Arena e i suoi fratelli: i coach più vincenti della MLS
Il grande ammiraglio è tornato al timone di una nave: Bruce Arena ha da poco preso le redini dei New England Revolutions col doppio incarico di coach e direttore sportivo, una nuova avventura per colui che ha portato la USMNT al miglior risultato in un mondiale del dopoguerra, i quarti di finale in Giappone/Corea del Sud 2002. Il tecnico italoamericano è attualmente l’allenatore più vincente della ventennale storia della Major League Soccer, con ben cinque titoli conquistati, una stretta cerchia quelli che possono vantare più di una MLS Cup alzata al cielo, che andiamo a scoprire.
BRUCE ARENA
L’ex portiere di origini alicudane non è solo il primatista di MLS vinte, ma è anche colui che ha vinto il primo campionato, l’edizione 1996, e uno dei due che l’ha potuta vincere per due edizioni consecutive e l’unico che ha compiuto questa impresa ben due volte. La prima, storica vittoria con i DC United sul campo di Foxborough, Massachussets, la casa dei Revs, il 20 ottobre 1996 dove seppe ribaltare un due a zero per i Los Angeles Galaxy portando i suoi undici a realizzare tre reti in 22 minuti col sigillo finale del difensore Eddie Pope. Nel ’97, sul campo di casa, ebbe ragione 2 a 1 dei Colorado Rapids, a segno il suo attaccante di punta, il boliviano Jaime Moreno. Vince anche una U.S. Open Cup, una Supporters’ Shield e nel ’98 la doppietta Concacaf Champions League e Coppa Interamericana. Passerà poi otto anni sulla panchina della Nazionale USA con il bel risultato del Mondiale 2002 e due Gold Cup messe in bacheca (2002 e 2005). Tornato in MLS, dopo una parentesi coi Red Bulls di New York saranno i Galaxy di Beckham a consentirgli altri due titoli consecutivi (2011 e 2012) e un terzo nel 2014. La nuova chiamata in Nazionale, al posto di Klinsmann, gli frutterà una nuova Gold Cup (2017) prima della mancata qualificazione a Russa 2018, delusione dalla quale è pronto a riprendersi partendo proprio da quel Gilette Stadium che vide iniziare la sua ascesa tra i grandi del calcio americano.
SIGI SCHMID
L’amatissimo e compianto coach tedesco-americano, passato a miglior vita lo scorso Natale, ha vinto la sua prima MLS Cup nel 2002 con i Los Angeles Galaxy battendo in finale i New England Revolutions sempre a Foxborough e nello stesso anno portò a casa la Supporters’ Shield. Tornò a vincerla nel 2008, portando il primo titolo nazionale in Ohio con i Columbus Crew vincendo la finale all’allora The Home Depot Center, Carson, stadio di casa dei Galaxy. Incontrò i New York Red Bulls e li sconfisse tre a uno. Il nome di Schmid è legato però alla coppa nazionale, vinta ben cinque volte (2001, 2009, 2010, 2011, 2014), tre volte consecutive; primatista dall’era MLS, quattro volte con i Sounders e una con i Galaxy. Il suo primo trofeo nel calcio professionistico è stato però la Concacaf Champions League del 2000, portata a Los Angeles.
FRANK YALLOP
Due titoli conquistati per il coach canadese di origini britanniche, entrambi in California con i San Josè Earthquakes. La sua epopea nei primi anni del 2000, prima della chiusura della franchigia poi tornata in MLS. Sconfisse i Galaxy due a uno a Columbus, grazie ai primatisti di reti delle nazionali di Usa e Canada, Landon Donovan e Dwayne De Rosario. Il secondo titolo nel 2003, negando la vittoria ai Chicago Fire in quel di Carson, quattro a due il punteggio finale con doppietta di Donovan. Dopo un paio di anni sulla panchina della Nazionale canadese e qualche stagione con i cugini/rivali dei Galaxy, è riuscito a conquistare una Supporters’ Shield nel suo ritorno a San Josè, precisamente nel 2012.
DOMINIC KINNEAR
Non ha vinto a San Josè ma è come se lo avesse fatto. Il coach nato in Scozia, ma cresciuto in California dall’età di tre anni, fu prima assistente di Yallop e poi lo sostituì agli Earthquakes. Quando la franchigia chiuse seguì le carovane che condussero quasi tutto il gruppo a Houston per la nascita dei Dynamo, e proprio nelle prime due stagioni, 2006 e 2007, riuscì a ottenere la doppia vittoria consecutiva in MLS. La prima finale a Frisco, casa dei cugini degli FC Dallas, in cui riuscì ad avere ragione dei Revs di Boston soltanto ai rigori. Finale fotocopia a Washington nel 2007, con i New England questa volta sconfitti per due a uno, a segno come l’anno prima per gli sfidanti Taylor Twelman e per i Quakes lo zimbwawese Joseph Ngwenya e De Rosario. Dopo nove stagioni in Texas tornò a San Josè senza rilevanti acuti e attualmente è nello staff tecnico dei Galaxy.
BOB BRADLEY
Nessuna doppietta per l’attuale coach di LAFC, ma una MLS Cup vinta, l’unica dei Chicago Fire, nel 1998, riuscendo in finale a battere 2 a 0 i DC United e concludendo così il dominio dei capitolini e di Bruce Arena. Il tecnico, nativo del New Jersey, in Illinois ha portato anche due US Open Cup (1998 e 2000) e sulla panchina della USMNT ha conquistato la Gold Cup 2007, perdendo in finale con il Brasile la Confederations Cup del 2009 e disputando ben due mondiali (2006 e 2010).
GREG VANNEY
Il tecnico dei Toronto FC merita la citazione in quanto è l’unico, nella storia della MLS, ad aver portato a casa il treble: MLS Cup, Supporters’ Shield e Canadian Championship, il tutto compiuto nella meravigliosa stagione 2017 in cui Giovinco, Altidore, Bradley&Co dominarono il panorama calcistico nordamericano sfiorando nel 2018 la conquista della Concacaf Champions League persa in finale. Nel suo palmares oltre a quella dell’anno del triplete, altre due Canadian Championship, vinte nel 2016 e nel 2018 che con quella del 2017 fanno tre consecutive.
PETER VERMES
È il generale dal cuore d’oro degli Sporting Kansas City, aspetto da istruttore dei Marines e capacità emotiva di creare il gruppo, è sulla panchina della franchigia delle due città tra Kansas e Missouri dal 2009, una sorta di sir Alex Ferguson in salsa americana. Calciatore che con gli allora Wizards ha vinto la MLS Cup nel 2000 insieme alla Suppo, da bordocampo con gli attuali Sporting ha alzato il trofeo nel 2013, portando inoltre in bacheca tre coppe nazionali nel 2012, 2015 e 2017.
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