L’Inter fa causa a Beckham: sfida all’Inter Miami
Il campo – quale poi è ancora tutto da vedere – deve ancora iniziare a parlare, ma per l’Inter Miami di Beckham le sfide di certo non mancano. Dopo le fatiche per l’approvazione del progetto e quelle per trovare un luogo adatto per il nuovo stadio di proprietà e specifico per il calcio, la franchigia di Sir David (che esordirà nel 2020) deve affrontare una nuova battaglia legale, questa volta proveniente da Milano. Il motivo sta nel nome: l’Inter di Milano rivendica i diritti sul nome “Inter” che lo Spice Boy ha voluto per la sua squadra di Miami come abbreviazione di Internacional Club de Futbol Miami.
Il motivo è presto detto: la società nerazzurra che noi tutti conosciamo chiese l’uso esclusivo come Trademark dell’abbreviazione “Inter” già nel 2014, anche negli Stati Uniti. Questo, secondo i legali della società milanese, non permetterebbe alla franchigia di Miami di farsi riconoscere dai tifosi di tutto il mondo come “Inter Miami”, soprattutto a livello di marketing. Il 25 marzo 2019 la Major League Soccer ha presentato un ricorso contro la rivendicazione dell’Internazionale di Milano sull’uso esclusivo dell’abbreviazione.
Nel ricorso la MLS ha affermato che la parola “Inter” è un’abbreviazione di uso comune nel calcio, un modo per accorciare la parola “Internacional” che descrive i “beni e servizi” prodotti dalla società di Beckham. Tra gli esempi citati dalla lega americana ci sono altre squadre che usano nel mondo l’abbreviazione “Inter”: Internacional di Porto Alegre in Brasile; Inter Nashville FC, Inter Atlanta FC negli Stati Uniti; Inter Turku in Finlandia; NK Inter Zapresic in Croazia; Inter Leipzig in Germania e Inter de Grand-Goave ad Haiti.
“Dato il largo uso dell’abbreviazione Inter nel mondo del calcio, i tifosi non associano la parola a una singola squadra di calcio. E la parola “Inter” di per sé non riporta a servizi associati al calcio”.
Una risposta dall’U.S. Patent and Trademark Office è attesa per i primi giorni di maggio.
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