Ogni maledetto VAR
La MLS come la Serie A. Lasciando perdere i paragoni, inutili e spesso superficiali, su tecnica e tattica, c’è un ramo che unisce senza dubbio i tifosi da una parte all’altra del mondo calcistico: l’utilizzo del VAR. A Verona come a Cagliari, a Benevento come a Orlando, l’ausilio tecnologico che avrebbe dovuto – utopisticamente – risolvere i mali del mondo arbitrale, sta accendendo discussioni sempre più accese e insite nell’animo del tifoso. Vuoi per un utilizzo scorretto, vuoi per incapacità arbitrale, se possibile le polemiche non sono diminuite, ma hanno spostato il mirino.
Lasciando perdere per ovvi motivi le questioni riguardanti il calcio italiano, occupiamoci di un paio di episodi della Week 6 di Major League Soccer. Parliamo del rigore del 3-0 assegnato ad Atlanta United per un fallo – così è stato giudicato – di Zimmermann su Almiron, e di quello del 2-2 concesso a Orlando per un fallo – anche qui hanno scelto così – su Dwyer in area. Due rigori assegnati e controllati, dal vivo o col check, con l’ausilio del Var. Sbagliando, a nostro modesto parere.
ATLANTA UNITED-LAFC: RIGORE DI ALMIRON SUL 2-0
The penalty was given to #ATLUTD after another long Video Review by Ted Unkel. Sliding challenge by Zimmerman on Almirón…..but if even Alejandro Moreno (one of the biggest divers in #MLS history) said it shouldn’t have been a penalty…..#ATLvLAFC #MLS #VAR pic.twitter.com/ntwh5AaO2o
— Jason Foster (@JogaBonito_USA) 7 aprile 2018
Questo è l’episodio più grave, a parere di chi scrive, perché l’arbitro non solo prende un abbaglio sul campo piuttosto grande, ma lo conferma anche dopo aver riguardato più e più volte le immagini a bordo campo. Zimmermann, difensore del LAFC, affronta in scivolata in area Almiron, di Atlanta, lanciato a tutta velocità. L’arbitro assegna il calcio d’angolo, sbagliando visto che si vede chiaramente che il difensore non tocca mai il pallone, ma prima della ripresa dalla bandierina l’assistente Var – tale Edvin Jurisevic – ne richiama l’attenzione per valutare l’intervento. L’arbitro, Ted Unkel, dopo aver visto e rivisto le immagini (chissà quali a sto punto) opta per la concessione del calcio di rigore che lo stesso Almiron poi realizzerà. Più scarso il Var o l’arbitro? E’ una bella lotta.
ORLANDO CITY-PORTLAND TIMBERS: RIGORE SU DWYER SULL’1-2
The penalty was given to #OCSC when Dwyer went down in the box, amidst the swirling purple smoke from their 1st goal! #PTFC were very unhappy with the decision. #RCTID #ORLvPOR #MLS pic.twitter.com/X9WfKXMMAH
— Jason Foster (@JogaBonito_USA) 8 aprile 2018
Qui siamo nel pieno degli otto minuti da sogno per i Lions di Kreis, quelli tra l’80’ e l’88’ in cui Orlando City – sotto 0-2 in casa contro Portland – trovano tre gol e tre punti. La rete del pareggio arriva su calcio di rigore firmato Kljestan, ma l’episodio in sé ha fatto discutere e non poco, anche se meno clamoroso rispetto a quello di Atlanta. Il rigore per l’intervento difensivo in area su Dwyer è stato concesso dall’arbitro Toledo, non nuovo ad abbagli clamorosi, ma rivedendo le immagini viene confermata l’impressione avuta in diretta che sia stato proprio l’attaccante a cercare il contatto con il difensore dei Timbers e non viceversa, buttandosi all’indietro con una caduta scenografica premiata con un rigore. Scelta sicura dell’arbitro, ma comunque “checkata” col Var e… confermata. Bah.
Colpa del Var o dell’aiuto tecnologico? Forse no, ma una cosa è certa. Nessuna tecnologia al mondo renderà migliori arbitri scarsi. E per ora, purtroppo, se c’è una cosa in cui la MLS è davvero indietro dal punto di vista tecnico, sono proprio i direttori gara. Con o senza Var.
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