Il Cavalry si aggiudica la Spring Season. Decisivo il portiere Carducci
Il Cavalry Fc si è aggiudicato il primo trofeo messo in palio nella prima stagione della Canadian Premier League. Si tratta della Spring Season, ovvero una delle due entità in cui è suddiviso il campionato, così come avviene con i tornei di Apertura e Clausura in alcuni campionati sudamericani, e come avveniva in Nordamerica con la NASL degli anni duemila. Un cammino esaltante quello dei cavalieri dell’Alberta, che in nove partite disputate hanno ottenuto ben 24 punti, frutto di otto vittorie e un pareggio, per capirne la supremazia basti pensare che la seconda classificata, il Forge FC, ha ottenuto 19 punti pur disputando a oggi una partita in più, distanza che ha concesso al Cavalry di chiudere vittorioso con un turno di anticipo. Un turbine vittorioso che ha la sua forza nella difesa, in un campionato che, almeno nel suo inizio, è stato molto simile come impostazioni di gioco ai campionati disputati in Italia, ed è stato proprio un italocanadese l’eroe, forse non propriamente considerato, di questa primissiva avventura del soccer maple leaf.
LA SARACINESCA MARCO CARDUCCI
Quindici reti segnate e solo quattro subite, questa la differenza reti dei campioni, frutto degli 810 minuti disputati in porta, cioè tutti quelli che sono stati finora disponibili nella Spring Season, da Marco Christian Carducci. Il giovane estremo difensore dalle chiare origini italiane non ha ancora compiuto 23 anni e ha già un trascorso onorevole nelle serie calcistiche del Nordamerica. Dopo essersi fatto le ossa in casa sua, nel 2013 è entrato nell’orbita Vancouver, giocando con l’Under 23 e poi disputando con i Whitecaps FC2 sedici partite in USL, campionato nel quale ha giocato fino al 2017 indossando la maglia del Rio Grande Valley Toros, affiliata agli Houston Dynamo. Lo scorso anno il ritorno in Alberta con il Calgary Foothills e quest’anno la consacrazione con la neonata squadra che rappresenta Calgary in CPL.
L’ATTACCO
Da non sottovalutare il grande risultato compiuto dall’attacco con le quindici reti messe a segno. Un attacco multiplo che ha goduto dell’apporto non solo dei terminali offensivi. A quota tre reti troviamo a pari merito Dominique Malonga, forse il calciatore con la carriera più importante della CanPL, avendo giocato in Serie A e nella massima divisione scozzese, e Sergio Camargo, centrocampista offensivo proveniente dalla cantera del Toronto. A quota due invece un altro italocanadese, l’ala destra Nico Pasquotti e la punta centrale inglese Jordan Antonio Brown. Tra coloro che hanno portato una rete nel proprio score anche il capitano Nikolas Ledgerwood, trentaquattrenne centrocampista difensivo che all’occorrenza sa trasformarsi in terzino.
IL COACH
Tommy Wheeldon Jr. è il primo, vero, vincitore morale del new deal del soccer in Canada. Ha appena quarant’anni e un nome che sembra uscito da un elenco di piloti di Formula Indy, ha incrociato la strada del Canada nel lontano 2002, proveniente dalla sua Inghilterra, Liverpool per la precisamente, e dove aveva iniziato a giocare nelle serie minori con le maglie di Swindon Town e Torquay UTD. Nel 2002 si trasferì al Calgary Storm, allenato dal padre Tommy Wheeldon Sr. nell’allora USL A-League. Ci giocò fino al 2004 nonostante avesse già iniziato ad allenare e a occupare ruoli dirigenziali. In oltre dieci anni ha dedicato la propria vita e il proprio lavoro allo sviluppo del calcio in terra canadese, allenando il Calgary Foothills (attualmente in USL League Two, ndr) e facendo anche l’assistente per la Nazionale Canadese Under 17. Questo successo in Spring Season, con un vantaggio così netto, è più che meritato, frutto di una permanenza oltreoceano quasi ventennale.
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