E’ iniziata la Canadian Premier League. Le tre verità sul primo turno
La Canadian Premier League è iniziata il weekend scorso. La prima giornata “spezzatino” ha avuto inizio con il 905 Derby tra le due compagini dell’Ontario, il Forge FC e lo York9 FC, partita terminata 1 a 1 al Tim Hortons Field di Hamilton mentre nella giornata di domenica il Maritime Derby tra Pacific FC e HFX Wanderers FC, attuale trasferta più lunga del mondo tra i campionati di prima divisione, ha visto la compagine di casa trionfare per 1 a 0. Andiamo a vedere le tre verità emerse da queste primissime partite.
IL GIOCO
I quattro club che hanno avuto l’onore di inaugurare il primo campionato professionistico canadese si sono presentati all’appuntamento con la storia davvero preparati. Chi si aspettava un livello basso riguardo al gioco espresso dovrà ricredersi, in quanto i parametri della lega sembrano essere piuttosto promettenti. Le due partite, un pareggio e una vittoria di misura, hanno evidenziato una particolare attenzione nei confronti della difesa, dato che mette in evidenza la grossa differenza con i vicini di casa della MLS, le cui franchigie, soprattutto negli ultimi quindici anni, hanno fatto del gioco votato all’attacco e allo spettacolo una loro caratteristica fondamentale. Quello che si è visto fino ad adesso ha invece fatto emergere un “lato europeo” del calcio canadese, simile al gioco delle serie italiane e, in parte, di quelle tedesche. Da segnalare anche la linea arbitrale rigorosa, con ben due espulsioni, una per ciascuna partita, entrambe per doppia ammonizione.
I PROTAGONISTI
Nata con l’intenzione di far crescere calciatori e tecnici canadesi in vista del Mondiale 2026, la CPL ha per ora mantenuto le promesse. E’ di Ryan Telfer, centrocampista nato a Mississauga, Ontario, la prima rete della storia della Lega, così come è canadese il pareggio del Forge FC, effettuato dal subentrante Kadell Thomas, nativo di North York, sempre Ontario. Il primo, dopo essersi formato nelle squadre giovanili dell’Ontario, ha frequentato la York University dalla quale è poi approdato al Toronto FC, dapprima in USL e poi in MLS e di cui fa ancora parte essendo in presto allo York. Il secondo è invece un prodotto del Sigma FC, storica squadra del calcio minore canadese, allenata proprio dal suo attuale coach Bobby Smyrniotis. Un segno che il lavoro di scuole calcio e università può essere la strada giusta per il calcio “Maple Leaf”. A segnare invece a Greater Victoria il difensore tedesco Hendrik Starostzik, un background un pò diverso il suo con l’approdo nella Columbia Britannica avvenuto dopo una ottima carriera nelle serie minori della sua nazione.
LO SPIRITO
L’inizio della Canadian Premier League ha messo in luce una forte partecipazione popolare. Dalla gara inaugurale del Tun Hortons Field con la presenza dei rappresentanti e dei vessilli delle sette squadre, al sold out di Greater Victoria, la CPL nel suo primo week end ha dato prova di aver lavorato bene in questi due anni, creando un pubblico di tifosi e coinvolgendo comunità e istituzioni, non ultimo il messaggio augurale del premier Justin Trudeau. Un movimento che farebbe presupporre, in un futuro non proprio prossimo, la possibile entrata delle franchigie MLS, visto anche il dibattito in sede Concacaf e la questione trasferte. Uno scenario inedito e un po’ malinconico, in quanto la presenza delle metropoli canadesi nelle leghe dello sport statunitense è una tradizione bella e consolidata ma che, in un ottica di coppe continentali, potrebbe portare a più squadre presenti canadesi e americane, in una sorta di ufficiosa alleanza nordamericana capace di sfidare maggiormente gli attuali giganti del calcio messicano.
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