MLS 2019: le verità del diciassettesimo turno

Analizzare, capire, interpretare e spiegare quanto succede sui campi della MLS non è sempre semplicissimo. Tra trasferte infinite, campi in sintetico, turnover massiccio e qualche punto lasciato per strada in maniera scientifica per recuperare le forze, non è mai facile dare un giudizio sulle sfide della MLS. Per questo abbiamo deciso di limitarci ad analizzare il presente, al massimo il recente passato, per tirare il punto della situazione a palloni fermi. Dopo ogni giornata stileremo le (nostre) tre verità del turno di MLS appena giocato. Potete commentarle sulla nostra pagina Facebook o iscrivendovi al nostro gruppo privato di FB.

1) DAVIDE BATTE GOLIA, COLORADO SORPRENDE LAFC

Sarà banale sottolinearlo, ma nell’articolo di resoconto della giornata non si può non citare la clamorosa vittoria di Colorado Rapids 1-0 su Los Angeles FC, dominatori del campionato fino a questo punto. Un successo frutto di un calcio piazzato e del colpo di testa vincente di Wilson nel primo tempo, che contribuisce a rendere sempre imprevedibile questo torneo. La scelta di operare un ampio turnover, pur mantenendo le stelle in campo, da parte di coach Bradley ha tolto un po’ di certezze alla squadra, ma la sensazione è che i Black&Gold in questo caso abbiano sottovalutato l’impegno.

2) IL MIRACOLO DI ALMEYDA A SAN JOSE’

Chi invece gli impegni non li sta sottovalutando per niente è coach Almeyda che con i suoi San José Earthquakes si sta rendendo protagonista di una bella rincorsa dopo l’inizio da mani nei capelli. Nel doppio impegno settimanale i Quakes hanno battuto prima 2-0 Houston Dynamo e poi con un roboante 3-0 i LA Galaxy di Ibrahimovic nel CaliClasico, dando una lezione di gioco e compattezza ai più ricchi cugini californiani.

Dopo cinque sconfitte nelle prime sei partite di MLS e una difesa colabrodo (16 gol incassati nel periodo) qualcosa è cambiato e non solo per il ritrovato Wondolowski. Nelle successive 11 partite i californiani hanno mantenuto una media di 2 punti a partita (22 nel totale) prendendosi un posto in zona playoff per il momento che in pochi, anzi quasi nessuno, avrebbe mai osato pronosticare. Continuasse così quello di Almeyda sarebbe un lavoro di ottima fattura e il 3-0 a Ibrahimovic un bollino di qualità.

3) PORTLAND E LE SCONFITTE PROGRAMMATE

Prima della vittoria 1-0 contro Dallas nella seconda sfida settimanale, i Timbers si sono resi protagonisti di uno dei limiti della MLS e di come la stessa viene interpretata dalle franchigie. Approfittando del calendario fitto e delle trasferte lunghissime, coach Savarese in casa dei Montreal Impact nell’infrasettimanale ha impostato la classica “sconfitta programmata” schierando una formazione totalmente rivisitata per preservare i suoi migliori giocatori dalla lunga trasferta e da possibili infortuni, lasciandoli a casa (Valeri, Fernandez, Blanco, Chara…) e consegnando un 2-1 ai Montreal Impact che da quelle partite non fa scalpore perché, appunto, piuttosto abituale. In questi casi la tesi di chi vorrebbe promozioni e retrocessioni è difficile da tenere a bada.


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