Mondiali 2026: Gulati lascia la carica di presidente

Cambiamento radicale al vertice del comitato che presenterà la candidatura comune per i Mondiali del 2026. Sunil Gulati, ex presidente della federcalcio statunitense (Ussf), ha lasciato la carica di presidente, sostituito dal triumvirato composto dagli attuali presidenti delle federazioni statunitense, Carlos Cordeiro, canadese, Steven Reed, e messicana, Decio de Maria. “Assieme – scrivono in una nota – rappresentiamo una visione unificata che trascende confini nazionali e politici. Abbiamo l’intenzione di mostrare che, in un periodo storico in cui forze del globo lavorano per la separazione delle genti, il calcio ci riporta ai valori comuni e agli ideali umanitari, d’amicizia e di rispetto reciproco, che ci riuniscono e ci accomunano”.

La mossa è in parte dovuta, vista la recente elezione di Cordeiro a capo della Ussf, ed in parte essenziale. Il ruolo degli Stati Uniti, sotto l’egida di Gulati, era infatti predominante in modo considerato inopportuno. Lo stesso ex presidente richiedeva ai due partner, ad esempio, la disputa di 60 delle 80 partite in programma, ed aveva rifiutato di concedere al Messico il match d’apertura, televisivamente il più seguito dopo la finale.

Resta comunque incerto il clima politico attorno al favore con cui viene vista la candidatura Usa-Messico-Canada, in virtù dei dubbi sulla integrità di molti componenti Ussf a seguito della corruzione Fifa su cui indaga il ministero di Giustizia di Washington, e del crescente malcontento politico internazionale nei confronti dell’amministrazione Trump.

L’altra candidata ai Mondiali 2026 è il Marocco che, secondo quanto riportato dagli osservatori, sta raccogliendo un crescente numero di voti in Africa, Asia e Sudamerica. La domanda ufficiale di candidatura verrà formalizzata il 16 marzo nel corso del consiglio direttivo Fifa di Bogotà, in Colombia che, di par suo, asegnerà i campionati nella riunione di Mosca il 13 giugno, alla vigilia dei Mondiali di Russia.


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