NE Revolution: Turner, il nuovo che avanza in porta

La MLS è un campionato affascinante che regala storie particolari, dal sapore Hollywoodiano. Tra i protagonisti inattesi di questo inizio stagione c’è Zlatan… ah no Ibra tanto inatteso non è! Tra i giocatori che hanno maggiormente stupìto in questo primo scorcio di stagione c’è un portiere di ventitré anni che sta egregiamente difendendo la porta dei fin qui positivi New England Revolution: Matt Turner.

La carriera di Matt inizia tardi, alla High school, dove il calcio è visto dal ragazzo come un modo per tenersi in forma durante l’off-season del basket e del baseball. Il primo allenamento va malissimo e il ragazzo vorrebbe mollare, ma viene convinto dal padre a presentarsi anche all’allenamento successivo dove, a causa dell’infortunio di uno dei portieri presenti, si propone di sostituirlo andando in porta: da lì tutto ha inizio, non senza ulteriori difficoltà. Anche negli anni al College la panchina è parecchia, fino all’anno da Senior, dove dopo un’annata solida spera di passare tra i Pro. Purtroppo l’invito alla MLS Combine non arriva e così nemmeno la selezione al Draft.

Matt non si perde d’animo, invia un suo video alla dirigenza dei Revolution che lo convocano per la preparazione prima della stagione 2016, quando inizia la sua avventura con la franchigia della famiglia Kraft. Giunti alla terza stagione però, Turner non aveva ancora calcato i campi della Mls, al massimo qualche presenza nei Richmond Kickers, squadra Usl affiliata ai Revs. Nel 2016 la depth chart dei portieri bostoniani vedeva davanti a lui Bobby Shuttleworth, Brad Knigthon e a fine anno anche Cody Cropper. L’anno successivo con Shuttleworth ceduto ai Minnesota United e Cropper promosso titolare, Turner si ritrova ancora una volta nelle retrovie, dietro anche al veterano Knighton.

Inizia la pre-season 2018 che porta molti cambiamenti in casa Revs. Cambia di coaching staff e sulla panchina dei Revolution, al posto di Jay Heaps, arriva una leggenda della Nazionale Usa: Brad Friedel, portiere con trascorsi in Europa oltre che con la maglia a stelle e strisce (era lui il portiere titolare nel mondiale 2002 in Corea e Giappone dove gli americani sono arrivati fino ai quarti eliminando Portogallo e Messico e arrendendosi solo alla Germania vice campione del Mondo). Tuttavia le prospettive sembrano le stesse, con Cropper convocato nel ritiro della nazionale e titolare designato, con Knighton come primo backup. Ma Friedel ha dichiarato fin dal suo arrivo che ogni giocatore si sarebbe dovuto guadagnare il posto, impressionando il nuovo staff. E Matt Turner impressiona eccome.

Alla prima di campionato, con Cropper non al 100% Friedel, sorprendendo gli addetti ai lavori d’Oltreoceano, manda in campo il “rookie” che non sfigura affatto, tenendo in partita i suoi nonostante la sconfitta finale con Philadelphia. Nella seconda di campionato arriva la conferma e la prima “W” con Colorado, grazie a un gol di Chris Tierney in pieno recupero e proprio a un rigore parato da Turner.

Anche nelle giornate che seguono il ragazzo si conferma con ottime prestazioni che lo mettono in evidenza come uno dei migliori estremi difensori di queste prime partite. L’inizio è stato promettente, ma solo il tempo dirà se Matt Turner diventerà un punto fermo della franchigia bostoniana, come è stato per anni l’indimenticato Matt Reis, oppure se sarà una semplice meteora come altri prima di lui.

di Davide Antonioli


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