Il nuovo Diez di Atlanta: il Pity Martinez!

Piccolo, elettrico e delicato. Tanto piccolo quanto elettrico come la Pititorra – tipico uccellino di Mendoza simile ad un passero – da essere soprannominato El Pity da mamma Liliana e papà Luis quando lo videro giocare a 5 anni insieme ai suoi amici. Delicato non per fragilità ma per il modo con cui trattava il pallone. E a cosa stesse giocando non è difficile facile intuirlo: fùtbol. Stiamo parlando di Gonzalo Nicolas Martinez, El Pity, neo trequartista argentino acquistato da Atlanta United FC, arrivato per 15 milioni di dollari dal River Plate.

Nato 25 anni fa a Guaymallen, distretto Ovest di Mendoza, capì subito quale fosse la sua strada a differenza dei suoi 7 fratelli: giocare un giorno per El Club Mas Grande in Argentina. Il River Plate.

Cresciuto nelle giovanili dell’ Huracan assieme al compagno ed amico Alejandro El Kaku Gamarra – che conosciamo bene in MLS ora ai NYRB – debutta nel 2011 proprio con la maglia dei Los Quemerosin a 18 anni in Segunda Division. E non ci vuole tanto a capire che si trova li solo di passaggio. “Impresionante, Gonzalo es un talento puro.” Queste le parole del tecnico del “El Globo” di allora, Frank Dàrio Kudelka, il primo ad accorgersi del potenziale del ragazzo. Il secondo che se ne accorge invece è Marcelo Simonian, noto procuratore sportivo che cura i suoi interessi ancora oggi e che lo porta al club di cui Gonzalo è tifoso sin da bambino. Ma per il ragazzo si fa solo se viene anche la famiglia che deve essere sempre presente. Si fa.

Nel 2014 il sogno si realizza, diventa un nuovo giocatore del River, con il Boca Juniors beffato – dopo il rifiuto ad un provino – e sbeffeggiato, sì perchè se c’è una vittima a cui preferisce fare male sono proprio loro, gli Xeneizes. Mai gol banali. Decisivo in quasi tutti i Superclasico. Come il 3-1 al Bernabeu in finale Libertadores.

La Kryptonite del Boca. Il superman in questo caso è alto circa 170 cm pesa neanche 70 kg e non porta la classica S sul petto, ma una banda roja con un numero eloquente dietro sulle spalle: el Diez! Con la maglia dei Los Millionarios gioca largo a destra per poi convergere al il centro con il sinistro, suo piede preferito. Ma il tecnico Marcelo Gallardo lo accentra sulla trequarti o seconda punta dietro Driussi, constatando la perfetta duttilità dell’argentino capace di ricoprire tutti i ruoli offensivi. Per questo con la Banda accumula 143 presenze in 4 anni. E non si trascuri affatto il Palmarès: 2 Libertadores e 2 Recopa Sudamericana.

Ma non solo, perchè l’8 settembre 2018 si guadagna la prima convocazione con la Albiceleste in fase di ricostruzione di Scaloni. E che debutto. Titolare e goal. Predestinato.

Un 2018 da urlo quello per El Pity coronato dal Pallone d’Oro Sudamericano – per l’altro più noto ci sarà tempo – e dalle numerose offerte provenienti da tutto il mondo tra cui Napoli, Fiorentina e Atalanta. La più intrigante? Quella dello Sporting Lisbona. Quella scelta? Atlanta United. No non è un errore grammaticale.

Si trasferisce in Eastern Conference dai campioni in carica della MLS, voluto fortemente da Frank De Boer, per sostituire Miggie Almiron volato in Premier Laegue. Designated Player e maglia numero 10 subito per mettere in chiaro le cose. Non si sta parlando altro che di lui e delle sue giocate che quest’anno non saranno più al Monumental ma al Mercedes Benz Stadium, che dividerà con i Falcons, di cui è già tifoso.

L’Hype cresce ogni giorno sempre di più – l’hashtag #UniteAndConquer è pronto – e la MLS deve ancora iniziare. I connazionali Pirez, Escobar, Remedi e Barco sono già carichi per un altro assalto alla coppa. El Pity anche. E noi pure. Non ci resta che metterci comodi e goderci la nuova stagione che quest’anno sarà molto più… pretty.


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