Can PL: neve ed Europa. Le verità del secondo turno
Le sette sorelle della Canadian Premier League hanno finalmente esordito a ranghi completi sul rettangolo verde in un turno, per alcuni doppio, che si è chiuso con la singolare coincidenza di quattro partite con analogo risultato: 2 a 1, equamente distribuiti in due vittorie per la squadra di casa e due per il club in trasferta. Segno, questi risultati, di un interessante equilibrio tra le compagni che ne promette delle belle, almeno durante la spring season, la quale già ha dato un assaggio di quel che significa la mite stagione in Canada, con lo Spruce Meadows di Calgary che ha offerto lo spettacolo di una partita sotto la neve.
Come spesso accade il secondo turno ha smentito alcune constatazioni del primo e ne ha confermate altre, scopriamolo insieme.
PACIFIC FC – VALOUR FC 1-2
HFX WANDERERS FC – FORGE FC 2-1
CAVALRY FC – YORK9 FC 2-1
VALOUR FC – FC EDMONTON 1-2
I PROTAGONISTI
Come detto, esaminato e ripetuto, la Canadian Premier League è nata con l’intento di far crescere il movimento calcistico interno, facendo maturare calciatori e tecnici locali, ma con l’umiltà di aver capito che per consentire questo c’è bisogno della presenza di calciatori e coach stranieri già esperti e il secondo turno ha evidenziato proprio questo aspetto. Su dodici goal segnati ben sette sono stati realizzati da giocatori stranieri. Europa sugli scudi con cinque reti (2 Inghilterra, 1 Svezia, 1 Belgio, 1 Germania) mentre le altre due sono state realizzate da un calciatore di Trinidad e Tobago e da uno colombiano. Da segnalare le due reti in due partite del giovane canadese del Forge FC Kadell Thomas.
LA PARTECIPAZIONE
Nel solo sabato, primo vero weekend completo di gioco della CPL, i tre campi hanno visto la presenza di quasi ventimila spettatori, con oltre seimila ad Halifax, più di novemila a Winnipeg e cinquemila a Calgary, lieve flessione soltanto nella giornata di giovedì 2 maggio a Greater Victoria dove, dopo il sold out del debutto, i biglietti staccati sono stati circa 2300, poco più di un terzo, a causa probabilmente della giornata feriale. Numeri importanti in stadi la cui grandezza media va in genere dai cinquemila ai diecimila spettatori.
IL CLIMA
In epoca di Cronache del ghiaccio e del fuoco e del suo corrispettivo televisivo Game of Thrones, non è azzardato dire che l’inverno è arrivato nel calcio targato Concacaf. Non a caso la stessa Canadian Championship, la coppa nazionale, utilizza come sua tag line “Battle of the North”, e battaglia del Nord è stata allo Spruce Meadows dove le migliaia di presenti hanno potuto assistere alla prima del Cavalry sotto la neve, un buon modo per onorare la tradizione di Calgary, sede olimpica invernale nel 1988. E’ la primavera canadese, che nelle città interne prevede temperature al di sotto dello zero o che per poco lo rasentano, mentre nelle zone oceaniche la scala Celsius è stata un po’ più clemente, almeno in questi giorni, ma non ha superato di molto i dieci gradi anche se è pur sempre primavera, e le temperature sono destinate a salire nei prossimi giorni sia all’interno che sulle coste. Nel corso della Spring Season probabilmente non mancheranno le sorprese legate alla colonnina di mercurio con Winnipeg, tra gli avamposti umani più freddi del pianeta, che ha però una forte escursione termica, con estati umide con giornate a trenta gradi e più.
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