“Se il problema sono io, posso andare via”

Due vittorie nelle ultime tre partite hanno riportato un po’ di tranquillità in casa Montreal Impact almeno dal punto di vista dei risultati. Ma la calma apparente non è durata a lungo. Lo stato di agitazione che pervade il Quebec da diversi mesi è ormai un must e a scompigliare le carte ci hanno pensato due protagonisti di assoluta importanza: il presidente Joey Saputo e la stella Ignacio Piatti. Tema: il mercato estivo.

“In questo gruppo non ci sono giocatori intoccabili – ha commentato Saputo nell’unica sconfitta delle ultime tre partite, ma comunque dopo una partenza pessima che vede i canadesi ancora ultimi nella Eastern Conference -. Magari sto parlando troppo a caldo, ma seriamente se qualcuno dovesse arrivare con un’offerta importante anche per uno come Piatti, risparmierei sul salary cap e farei dei soldi. E’ meglio avere tre giocatori da 2 milioni di dollari di stipendio o uno solo da 6 milioni? Non lo so, in ogni caso non sono contento di come stanno andando le cose e non sono un presidente che prende le decisioni a fine stagioni. Voglio che ci sia un cambiamento il prima possibile”. Ignacio Piatti, il numero 10 di Montreal nonché l’uomo che sta tenendo a livello di dignità la squadra con 7 gol e 6 assist, guadagna 4,7 milioni come Designated Player.

In gol anche contro Orlando City con una doppietta nel recente 3-0 allo Stade Saputo, Piatti ha commentato la sparata del presidente non nascondendosi dietro a un dito, anzi, contrattaccando: “E’ il presidente. Io faccio tutto quello che posso in campo, lui prende le decisioni. Voglio restare a Montreal, ma se Saputo pensa che il problema sia io, posso cercarmi un altro club”.


 

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