Johnny Russell, il “mago” di Sporting KC
“It’s not the size of the dog in the fight, it’s the size of the fight in the dog!” parola di… Jonathan Simpson Snedden Russell, ma fate solo Johnny, che non è un pugile, ma è la nuova ala scozzese della franchigia del Missouri, lo Sporting Kansas City.
Parole arrivate dopo che i Wizards hanno battuto “magicamente” per 2-0 i LA Galaxy di Ibrahimovic, grazie ai goal di Salloi e alla perla di Johnny Russell: slalom tra Cole e Steres e sinistro sul secondo palo a beffare Bingham. No non è FIFA. E che gioia, se il dopo il fischio finale ti ritrovi primo solo al comando in Western Conference. Si, 13 punti dopo 6 giornate. Un avvio da urlo, quello della squadra allenata da coach Peter Vermes, che (per ora) guarda tutte dall’alto, anche le più blasonate Colorado, RSL, le due di Los Angeles e Seattle. 4 vittorie pesantissime e che hanno tutte come unico denominatore lui: Russell.
Proprio lui, nato 28 anni fà a Glasgow dove la prima cosa che si fa è scegliere per chi giocare all’Old Firm: Celtic o Rangers? E lui tra cattolici e protestanti, sceglie…il Dundee preferendo il Dundee Derby, però sempre con il Celtic nel cuore. Memorabile il goal nel 2012 dopo appena 15 secondi proprio contro, guarda caso, i Rangers. Not Bad! Con la maglia dei The Terrors cresce come seconda punta e arriva a 45 goal in 119 presenze, fino al suo trasferimento nel 2013 al Derby County beffando i Celtic.
“Derby made the bid and made it really clear they wanted me to join. They made me feel extremely wanted, to be part of the club. Celtic were informed and they wouldn’t match the offer, so it was one of those that was close but it never came down to me making a decision on where I was going.”
Ma i Celts non sono stati gli unici, anche il Catania degli argentini Izco, Castro, Barrientos, Ricchiuti, Almirón, Bergessio allenati da Rolando Maran si è visto rifiutare la proposta dall’ attaccante scozzese.
Alla maglia rossoblù preferisce quella bianca dei The Rams con la quale matura però come ala, ispirandosi al suo modello di riferimento David Beckham, con unico compito quello di rifornire la punta Chris Martin. E la differenza in campo, si vede eccome, imprendibile sulla fascia sinistra – ispirandosi al suo idolo ed ex quattrocentista Micheal Johnson – dove realizza sì 35 goal ma anche 34 assist in 205 presenze fino al gennaio 2018. Fino al passaggio in ai Wizards in Major League Soccer per 1,5 millioni di euro.
Il presente, ora, con la maglia numero 7 dello Sporting KC, schierato da coach Vermes, largo sulla destra nel tridente con Salloi e Diego Rubio. E i risultati parlano chiaro sia in campo – in 6 presenze 2 reti contro i Chicago Fire e i LA Galaxy consolidando il primo posto – ma anche fuori già innamorato della città e dei tifosi: “Brilliant! I’ve already seen the stadium and training facility. I was lucky that at Derby, the training facility was top but this one is crazy, some of the stuff that’s in it. I’ve been lucky to be in this city, I already love this city and its wizards!”
Il suo obiettivo? Non può essere che la MLS Cup, da sollevare ancora una volta dopo il 2000 e 2013. E non sarà facile. Ma per questo c’è Johnny Russell, il mago non di Oz, ma di Glasgow.
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