Il Coronavirus negli USA: il racconto degli studenti-atleti
Times Square, Fifth Avenue e in buona parte anche Central Park. New York è deserta, la pandemia di Covid-19 è esplosa esponenzialmente in una delle città più belle e popolose del mondo, mandandola ko, facendola diventare spettrale oltre che l’epicentro della questione. Nella città che non dorme mai è sparito anche il traffico e, nonostante non ci sia un divieto di uscire per strada, le immagini che arrivano dicono più di settimane di parole buttate lì. La vita di tutti è cambiata negli Stati Uniti, comprese quelle delle centinaia di studenti-atleti italiani che ora si trovano bloccati tra dormitori e amici di famiglia, senza poter iniziare o proseguire la propria stagione sportiva al college e lontano dalle famiglie.
“Fino a questo momento ho vissuto New York da “vero New Yorker” come direbbero loro. Camminata alla mattina in mezzo alla folla per raggiungere la metro, poi dentro i vagoni con un numero illimitato di persone – ha raccontato a SportMediaset.it Fabio Reato, cresciuto nelle giovanili del Milan e con un passato da professionista in Lega Pro, oggi studende alla Columbia University -. Quando sei abituato a vedere una città cosi iperattiva e piena di energia completamente deserta sicuramente l’effetto è grande. Devo dire che la città sta rispondendo alla grande e che le strade sono quasi praticamente deserte, segno di un grande rispetto nelle regole. Qui non c’è l’obbligo di stare in casa che imporrebbe multe e sanzioni in caso fosse violato (come in Italia), ma la gente sta mostrando senso di responsabilità. I supermercati consentono l’ingresso soltanto a 50 persone alla volta, ma sono sempre ben forniti”.
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