Da Garde a Cabrera: i Montreal Impact cercano la sterzata anteriore
Wilmer Cabrera ha ufficialmente esordito sulla panchina dei Montreal Impact nella sconfitta subita in recupero durante il “401 Derby” con i Toronto FC. Il tecnico colombiano ha assunto l’incarico a pochissimi giorni di distanza dalla fine del suo rapporto con gli Houston Dynamo, dopo tre anni in cui ha conquistato una U.S. Open Cup e una finale di Conference, e soprattutto ha saputo costruire una identità offensiva alla franchigia texana, natura che sin dai primi giorni sta cercando di trasferire al suo nuovo roster del Quebec.
LA TRANSIZIONE
Remi Garde aveva preso il posto di Mauro Biello a fine 2017, e dopo un primo anno di transizione nel 2019 aveva saputo imprimere un nuovo gioco alla squadra, ma fatali gli sono stati soprattutto gli altalenanti risultati, culminati nel rocambolesco 6 a 3 subito contro i non propriamente fortissimi Colorado Rapids di quest’anno. Alla fine il tecnico francese ha portato alla franchigia francofona soltanto 24 vittorie in 61 partite di Regular Season, e anche le prestazioni di quest’anno in Canadian Championship contro le nuove squadre della Canadian Premier League, non hanno mostrato propriamente una netta predominanza. A lui va comunque il merito quest’anno di aver saputo far uscire il roster da una certa “Piatti-dipendenza“, avendo dovuto fare a meno del calciatore argentino per quasi l’intera stagione (il quale ha comunque segnato tre reti pur avendo disputato soltanto due partite sino allo scadere, ndr).
GLI UOMINI DI CABRERA
Coach Cabrera ha iniziato la sua avventura canadese schierando un 4-4-2 a vocazione offensiva, con davanti Bojan Krkic, finalmente in rete dopo tre partite, e Maximiliano Urruti, la punta di Rosario che fino a ora ha raccolto soltanto due goal in ventisei partite disputate in campionato. Sugli esterni alla sinistra il gioiellino Lassi Lappalainen che già può vantare quatto segnature in cinque partite, e alla destra il “figliol prodigo ritornato” Ballou Tabla, reduce dal multimilionario passaggio al Barcellona e dalle esperienze nella squadra B dei Blaugrana e nell’Albacete, in cerca di rilancio nella propria terra. Al centro schierata l’unica certezza in questo cambio di direzione in panchina: Saphir Taider. Il centrocampista algerino è attualmente il più prolifico tra gli Impact, potendo contare otto reti in 26 partite. Una linea a cinque piuttosto valente, con l’unica pecca forse della poca prolificità di Maxi Urruti, ma che potrebbe non far rimpiangere al coach i vari Elis, Manotas e Martinez. Resta da verificare quanto Cabrera sia capace di imprimere il proprio gioco e dare importanza anche al settore difensivo, forse quello più pericolante, con 52 reti subite in 28 partite, peggio finora hanno fatto soltanto i Cincinnati, novelli in MLS e ultimi della Eastern Conference.
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