta probabilità di portare a termine una stagione ridotta, con le canadesi già costrette a trovarsi un nuovo stadio negli Stati Uniti per evitare di restare bloccati oltreconfine. Apprezziamo gli sforzi fatti finora e speriamo in bene.
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